Il Partito Nazionale Veneto esprime la propria solidarietà al preside della scuola media “Dante Alighieri” di Villafranca Padovana e al dirigente scolastico Maria Grazia Bollettin, fatti oggetto di indebita e arrogante pressione di stampo colonialista da parte degli esponenti già fascisti pentiti (alla faccia delle coerenza) e assolutamente NON VENETI Ignazio La Russa e Gianfranco Fini.
La decisione dell’istituto di non esporre il tricolore e di non far partecipare gli alunni alle celebrazioni civili e religiose del 4 Novembre, organizzate da Comune e associazione Combattenti e Reduci è enconomiabile e, al di là della motivazioni, nella sostanza completamente condivisibili, almeno in virtù del fatto che simili celebrazioni offendono la nostra identità veneta.
L’unica bandiera che rappresenta il nostro sacro suol è il gonfalone di San Marco che proprio gli strapagati politici italiani ci impediscono di far salire al vento da solo a dimostrare la nostra identità nazionale.
Crediamo proprio sia il caso di smetterla una volta per tutte di sprecare i nostri soldi per manifestazioni inutili e non sentite, dato che ormai anche l’ultima persona che aveva combattuto se n’è andata, pace all’anima sua.
Basta Italia, basta fanfare, parate, passarelle e medagliette stucchevoli che ci offendono nel momento in cui una crisi strutturale sta invece ponendo fine a uno stato fallimentare nato con l’inganno e che a breve la smetterà di infastidirci con la propria ingordigia e con i soprusi di una casta politica incapace, nesciente, inadeguata e sprecona.
Per rispondere poi anche alle provocazioni storiografiche del presidente della camera dei deputati più famelici del mondo e meno capaci di alcunché se non di opprimerci, condividiamo con lui l’importanza della conoscenza della storia per capire e affrontare il presente e per costruire il nostro futuro, ma non comprendiamo altrettanto bene perché allora a noi veneti non sia concesso di studiare e celebrare la nostra gloriosa e millenaria di storia, che anzi ci viene nascosta e il suo insegnamento bandito dalla scuole italiane, con i rigidi, anti-veneti e menzogneri programmi ministeriali: forse che i Fini e i La Russa e i Veltroni e i Berlusconi e tutti i teatranti politicanti italici temono il confronto inevitabile che i giovani veneti possono fare tra le glorie storiche venete e le umiliazioni storiche italiane?
Facciamo infine presente che per noi veneti del trittico 4 novembre, 2 giugno e 25 aprile, l’unica data che riveste importanza sacrale è proprio il 25 aprile, ma perché si festeggia San Marco.
Ecco quale sarà la festa nazionale dopo l’indipendenza veneta!
Gianluca Busato
Segretario PNV
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una infamante imposizione da parte del colonialismo italiano arrogante e presuntuoso si abatte su una scuola veneta che a dir poco vota la libera scelta di abbracciare un ideale costruito non dalle tasse e da paghe da fame dati agli insegnanti per lasciare spazio a megaintroiti personali fine a se stessi degni di essere cacciati dall’EUROPA . ERA ora che qualcuno dica basta ai sopprusi di uno stato totalitario e cannibale dove si consuma tutto sulla pelle dei cittadini , siamo quasi in pieno medio evo dove ancora si va a scuola coi libri e cartelle del peso superiore ai 25 kg portati sulla schiena dei ragazzi invece di attrezzare la scuola di computer e per i ragazzi di cd leggerissimi atti a sostituire libri quaderni album ecc dove 7 ragazzi su 10 hanno la scoliosi , questa realta’ medioevale e’ frutto di una cattiva gestione di un governo italiano a dir poco alieno al progresso , ancora una volta la repubblica delle banane fa sentire la sua voce debole coi forti e forte con i deboli,
4 NOVEMBRE vittoria di chi….di quei ragazzi che sono morti ? per chi? per difendere ROMA e i suoi ladri? se quei ragazzi tornassero in vita altro che CORONE D’ALLORO !! ALTRO CHE BANDIERA!! ALTRO CHE MORIRE PER LA PATRIA!! ALTRO CHE ESSERE STATI LONTANO DAI SUI CARI!! ALTRO CHE SUA MAESTA’ IL RE D’ITALIA!! ALTRO CHE PARATE MILITARI!!( devo aggiungere ancora?) ALTRO CHE MEDAGLIE AL VALORE!! ALTRO CHE BEI DISCORSI! ALTRO CHE MONUMENTI IN MEMORIA! ALTRO CHE AVER TERMINATO LA PROPRIA ESISTENZA PRIMA DEL PREVISTO!! ALTRO CHE… andate voi a morire al fronte o uomini perversi ,vili che ci avete mandati al macello per orgoglio umano il piu’ infame, solo per il gusto patriottico che a noi la morte ci accolse senza gustare i nostri anni della gioventu’ falciata come erba al sole ,i nostri occhi mai piu’ vedranno il cielo e la terra poiche’ poco durarono i nostri anni mentre i vostri ve li gustate come non mai ,cosa ne facciamo dei vostri ricordi e della vostra memoria ,a che ci servono le vostre medaglie , a che ci servono le vostre corone d’alloro, a che servono i vostri sermoni recitati nelle piazze , cosa ne facciamo dei vostri monumenti,andate voi a morire o uomini scellerati ipocriti che ci avete mandati al macello come pecore , perche’ dovevo uccidere un mio simile se anch’egli sperava di vivere e di vedere i suoi cari quanto me ,anch’egli giovane ? noi non vi conosciamo e ne c’importa di conoscervi poiche’ la FOLLIA UMANA ci scaravento’ a terra mentre loro gustavano la vittoria noi gustammo il gelido abbraccio della morte , mentre voi festeggiavate, noi eravamo estirpati dalla vita , mentre voi assaporaste le carezze di una mamma, noi ci furono strappate tutte le speranze di rivederla . A CHE SERVE A NOI ORA LA PATRIA?
Ma scusame! Fame capire!? sta bandiera i voe cavarla pa i immigrati o parchè i voe el gonfalone de san marco? parchè se la verità xe la prima e ora mejo na bandiera tricolor che darghea vinta a i immigrati no? E te o dise uno che voe ste tere libere da Roma e da i Romani…
No son d’acordo, Riccardo: el gesto de rinunciar al tricolor nol gà preso e che’l vegna fato par motivi anca diversi dai nostri no me intaresa: i nemisi dei me nemisi i xe me amisi