download comunicato: Lega, AN e Forza italia: solidarietà solo di facciata a Bitonci
I distinguo che stanno emergendo da più parti rivelano l’amara verità che il sindaco di Cittadella viene lasciato da solo ad arrostire sulla graticola giudiziaria del procuratore non veneto Pietro Calogero.
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Treviso, lì 29 novembre 2007
Dopo l’entusiasmo iniziale, ora emerge un’amara verità per il patriota veneto Massimo Bitonci.
Con il consueto stile italico meglio noto come “vai avanti tu che a me vien da ridere”, emerge un’interpretazione generale che favorisce il modello di delibera del sindaco di Verona Tosi, oppure del sindaco di Treviso Gobbo, con il beneplacito dell’assessore regionale Giorgetti e del governatore Galan.
Queste delibere che i press-agent dei succitati definiscono uguali al 99% a quella del comune di Cittadella, oggetto di una così veloce e immediata attenzione giudiziaria quasi da Santa Inquisizione da parte del procuratore generale di Padova (?) Pietro Calogero, in realtà, a ben guardare contengono differenze talvolta marcate (modello Tosi), talvolta sottili (modello Gobbo), ma che in tutti i casi saltano a piè pari il motivo del contendere che ha fatto scattare sull’attenti lo stato italiano e ha fatto gridare ad Amato “non siete una repubblica indipendente”.
D’altro canto, come diceva Don Abbondio, il coraggio se uno non ce l’ha non se lo può dare.
E, aggiungiamo, molte aspettative non potevano nemmeno esserci visto anche l’appoggio che veniva da forze politiche antivenete come Alleanza Nazionale e La Destra. Ciò spiega ad esempio perché il comitato PNV aveva aderito alla manifestazione di sabato indetta dal movimento indipendentista “Veneti”, ma non a quella di domenica indetta dalla Lega Nord, con tanto di copertura politica dell’evento da parte di leader non veneti e poco presentabili della Lega Nord (Calderoli, Borghezio…), ma anche di AN come Ascierto. Con l’inevitabile effetto collaterale di inimicarci anche parte della stampa internazionale che da tempo – e a buona ragione – ha inserito i succitati personaggi in una sorta di black-list liberaldemocratica occidentale.
Quindi, il buon Massimo Bitonci di fatto resterà solo soletto, al massimo in compagnia di qualche altro sindaco patriota che in buona fede aveva firmato un’ordinanza che riportava i punti contestati a quella firmata da lui.
Da parte nostra invece rinnoviamo la solidarietà al sindaco di Cittadella e annunciamo che la lista civica indipendentista in lizza alle prossime elezioni comunali di Treviso adotterà un’ordinanza che conterrà anche gli aspetti di sfida allo stato coloniale italiano in tema di sicurezza e controllo del territorio veneto.
Nel contempo invitiamo il patriota Bitonci ad unirsi al comitato per un Partito Nazionale Veneto che ha come obiettivo la creazione di una coalizione nazionale veneta che sappia superare anche le squallide vigliaccherie delle finte solidarietà di facciata e delle coltellate alla schiena d parte dei colleghi di partito italiano.
Per informazioni
Portavoce: Gianluca Busato
Web: www.pnveneto.org – E-mail: info@pnveneto.org
Telefono: 348.8827427 – Fax: 0422.1830131
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Da quel che stan facendo “gli altri” parebbe proprio di si… purtroppo, temo che Bitonci rimanga solo… Ho visto anch’io i tre partiti sopra riportati, ho visto anche un esponente di spicco dell’UDC comunque le maggiori forze politiche appoggiano l’idea, come del resto Galan che voleva fare “forsa veneto” e che ancora oggi si propone come salvatore della nostra regione, che s’incontrava’ con Zaia e Panto… ma dopo la morte di Giorgio non se n’è più fatto nulla… da troppi anni non s’è mai fatto nulla! E continuano ..continuano ancora… ma fino a che punto, fino a quando dobbiamo credergli ? Loro, stanno vivendo sul filo, non sanno se continuare con le forze politiche attuali, con i poteri forti centrali e godere quindi di tutti i privilegi connessi, oppure seguire quell’altra forza, quella che hanno capito e visto già da tempo e che potrebbero utilizzare e deviare per raggiungere i loro meri scopi, ovvero quella dell’animo del popolo veneto da tempo troppo sfruttato e stanco per tutto quello che ha subito e continua a subire, per tutto quel che di peggio vede ogni giorno, correndo il rischio, ancora una volta, di sentirsi tradito…