La Lega Nord di Treviso sbaglia ad organizzare una festa di partito concomitante con la Festa dei Veneti, il più grande evento culturale e identitario del Popolo Veneto.
Così facendo, si isola dal processo in corso di rapida presa di coscienza da parte dei veneti delle proprie radici e della propria storia.
L’atteggiamento è chiaramente di gelosa custodia di un presunto serbatoio elettorale, che in realtà è bucato, poiché l’elettorato veneto ha dimostrato negli ultimi decenni una mobilità straordinaria, dimostrando il fatto di non avere né padroni né casacche. Tale tentativo di fare concorrenza è puerile perché la Festa dei Veneti è un evento culturale e non politico e metterà il partito di Bossi di fronte all’evidenza che il processo di autodeterminazione veneta è in realtà trasversale a tutte le ideologie e componenti sociali. Sono infatti i militanti e gli elettori leghisti veneti ad essere tra i più entusiasti all’ipotesi dell’indipendenza del Veneto.
Oggi più che mai i veneti non ne possono più in realtà di una casta italiana incapace e arrogante, che ci sta rapidamente portando alla povertà e al degrado sociale, sconosciuti fino a poco tempo fa in Veneto.
Guai quindi a coloro che boicottano le iniziative che sono unanimente riconosciute appunto come unificanti e non condizionate dal colore politico. La Lega ricordi che siamo una Nazione.
La Lega Nord di Treviso ha perso, inoltre, anche quest’anno l’occasione di perdere il confronto organizzativo con il grande numero di volontari che a Cittadella il 5, 6 e 7 di settembre daranno gloria al gonfalone di San Marco e a tutto il Popolo della Serenissima.
Partito Nasional Veneto
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