No alla fusione con i partiti tentenna, SI alla coalizione con i partiti e movimenti sostenitori dell’indipendenza e rispettosi dei principi democratici.
Chi sono i partiti tentenna? Essi sono quei partiti che fino a ieri si dichiaravano autonomisti e oggi improvvisamente si riscoprono indipendentisti (con qualche riserva). Il pnv sta ottenendo consenso proprio per la sua linea ferma e coerente, e per il senso di appartenenza che emana grazie ai suoi principi fondamentali.
Altri partiti e movimenti si sono avvicinati a noi per fare accordi ed alleanze. Con alcuni di loro non possiamo stringere alleanze se non tattiche, con altri possiamo stringere vere alleanze perché condividono gli stessi principi, e con loro possiamo presentarci con un simbolo elettorale corona comune e condiviso.
Chi sono questi partiti e movimenti? Chiunque senza esitazioni punta dritto alla indipendenza, chiunque è rispettoso dei principi di pluralità democratica e del rispetto altrui. Chi sono i partiti o movimenti tentenna? Sono quei partiti che fino a ieri erano autonomisti, se non peggio unionisti (come il PD).
Con chi esprime posizioni autonomiste non possiamo stringere accordi perché sarebbero una contraddizione della nostra missione alla luce dei ripetuti tentativi falliti di indire un referendum per l’autonomia di cui l’ultimo bocciato a Novembre ’08. Dopotutto il pnv è nato dalla constatazione di questo status fallimentare e della presa di coscienza di non disporre di altre vie per la nostra determinazione.
I partiti tentenna sono quelli che all’incontro di S. Bonifacio avvenuto il 17 Gennaio u.s. si sono dichiarati pubblicamente ed unanimemente solo per l’indipendenza, essi erano partiti convinti della via autonomista, dimostrando così il riconoscimento del loro fallimento.
Nella trasmissione televisiva del 21 Gennaio u.s. su Antenna3 hanno però fatto emergere una realtà diversa: sono incerti, e confusi. Qualcuno parla di indipendenza per una autonomia…e pensare che è avvocato! (“laureato in una università italiana”) Già parole proprio da avvocati abili a rimestare il vero con il falso.
La coalizione che si sta delinenando tra pnv, veneto libero, fis, e già accordata da molto tempo con stato veneto, rappresenta ormai un passo decisivo e fondamentale che cambia completamente le condizioni del gioco. Sul versante degli autonomisti troviamo LFV in calo alle ultime elezioni e in difficoltà di consensi, ed il PNE ormai frantumato e ridotto a due uomini-partito: Foggiato e Cancian. E dietro le quinte il ragno Comencini che tesse per farli cadere nella sua tela. Dobbiamo fidarci di queste persone? Io dico di no. Io dico che è tempo di voltare pagina, ed ora stiamo per averne la forza.
Signori soci, nessun passo è stato ancora preso, stiamo discutendo di una ipotesi dovuta alle pressioni fatte da questi partiti smentiti nelle loro proposte dai fatti, ciònondimeno vi chiedo di esprimere la vostra opinione, sottolineando che con questa lettera non viene messo minimamente in discussione l’operato del nostro segretario a cui và la nostra e la mia fiducia e cordialità.
Claudio Ghiotto
PNV Vicenza
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[…] di qualsiasi accordo di fusione elettorale, come bene ha posto in evidenza Claudio Ghiotto l’altro giorno. Ricordiamo poi che questi partiti anche nel recente passato elettorale hanno già dimostrato di […]
Vorrei portare la vostra attenzione sulle elezioni europee: perchè non contattate subito il PSd’Az, che è il rappresentante in Italia dell’ALE, per presentare una lista autonomista? Nel 2004 c’era la lista De Paoli-Klotz, quest’anno che facciamo? Vogliamo seriamente ricostuire una federazione autonomista dalle Alpi alla Sicilia, con tutti i partiti piccoli e grandi che si oppongono alla Lega? Senza un coordinamento fra autentici indipendentisti, saremo sempre fuori dalla poltica italiana.