D’Alema è fin troppo ottimista, l’effetto domino indipendentista è già iniziato e non da oggi con il Kosovo.
Uno dei peggiori ministri degli esteri della storia repubblicana italica dimentica che nel solo 2007 Scozia, Paesi Baschi, Catalogna, Fiandre hanno seguito le orme del Quebec del 2006 e che oggi il Kosovo è una notizia quasi secondaria rispetto all’inizio di decomposizione dello stato unitario belga, dato che pochi giorni fa non i fiamminghi, ma i più importanti intellettuali valloni hanno pubblicato un manifesto che chiede la convocazione degli “Stati generali della Vallonia” per decidere cosa fare, una volta separati dalla Fiandre, nel bel mezzo del cuore d’Europa. Quell’Europa che con ogni probabilità sbatterà fuori l’italia dall’area euro nel 2011 o giù di lì.
E per quanto riguarda l’occupazione militare, a ben guardare sono proprio il Veneto e la Venetia a presentare pericolose analogie con la situazione “sui generis” invocata da D’Alema e ad essere invase da forze militari e di polizia che di veneti ne hanno proprio pochi tra le proprie fila e anche quei pochi sono inseriti in una struttura che nulla a che fare con la sicurezza del teritorio, ma piuttosto con il controllo politico della nostra patria veneta.
Ecco perché il Partito Nazionale Veneto sarà il catalizzatore del blocco veneto che vincerà le elezioni del 2010 in Veneto e che indirà quanto prima un referendum per l’indipendenza.
Si ricordi questa data baffino: 2012, l’anno dell’indipendenza veneta.
Gianluca Busato
Partito Nazionale Veneto
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