Il trionfo di un sistema politico marcio e da cui fuggire in fretta, prima che trascini a fondo con esso anche noi veneti
In queste ore gli indipendentisti veneti fanno tutti il tifo per la pizza, pardon per Pizza. Novello Carneade della politica italica, costui ha vinto un ricorso al Consiglio di Stato che mette il governo di fronte alla scelta di rinviare il voto, tra l’altro andando contro la costituzione.
Sembra un rebus della settimana enigmistica, è invece il frutto di un sistema giuridico-istituzionale marcio, anti-storico, ingovernabile e in preda alla metastasi dell’interesse particolare, divorato giorno dopo giorno da tanti vermetti famelici che compongono una casta tutt’uno con un artificio di tortura politica, in particolare per noi veneti.
La DC tenta di rinascere dalle proprie ceneri per prendersi una vendetta quasi satanica su quella maledetta schiera di finanzieri, editori, politici e banchieri senza scrupoli che per tramite di tangentopoli l’aveva mandata nel dimenticatoio della storia anzitempo.
Il furto istituzionale di queste elezioni si è in realtà già consumato attraverso un decreto legge che ha illegittimamente anticipato le elezioni amministrative, salvo far rischiare tutto il sistema giuridico-istituzionale proprio perché quel decreto scadrà proprio alla mezzanotte del 13 aprile, lasciando scoperti gli elettori che andranno a votare il lunedì 14 aprile.
Immaginatevi quindi cosa potrebbe accadere se un giorno un altro Pizza decidesse di ricorrere contro il Presidente della Repubblica, contro il Governo, contro il Parlamento sciolto e contro i prefetti che hanno messo in scena un teatro elettorale privo della necessaria copertura giuridica, ma tenuto in piedi solo con lo stuzzicadenti dell’accordo politico tra le parti che si sono messe d’accordo per tacere.
Così è presa l’Italia, vive alla giornata.
Ieri ha gioito per l’Expo, ma è una gioia che durerà poco, molto poco.
Un altro impellente motivo per noi veneti per costruire un forte e radicato Partito Nazionale Veneto che al più presto chieda mandato ai cittadini veneti per indire un referendum per la nostra indipendenza.
Gianluca Busato
Partito Nazionale Veneto
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