L’immagine della repubblica italiana all’estero già compromessa da un pezzo, a seguito del susseguirsi di scandali, in questi giorni ha toccato veramente il fondo, prevedibilmente con danni nel medio e lungo periodo a tutto quello che è marchiato e riconoscibile come “made in italy” .
La Regione veneto corra ai ripari rilanciando con forza il marchio “made in veneto” alternativo ad un “made in italy” ormai senza più appeal
Venezia, 18 gennaio 2008
Lo scandalo dei rifiuti in Campania, le indagini sul ministero della Giustizia, i continui episodi di malgoverno e corruzione, ormai hanno definitivamente messo in crisi quella che è l’immagine di quello che una volta veniva chiamato “belpaese”.
Italia ormai all’estero fa’ rima con Mafia, corruzione, scandali vergognosi, sistema politico che non funziona.
A pagarne le conseguenze anche il nostro sistema economico veneto, a partire da quello turistico ma non solo, che si vede costretto ad essere accomunato a questa continua cattiva pubblicità, che corre seriamente il rischio di deteriorare l’immagine dei prodotti della nostra terra e mette a repentaglio le nostre esportazioni.
Ben venga la campagna pubblicitaria della regione per far comprendere ai tedeschi che il Veneto non c’entra nulla con la Campania, ma non basta.
Visto che si tratta di episodi continui che sono diventati sistematici e che ormai è chiaro che è quanto mai urgente che si crei e si sostenga un marchio alternativo a questo “made in italy” ormai sulla via del declino, sostituendolo con un nuovo marchio “made in veneto” per i nostri prodotti che faccia forza sulle qualità del nostro sistema imprenditoriale e produttivo.
La Regione Veneto si faccia promotrice di questo, in collaborazione con le Associazioni imprenditoriali, per evitare che i veneti siano costretti a subire tutta una serie di danni d’immagine dovuti ad una politica italiana incapace di risolvere anche la benché minima questione.
Per “I VENETI”
Presidente: Patrik Riondato
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