Treviso, 15 aprile 2008
Queste elezioni si riveleranno un fatto storico per noi veneti. Esse portano un sacco di buone notizie, infatti, per la Causa Veneta.
La prima notizia positiva è che Berlusconi e Bossi (B&B) ora hanno ottenuto una maggioranza schiacciante e non hanno scuse per governare. Non potranno più dire che la colpa è di Casini, o addossare a Veltroni responsabilità che saranno solo ed esclusivamente loro. Non esistono più nemmeno Bertinotti e i verdi come parafulmine e scusa per giustificare il malgoverno italico.
La seconda notizia positiva è tutta per noi veneti che ora abbiamo due anni di tempo per rosolare per benino i polletti vallespluga B&B in gita a roma, che dovranno dipanarsi tra un debito pubblico in metastasi, una produttività in caduta libera, un crescente assottigliamento della borghesia veneta prossima alla cancellazione e i redditi pro-capite spendibili che ci mettono al livello delle regioni della fu Germania est (a leggere i dati Eurostat), il tutto nel bel mezzo di una crisi finanziaria ed energetica mondiale.
Questi signori avranno la loro luna di miele per il semplice motivo che questo periodo ci è necessario per rafforzarci sul territorio. Politicamente infatti restano poche scelte a lorsignori …
La terza grande notizia per la Causa Veneta è che si è finalmente liberato il campo dall’ipocrisia autonomista veneta. Le panzane hanno finito il loro periodo di validità.
Alla luce di ciò, il Partito Nazionale Veneto ribadisce pertanto la propria linea politica, già espressa PRIMA delle elezioni e rafforzata dal risultato che avevamo abbondantemente previsto.
Il PNV ritiene infatti la situazione politica matura affinché nel 2012, al più tardi, la Venetia sia indipendente e ciò semplicemente perché i veneti non avranno alternative.
Diciamo pure che avverrà per la nostra convenienza. Perché c’è qualcuno che agisce forse contro la propria convenienza?
Le parole vuote federalismo e autonomia sono infatti tali e solo per poco tempo ancora incanteranno forse qualcuno, grazie all’enorme delega data a B&B perché le rendano lettera concreta. In realtà le persone informate sanno bene che anche se l’Italia volesse concederci il federalismo, o l’autonomia non potrebbe farlo, pena il proprio suicidio politico.
Ecco perché fanno paura i soggetti politici indipendentisti che in Venetia stanno rapidamente crescendo e che in breve diventeranno l’attore di riferimento nel quadro istituzionale veneto.
Questi soggetti politici alle prossime elezioni regionali conquisteranno il governo del Veneto e ci porteranno all’indizione di un referendum sull’indipendenza.
Il PNV conferma quindi tre punti saldi della propria linea politica.
Primo: il PNV si presenterà alle prossime elezioni regionali che si terranno in Veneto in appoggio a un candidato presidente indipendentista (e non autonomista, o federalista).
Secondo: il PNV è favorevole a un’intesa elettorale con le forze politiche che ne condividono la linea politica. Tradotto, vuol dire un sì ad alleanze con partiti e movimenti indipendentisti veneti e un no secco, senza possibilità di dialogo, con tutti i soggetti politici italiani autonomisti, o federalisti (e quindi falsi).
Terzo: le forze politiche che andranno a formare il blocco indipendentista dovranno sottoscrivere il programma politico che prevede l’indizione di un referendum per l’indipendenza della Venetia, da tenersi nel corso del mandato istituzionale.
Gianluca Busato
Partito Nazionale Veneto
Web: www.pnveneto.org
E-mail: info@pnveneto.org
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