La notizia ha del clamoroso e il silenzio generale dei media è ancora più inquietante della notizia stessa.
I fatti. In diverse scuole dell’alto padovano, del vicentino e del trevisano, ne abbiamo contate almeno una decina, lo stipendio delle maestre di ruolo è stato pagato dallo stato italiano con quasi un mese di ritardo. Succede infatti che gli stipendi di settembre siano stati pagati il 22 di ottobre, senza addurre alcuna spiegazione, invece del canonico 27 di settembre.
Cosa significa questo? Semplice, che l’Italia sta procedendo a passi spediti verso il default, la bancarotta finanziaria, con il silenzio complice di giornali e televisioni. E pur non avendo più soldi per le maestre venete, regalano centinaia di milioni di euro a Roma e Catania: vergogna eterna a tutti i parlamentari veneti che hanno votato un simile provvedimento di furto deliberato delle nostre risorse prodotte con il nostro duro lavoro.
Segnaliamo un altro fenomeno “particolare”: controllate i vostri conti correnti, poiché abbiamo avuto notizia di ripetuti episodi di doppia contabilizzazione dei prelievi al bancomat da parte di alcune banche, salvo poi effettuare gli storni dopo qualche giorno, mettendo ovviamente in conto agli ignari correntisti la differenza in valuta.
Teniamo gli occhi bene aperti e prepariamoci alla fine delle illusioni, il mostro sta morendo e negli ultimi istanti di vita cercherà di portarci nell’abisso con lui.
L’indipendenza del Veneto è ora la strada obbligata per non farci risucchiare dalla miseria.
Viva San Marco!
Partito Nasional Veneto
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