Cari Fabrizio e Mariangelo (in ordine alfabetico),
Prendo carta e penna, anzi, mouse e tastiera, per scrivervi dopo qualche anno.
Anni che ci hanno visti divisi, io ero più giovane allora.
La mia azione irruenta vi vide unirvi nel decretarmi come corpo estraneo del partito/movimento in cui tutti e tre militavamo allora.
Salvo poi scoprire voi stessi, sulla vostra pelle, dopo qualche tempo, che quel soggetto politico considerava anche voi come corpi estranei.
Da allora, anche in tempi recenti, ci siamo – come è tipico di noi veneti – nuovamente attaccati e abbiamo diviso il Popolo veneto.
Sia ben chiaro: noi resteremo ancora divisi, perché io sono indipendentista e voi siete autonomisti.
E come ha ben scritto recentemente Paolo Bernardini, si tratta di percorsi politici affatto differenti.
Allora vi scrivo per proporvi per l’ultima volta e in modo franco e diretto un patto di non belligeranza per le prossime elezioni amministrative, per l’interesse esclusivo del Popolo veneto.
Voi appoggiate la nostra lista a Treviso, con un giovane candidato sindaco indipendentista veneto, che ha le possibilità di creare quella novità che serve nel capoluogo della Marca per sganciarci dal colonialismo in salsa forzaleghista e dal ricatto dei partiti centralisti italiani.
Noi in cambio non schieriamo una lista a Vicenza.
Un do ut des alla luce del Sole, senza compromessi e senza secondi fini.
Un eventuale rifiuto alla mia proposta lo dovrete spiegare alle vostre basi, che come sapete ci chiedono a gran voce la convergenza verso un unico grande blocco veneto a difesa dell’interesse nazionale veneto.
Cordialmente
Sani,
Gianluca Busato
Partito Nazionale Veneto
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Tuto da ridar. In barufa o no in barufa, me despiase par voialtri, ma no farè gnanca un eleto e gnent farà pì Progetto Nordest.
No ghe xe i voti, ai veneti ghe intaresa i schei e poder rovinar a so tera. Cement, cement, cement, schei, schei. schei.
Divertive, fioi.