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Patrik Riondato (movimento Veneti) risponde al fondo di Cacciavillani sul CorVeneto sulla storia veneta

L’articolo di Cacciavillani sul plebiscito del 1866 e storia venetaMovimento VENETI
via Mare 73 San Vendemiano Tv
mobile 349 85 81 558  info@iveneti.org

Alla cortese attenzione
Direttore Ugo Savoia
Avvocato Ivone Cacciavillani

Caro Cacciavillani,
Le scrivo in merito al fondo di quest’oggi sul Corriere del Veneto.
Mi perdonerà, ma per una volta mi permetto di non essere d’accordo con Lei.
Concordo sul fatto che il metodo con il quale tutta la faccenda di un’eventuale studio promosso dalla Regione sugli accadimenti del 1866 sia stato per lo meno grossolano e sicuramente meritevole di critica, anche accesa.
E’ emersa purtroppo anche in quest’occasione lo spessore non troppo alto dell’attuale classe dirigente regionale, che ha dimostrato di non saper gestire, da una parte e dall’altra, tutta la faccenda.
Si tratta soprattutto di una questione di valore simbolico, e proprio per questo andava trattata con la massima delicatezza, evitando che potesse essere strumentalizzata politicamente, da una parte e dall’altra.
Un’occasione persa per tutti sicuramente, e una figuraccia per chi ha gestito politicamente l’operazione.
Lei ritiene però che la verità storica sui fatti in oggetto, che portarono all’annessione dei territori veneti al Regno dei Savoia contro la volontà del Popolo veneto, sia patrimonio dell’opinione pubblica, e su questo mi
permetto di dirle che purtroppo siamo molto lontani dal vero.
L’opinione pubblica veneta è digiuna di storia veneta, non per propria colpa, ma soprattutto perchè manca completamente nella scuola pubblica  un qualsiasi cenno alla stessa.
Siamo ancora fermi alle quattro righe sulle repubbliche marinare. Difficile trovare testi che vadano oltre.
Si deve al lavoro di pochi e meritevoli studiosi, tra i quali sicuramente va annoverato il Suo nome, se si è riusciti con un lavoro paziente a far riemergere una parte della nostra storia che rischiava veramente di restare seppellita tra la muffa degli archivi.
Ma tutto questo lavoro rischia di essere in buona parte inefficace, se non sarà usato a supporto di un
aggiornamento dei programmi scolastici.
Perchè no, anche e soprattutto con l’uso di fondi pubblici, regionali magari, che possa aiutare a superare,
grazie all’autonomia scolastica,  le evidenti resistenze del ministero dell’istruzione a percorrere volontariamente questa strada.

Sempre con la massima stima un caro saluto
   
         
Patrik Riondato
Movimento VENETI

http://www.iveneti.org/forum/bbforum/phpBB2/viewtopic.php?t=924

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