Sempre con più frequenza ricevo notifiche da parte della regione di mancato pagamento bolli auto.
Negli anni addietro mi davo da fare per controllare, fotocopiare, spedire ecc. Mezza giornata lavorativa spesa per produrre la “prova” che il mio non era un mancato pagamento, ma bensì un cartella pazza.
In questi anni invece di migliorare la situazione sta precipitando, aumentano le cartelle pazze e le richieste di pagamento come se i cittadini non avessero altro da fare che stare a controllare le moltitudini di pagamento degli anni già trascorsi!
Per produrre queste benedette “prove” ci vuol tempo, denaro, risorse e chi poi me le rimborsa?
Allora se lo Stato fosse equo, lo stesso dicasi per l’Ente che si propone come tramite per l’incasso, dovrebbe come minimo comportarsi in questo modo: se io cittadino controllo e trovo la prova dopo tutti questi anni che in effetti ho pagato la mia tassa e tu Ente o Riscossore per esso ti sei dunque sbagliato perchè hai inviato delle cartelle esattoriali ormai famose tanto da definirsi “pazze” , ebbene allora “tu” mi devi rimborsare il tempo perso e tutte le spese che io ho sostenuto per procurarti la “prova” di quello che in effetti avevo a suo tempo, già provveduto a fare!
Troppo comodo accollare tutte queste operazioni sulle spalle dei cittadini (da leggersi la penultima parola anche anche senza la “s” iniziale), troppo facile inviare una moltitudine di cartelle ai cittadini, come se quelle in essere già non fossero sufficienti, perchè questo comportamento?
Facciamo un piccolo esempio, poniamo il caso che mi trovo nella mia azienda, un mattino mi sveglio ed invio un centinaio di solleciti di pagamento ad altrettanti miei clienti, richiedendo la somma di un conto, ossia di una fattura di tre anni fa, intimando loro che se non provvederanno entro il termine di tot. giorni sarò costretto a subissarli si ulteriori spese, di interessi di mora ed infine ad un pignoramento forzato! Secondo voi come si comporterebbero questi clienti? Sicuramente Mi manderebbero a quel paese usando termini eloquenti, mi direbbero se io sia divenuto pazzo o chissà che altro! Continuerebbero ad essere miei clienti? Sicuramente no!
Per quale motivo allora io devo continuare a comportarmi in maniera impeccabile quando trovo l’esatto opposto dall’altra parte?
Io sono anche un tipo ingenuo, ma non è che forse spedendo un tot. di presunti insoluti e/o pretese di pagamento si conti sull’introito di una certa percentuale di chi non può o non riesce a produrre le “prove” dell’avvenuto pagamento? Se così non fosse non sarebbe stato coniato il termine “cartelle pazze” o no?!
Stefano Zanellato, Padova
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