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http://www.agi.it/venezia/notizie/200712071456-cro-r012359-art.html

(AGI) – Padova, 7 dic. – Pochi giorni fa aveva aveva ipotizzato l”usurpazione di funzione pubblica’, ora il procuratore di Padova Pietro Calogero ha depositato istanza di archiviazione per l’avviso di garanzia a Massimo Bitonci, sindaco leghista di Cittadella (Padova), ideatore dall’ormai celebre ordinanza anti sbandati. Mentre infuriano le polemiche sul provvedimento, con prese di posizione pro e contro Bitonci, il primo cittadino di Cittadella vive un momento di vera gloria. “Il Procuratore fa marcia indietro – ha sottolineato – ora chi vuole, puo’ scaricare la mia ordinanza da internet”. L’idea del sindaco leghista, come tutti sanno, e’ quella di dare una stretta all’immigrazione clandestina. Chi non ha un lavoro e una casa non puo’ stare a Cittadella, secondo l’ordinanza del sindaco che prevede anche l’istituzione di una commissione che valuti i casi considerati socialmente pericolosi per un’eventuale proposta di espulsione. Proprio questo punto aveva mosso la Procura di Padova facendo ipotizzare l’usurpazione, da parte del sindaco, di una funzione propria della prefettura.
  Sull’onda di Cittadella sono ormai decine i comuni di Veneto e Lombardia che hanno mutuato l’ordinanza con ritocchi e aggiustamenti proprio per evitare problemi legali. La Regione Veneto, solidale con i sindaci che hanno deciso di muoversi autonomamente per la sicurezza, ha anche stilato una direttiva tipo per evitare troppe diversita’ tra comune e comune. Ora il problema di finire in tribunale non sembra esserci piu’, vista la decisione del procuratore Calogero. Bitonci, interrogato nei giorni scorsi dal magistrato, incassa la vittoria e procede sulla sua strada. Una strada che gli apre le porte della politica nazionale dopo gli applausi ricevuti in Senato mercoledi’ scorso: oggi e’ a Milano, al Pirellone con altri sindaci, ove incontrera’ anche Umberto Bossi che ha gia’ espresso la sua approvazione per l’ordinanza. (AGI)