(ASCA) – Roma, 31 ott – Btp sotto attacco sul mercato obbligazionario. Il rendimento del Btp decennale e’ salito al 5,12% da 4,98% di ieri, al contrario il rendimento del Bund decennale si e’ invece attestato al 3,86% dal 3,78% di ieri.
Cosi’ lo spread tra i titoli di stato decennali italiani e quelli tedeschi e’ salito a 125 punti, toccando durante la giornata un massimo di 129 punti base, il nuovo massimo storico dall’introduzione dell’euro (1 gennaio 1999).
Con l’attuale crisi finanziaria i paesi con minore rating e maggiore debito pubblico perdono, almeno temporaneamente, uno dei vantaggi piu’ tangibili della unione monetaria europea, cioe’ la convergenza dei tassi di interesse a lungo termine sul debito pubblico dei vari paesi aderenti all’Eurozona. Una convergenza durata piu’ di 10 anni.
Le implicazioni di questo fenomeno potrebbero determinare asimmetrie notevoli tra i paesi che dovessero rivolgersi al mercato dei capitali per finanziare politiche procicliche.
La Germania paghera’ interessi molto minori rispetto agli altri partner dell’Eurozona. Fino a 16 mesi fa la differenza tra i tassi a lungo termine sul debito pubblico della Germania e quelli degli altri paesi dell’Eurozona erano minime.
Con lo spread a 125 punti, gli investitori chiedono che i titoli di stato italiani decennali rendano l’1,25% in piu’ degli analoghi titoli di stato tedeschi. Prima dello scoppio della crisi dei mutui (luglio 2007), questa differenza era solo dello 0,19%.
men/mcc/alf
tratto (con correzioni) da http://www.asca.it/moddettnews.php?idnews=787932&canale=ORA&articolo=EUROZONA:%20BTP%20SOTTO%20TIRO,%20SPREAD%20CON%20BUND%20SALE%20A%20RECORD%20DI%20129%20PUNTI
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Il pnv non approva l’ingiuria, e si dissocia da questo commento in cui sono citati diversi aspetti senza riportare prove o riferimenti provati.
Poiché i lettori non sono stolti né stupidi, e sono capaci da soli di giudicare le informazioni e i commenti che leggono, magari facendo ricerche su Internet per verificare dove vi è attendibilità e dove invece diffamazione, considerando che la libertà di espressione và tutelata e garantita, tanto quanto dovrebbe esserlo la libertà di informazione, ed essendo che essa dovrebbe essere garantita dalla stessa Costituzione italiana, penso che questo commento non vada censurato come non vengono censurati altri commenti, anche se ovviamente resta comunque all’Amministratore del sito l’ultima parola.
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Ghemo cavà el comento segnalà, parché ghemo ricevùo intimasion legai sul so contenuto ofensivo. El Pnv xe a favor dela libertà de pensiero, ma come che dixe Claudio, no del’ingiuria.
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