L’ipotesi di concedere il voto a chi non ha cittadinanza alle elezioni amministrative è assolutamente da rigettare e un atto di neo-colonialismo deliberato, mirato in particolare contro il Popolo Veneto e la sua voglia di riscatto che trova sempre più sintomi, manifestazioni e consenso ogni giorno che passa.
Da che mondo è mondo, il voto dev’essere legato alla cittadinanza. E il concetto non nasce certo nell’ambito del conservatorismo politico, bensì dalle idee di volontà generale e di rappresentanza politica promosse, ad esempio, da Jean-Jacques Rousseau, paladino dei progressisti.
I poveri emigranti veneti, costretti a lasciare la propria terra dallo stato italiano che depredò le nostre terre dopo l’annessione, non hanno di certo goduto di tali privilegi. E non vediamo perché dobbiamo iniziare oggi a essere depredati anche dell’ultima foglia di fico di una parvenza di democrazia nello stato italico che è appunto il diritto di voto a chi è cittadino.
Il presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini ha fatto molto male a reiterare l’appoggio a questa ipotesi strampalata e offensiva per i cittadini veneti, che si aggiunge alle mille già perpetrate ai nostri danni, tra le leggi elettorali costruite ad hoc affinchè la casta maledetta continui a ingrassarsi senza possibilità di essere chiamata a rispondere delle proprie irresponsabilità, i piani economici di salvataggio della vacca grassa della fu Alitalia, salvo lasciare a nostro carico i rifiuti, i danni, i debiti e una mare di problemi della compagnia di bandiera del malaffare e gli aborti riformistici del federalismo fiscal-tombale delle nostre speranze di autogoverno.
Ciò conferma per noi veneti che l’unica strada resta l’indipendenza, da ottenersi in modo democratico grazie a un referendum indetto dalla Regione Veneto.
E i nostri aguzzini italiani non si illudano, i più convinti a votare per l’indipendenza del Veneto saranno proprio coloro che non hanno subito il lavaggio del cervello della propaganda tricolore fin dalla tenerà età. Costoro sanno infatti molto bene scegliere ciò che è anche nel loro interesse.
Il momento in generale è di estremo interesse da un punto di vista politico e della presa di coscienza della fine-corsa del sistema italico, esortiamo pertanto tutti i veneti ad unirsi al PNV, strumento di libertà indispensabile per raggiungere la nostra indipendenza e felicità.
Solo in tanti e uniti sotto la stessa bandiera veneta sapremo creare le basi per l’unica vera alternativa politica all’attuale disastrosa situazione.
Gianluca Busato
Segretario PNV
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