In questi giorni assistiamo a una visita in Veneto “segretata” del so presidente Giorgio Napolitano.
Segretata probabilmente per evitare che gli indipendentisti veneti organizzassero una contestazione verso il vecchio e tremante massimo rappresentante degli invasori.
Oramai questi politici sembrano sempre più quelli di piazzale Loreto di più di sessant’anni fa: si muovono di nascosto, senza tanta reclame, mandano i loro press agent all’ultimo a rendere noti gli spostamenti.
Un pò come fanno i premier che visitano i paesi in guerra, per paura che le resistenze si organizzino e creino qualche problema.
Il fatto è che i Napolitano, i Veltroni, i Berlusconi, i Tremonti e la cooptata lega di governo hanno paura.
Hanno paura che da un momento all’altra la gente si incazzi e li tiri giù dal palco.
Questo è il sentimento che sta emergendo oggi ed è condiviso unanimente.
Certo, loro hanno la tv, hanno i giornali con i quali tranquillizzano le persone, raccontando una marea di balle galattiche e nascondendo magari le notizie importanti.
In particolare in questi giorni risulta incredibile l’atteggiamento del ministro Tremonti, commercialista di Sondrio e accademico fallito (anzi, rifiutato dalla comunità degli accademici), che dopo aver affermato che ci serve più stato, oggi addirittura zittisce gli economisti, rei di dare i numeri della disfatta italiana, citando addirittura quel Carl Schmitt, che giustificò il totalitarismo nazista e nel dopoguerra invitò i suoi colleghi a tacere su quanto avvenuto in Germania durante il regime hitleriano.
Gli appelli all’unità che continuano a essere ripetuti con un pappagallismo preoccupante da parte dei vari Napolitano e Tremonti rivelano in realtà che lo stato italiano è ormai un cadavere che puzza e l’indipendenza del Veneto è sempre più vicina.
Qualche sera fa, in un incontro-seminario organizzato con una cinquantina di imprenditori veneti, tutti hanno dimostrato di dare per scontata l’indipendenza. Alle classiche quattro domande del giornalista, ognuno si era già dato la risposta in cuor suo delle ragioni, evidenti a tutti. L’unico loro dubbio era la risposta al come e, soprattutto al quando. Anche il chi non era un problema, veniva di conseguenza.
L’indipendenza oggi è combattuta solo dalla politica al potere, ma una nuova classe dirigente indipendentista sta emergendo e a breve seppellirà questo cadavere in putrefazione, di cui nessuno ne può più.
Gianluca Busato
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sto NAPOLITANO chi xeo? e le vegnuo a parlare del federalismo fiscae che anca lu’ el ghe tien .A te credo!! i schei par ROMA NON I VIEN TOCAI e se aumentera’ le tasse sui cittadini par i comuni ,provincie, regione,GRASSIE ALLA LIGA NORD EL PAZZO DE PONTIDA che el voe el federalismo al sistema italianisato sempre col pagare le tasse e quei che ghe va drio al pazzo de PONTIDA I CREDE che el fae le robe come che ga’ da andare e i non i sa’ che li porta tutti a fare gli italiani invece de fare i veneti !! l’altro ministro TREMONTI el ruffian del piduista massone cosa se poe aspettarse da uno che voe mettare a posto l’ITALIA questo qua’ el fa esattamente queo che el fasea el ministro del governo passa’ canbia i sonatori ma la musica xe’ sempre quea ,da dri a ste persone ghe xe’ l’amico dell’amico ,el parente del parente , e ghe xe’ da darghe da magnare anca juri poaretti ,i sche che i ciapa quisti poitici in europa nessuno li ciapa,i xe’ i pi’ superpagai ,un operaio bisogna che el lavore na vita e non basta par guadagnare quanto che el ciapa quel individuo qua’ sora nell’immagine, senza contare tutti quei politici che i xe’ al senato da na vita e tutti i previlegi che i ga’ e i previlegi che i ghe da’ ai familiari e amisi inclusi i leccapie che ghe’ xe’ a te credo che che a loro i sche non i basta mai, intanto PANTALON EL PAGA PAR TUTTI ,ECCO PARCHE’ CARLO GOLDONI EL GA SCRITTO:”ARLECCHIN SERVO DE DU PARONI!!! el voea farme capire a noialtri veneti de non fare sta fine qua’.