In attesa che la Lega inizi l’inevitabile fase di logoramento da “poltronismo romano”, inizia piano piano la lotta di successione all’efebo sul trono di Venezia. L’unica alternativa all’immobilismo affarleghista è l’indipendentismo del Partito Nazionale Veneto
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Treviso, 16 aprile 2008
Cominciano a delinearsi alcune posizioni a seguito della lotta romana. Emerge quindi il duello finora carsico tra il sindaco di Verona Flavio Tosi e il vicegovernatore Luca Zaia per la successione a Giancarlo Galan alla guida della Regione Veneto.
Le serpi romanofile sono così velenose e inaffidabili che gli indipendentisti non devono farsi ingannare da chi ci rassicura sul fatto che le elezioni regionali si terranno nel 2010. La lega sa bene che due anni al governo fantoccio di roma sono troppi e il rosolamento che conseguirà dalla mancanza di risultati concreti per tutti noi, la porterebbe a rischiare di perdere la propria posizione di privilegio ottenuta intercettando il voto di protesta dei veneti stremati da condizioni economiche e finanziarie pre-Argentina.
Sta quindi tornando d’attualità il dualismo emergente in Veneto tra i due più importanti papabili a governatori della Colonia Veneta per conto della destra italiana.
Dobbiamo quindi mettere in chiaro fin d’ora che è OBBLIGATORIO per tutti i veneti di buon senso unirsi attorno a un nuovo LEADER INDIPENDENTISTA in previsione di elezioni anticipate a Venezia, che potrebbero tenersi nel prossimo ottobre 2008.
Rivolgiamo l’appello a una presa di coscienza in tal senso anche a tutte le forze autonomiste. Se esse continuano a incaponirsi nel vicolo cieco di linee politiche servili verso roma, contribuiranno a dividere il fronte veneto.
Alla luce dei terrificanti risultati elettorali degli autonomisti non leghisti, chiediamo loro di dare appoggio alla forza politica indipendentista veneta e a un candidato Governatore che possa emergere come colui che gode tra i due litiganti per un piatto di fagioli romani.
Siano coscienti che oggi i veneti voterebbero in massa per l’indipendenza, per molte ragioni:
- perché ci conviene e non c’è alternativa per il nostro futuro,
- per creare un’economia veneta forte e libera,
- perché abbiamo una storia millenaria,
- per non farci superare come pil pro-capite anche dai greci, dagli sloveni, dai lituani e da tutti paesi della vecchia Europa orientale che lo faranno in 1-2 anni al massimo,
- perché gli stati piccoli sono più ricchi ed efficienti,
- perché sta avvenendo dovunque ci siano condizioni simili alle nostre in Europa e nel mondo,
- perché roma non ci serve, c’è già Bruxelles,
- per proteggere e valorizzare il nostro ambiente,
- per una nuova politica energetica che riesca a farci superare l’imminente crisi petrolifera,
- per promuovere il turismo,
- per poter essere più sicuri,
- per un Veneto più giusto,
- per far entrare il Veneto nella società dell’informazione, da cui oggi viene tenuto fuori a causa dell’incapacità politica dei reggicoda romani seduti sulle poltrone veneziane,
- perché da indipendenti saremo più felici. E per molte altre ragioni ancora.
Fratelli veneti, approfittiamo dei 100 giorni di luna di miele dei nei-pretori romani, intenti ad ubriacarsi per festeggiare la loro vittoria di Pirro, per unirci in un blocco veneto indipendentista.
Due giorni fa abbiamo finalmente consegnato i comunisti alla storia. Ora dobbiamo seppellire politicamente gli statalisti filo-italiani, prima che essi seppelliscano le nostre speranze di libertà e felicità.
Gianluca Busato
Partito Nazionale Veneto
Web: www.pnveneto.org
E-mail: info@pnveneto.org
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