Finalmente la fiamma olimpica ha raggiunto Hong Kong, la terra di Cina. E’ stato un lungo percorso, supervisionata dalla sicurezza cinese, circondata da poliziotti, represso con violenza le contestazioni. Insomma il simbolo della libertà. Questa sporca fiaccola tra un po’ arriverà alla fine ad accendere la grande fiamma per celebrare la grandezza cinese: quella delle merci contraffatte, quella della copia spudorata dei prodotti dell’ingegno del resto del mondo (anche di quello povero, come l’Africa -si, copiano anche da loro!-), quella del lavoro semischiavizzato con libertà variabili a seconda della provincia di provenienza, quella dell’ “arricchitevi ma non sognatevi di contestare il governo“, quella delle esplosioni nelle miniere, del più grande allagamento artificiale del mondo sopra le teste di diversi villaggi che verranno sommersi, quella dell’inquinamento, dei giocattoli al piombo e di quelli con l’acqua putrida, quella dei bambini costretti a lavorare, quella della crescita a qualsiasi costo -anche vostro-, quella della sfida spaziale (scopiazzando i piani della NASA), quella dove la vita di un uomo non conta nulla contro 1 miliardo di cinesi, quella del virus dei polli e della SARS…
Come Berlino nel 1936, Běijīng (Pechino) 2008. La prima nazista, la seconda fascista.
Su questa fiamma si brucerà la dignità del mondo, che si piega alla volontà fascista. Un mondo che non ha il coraggio di tenere testa ai propri ideali svendendoli, come già è accaduto di fronte agli integralisti islamici. Signore e Signori, si prepara lo spettacolo, di atleti (forse dopati -perbacco non si può farne a meno, visto l’inquinamento dell’aria di quella città-) che si sforzeranno nelle loro migliori performances, come le prostitute: muscoli, dopotutto.
Buon divertimento, tra un po’ inizierà Běijīng 2008. Che vi vadano di traverso i pop-corn.
Claudio Ghiotto
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