Grande successo per la presentazione del Pnv che correrà alle prossime elezioni provinciali
In una sala gremita del Liston12 in piazza Bra a Verona, domenica 15 febbraio il Partito Nasional Veneto ha dato il via alla campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative del 6-7 giugno 2009.
La lucida analisi economica condotta dal prof. Lodovico Pizzati (che coordina il Pnv in provincia di Venezia) ha messo in evidenza come lo stato italiano sia ormai prossimo al fine corsa e che ogni speranza di riformarlo sia vana, oltreché impossibile. L’analisi ha poi toccato alcuni aspetti non pubblicizzati dagli organi di informazione italiani che volutamente stanno nascondendo al Popolo Veneto la reale portata della recessione economica in atto e di una crisi sistemica che è più che decennale.
“I dati istat pubblicati qualche giorno fa fanno giustizia delle precedenti stime di crescita del pil 2008 e hanno dimostrato che abbiamo già bruciato d’un tratto 10 anni di lavoro e di crescita. Queste cifre rivelano che con ogni probabilità entro fine anno uno sloveno medio sarà più ricco di un italiano medio”, ha poi aggiunto Pizzati, concludendo “che nessuna speranza può essere riposta negli attuali politici veneti. Se in altri paesi un politico rispondesse come fa Zaia in merito all’ipotesi di candidatura alle prossime elezioni regionali in Veneto che tanto decidono tutto Bossi e Berlusconi, quel politico avrebbe la carriera politica irrimediabilmente stroncata”.
Il percorso per ottenere l’indipendenza è stato quindi indicato dal segretario Gianluca Busato. “Serve la creazione di una nuova classe dirigente veneta, perché quella attuale ha dimostrato la propria inadeguatezza e asservimento in oltre 20 anni di insuccessi. La lega nord ha fallito il proprio obiettivo e ha deposto la bandiera della libertà e del federalismo, prendendo in mano quella del populismo e della xenofobia. Ha lasciato un vuoto politico che oggi è presidiato dal Pnv. Una nuova classe dirigente preparata nelle prossime elezioni regionali chiederà il consenso ai veneti per indire un referendum per l’indipendenza, così come è già avvenuto in molti Paesi (Montenegro, Slovacchia, Cekia, Paesi Baltici, Groenlandia) e così come sta per avvenire in molte altre nazioni senza stato dell’Europa occidentale (Fiandre, Paesi Baschi, Catalunya, Scozia) e diventerà l’interlocutrice naturale della comunità internazionale. E’ un percorso molto più facile rispetto alle chimere federaliste e autonomiste. Per compierlo bastano meno di 2 milioni di voti di veneti che lo approveranno, rispetto a 25 milioni di voti di italiani che ci allunghino la corda della schiavitù con briciole di autonomia. E’ la nostra strada, l’unica strada, per la libertà e la felicità!”.
Luca Schenato (team di coordinamento del Pnv veronese) ha messo quindi in evidenza invece come l’indipendenza della Venetia dia più forza all’individuo nella difesa delle proprie istanze inviolabili, che invece oggi risultano costantemente calpestate da uno stato invasivo oltre ogni decenza. Schenato si è chiesto poi “come facciano gli attuali politici veneti a gioire per la presenza nelle strade delle città venete dei soldati dell’esercito italiano. E’ vero che esiste un’emergenza sicurezza, ma siamo sicuri che il modo migliore per farvi fronte sia quello di portarci in una situazione simile a quella della Colombia?”. Schenato ha concluso lanciando un appello all’adesione al Pnv, strumento principe per l’ottenimento dell’indipendenza.
L’evento si è concluso con un ampio dibattito con il pubblico che ha dimostrato ancora una volta come l’azione di radicamento del Pnv stia portando alla crescita dell’unica forza patriotica veneta che è in grado di dare una chiara alternativa politica ai veneti per un futuro di libertà.
Verona 16 febbraio 2009
Ufficio Politico
Partito Nasional Veneto
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