Il Lehendakari Juan José Ibarretxe (il premier basco, ndr) ha annunciato ieri i due quesiti che saranno sottoposti a consultazione popolare nei Paesi Baschi il prossimo 25 ottobre 2008 (in occasione dell’anniversario della Festa per lo Statuto di Guernica).
Il governo basco consulterà i cittadini per sapere se concordano nell’iniziare un dialogo per porre fine alla violenza nei Paesi Baschi e per iniziare il negoziato sul diritto a decidere il proprio futuro da parte del Popolo basco.
Ecco i quesiti referendari approvati dal governo basco:
- Siete d’accordo ad impegnarvi a sostenere un processo di dialogo per porre fine alla violenza, se precedentemente ETA esprime in modo inequivocabile la sua volontà di porvi fine una volta e per sempre?
- Siete d’accordo sul fatto che i partiti baschi, senza esclusioni, avviino un processo di negoziazione per giungere a un accordo per l’esercizio democratico del diritto di decidere da parte dei Paesi Baschi, e che tale accordo sia soggetto a un referendum prima della fine dell’anno 2010?
I due quesiti sono stati inclusi nella legge che disciplina la consultazione su iniziativa del Lehendakari. Tale legge è stata approvata ieri dal governo basco in un Consiglio straordinario. Il Lehendakari ha deciso di convocare la consultazione perché il tentativo di chiudere un accordo con il primo ministro spagnolo, Jose Luis Rodriguez Zapatero non si è finalizzato e perché – ha affermato – “noi non siamo disposti a vivere permanentemente in una spirale senza soluzione”.
Ibarretxe ha aggiunto che Zapatero si è mostrato pronto a “negoziare e firmare accordi con l’ETA e Batasuna” e non con le istituzioni democratiche del Paese Basco. Così facendo Zapatero dà “potere politico” all’organizzazione armata, rifiutandolo invece al Governo basco stesso, espressione della volontà popolare.
Fonte: http://www.eaj-pnv.eu/noticias_des.asp?id_contenido=18762
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