La legge partorita in parlamento è soltanto una mossa pubblicitaria bipartisan per raccogliere consensi e imbrogliare i cittadini.
Per comprendere questo basta riportare, le fonti di finanziamento previste dalla legge delega sul presunto federalismo:
Le Regioni: fonti di finanziamento, finanziamento delle competenze legislative e delle funzioni trasferite, fondo perequativo (articoli 7, 8, 9, 10)
– in sostituzione dei trasferimenti dello Stato (ad eccezione del fondo perequativo) le Regioni disporranno di tributi propri derivati (regolati da legge statale), di aliquote riservate su tributi erariali, di tributi propri (istituiti da legge regionale), secondo le seguenti tre tipologie generali:
– con le proprie fonti di finanziamento le Regioni dovranno coprire integralmente le spese “essenziali” (sanità, assistenza, istruzione) ed assimilate (trasporto pubblico locale) valutate sulla base dei costi (e dei fabbisogni) standard. Le Regioni dispongono di:
– una aliquota o addizionale IRPEF
– compartecipazione regionale all’IVA
– in via transitoria, le spese saranno finanziate anche con il gettito dell’IRAP fino alla data della sua sostituzione con altri tributi
– fondo perequativo
Come si può vedere non cambia nulla, al di là della presunta, ma non si sa quanta, compartecipazione al gettito iva.
Federalismo vuol dire che le risorse rimangono in loco, con questa in legge, in loco rimangono solo le briciole…
Basta inganni!
Ivano Durante
Texorier del Pnv
Aderisi al grupo su facebook sul federalismo fiscale fasullo
Nota Ben: a descrision dee fonti de finansiamento se pol catarla nel sito dea lega nord de Schio
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Dalla lettura del documento e di altri documenti disponibili la cosa sembra confermata: gli enti Regione dovrebbero arrangiarsi per quanto riguarda la spesa di santità, istruzione, assistenza, viabilità locale… Però resta di dominio dello governo centrale il decidere la politica fiscale. Ora senza consegnare il diritto di stabilire la politica fiscale si fa semplicemente una operazione di giro conto, o se volete si dà l’adesivo di “gabelliere” agli enti regionali senza modificare la sostanza, che anzi con l’aggiunta del fondo perequativo potrebbero vedersi ancor più penalizzate. La cosa diventa oscura quando si analizza la complessità dei meccanismi che lascia spazio a discrezionalità postume, e non dimentichiamo che già oggi gli enti Regione avrebbero competenza esclusiva su diverse materie, ad esempio l’istruzione, competenze assegnate dalla Costituzione, che evidentemente viene disattesa dal governo italiano come d’altra parte disattende molti altri dettati costituzionali come la libertà di informazione imponendo obblighi all’esercizio giornalistico.
A proposito di federalismo, vediamo come è la situazione in un vero stato federale: la Svizzera. Sperando di non aver violato alcun copyright ho estratto quanto segue dall’invito ad un seminario proporto dall’Università SIPSI della Svizzera italiana (avvenuto il 4 Novembre 2008) in cui viene riportata una sintesi dei temi discussi che ci dà un’idea di cosa dovrebbe essere il federalismo fiscale:
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È in atto un profondo cambiamento della politica fiscale dei Cantoni CROLLANO LE ALIQUOTE PER LE PERSONE FISICHE E GIURIDICHE IN MOLTI CANTONI SVIZZERI
Presentazione
La concorrenza fiscale intercantonale si fonda sul federalismo che è un principio fondamentale del nostro Stato.
I Cantoni sono liberi … di stabilire le tariffe, le aliquote fiscali e gli importi esenti da imposta.
Negli ultimi anni si è delineato un movimento di vasta portata da parte di numerosi Cantoni, anche importanti, per attenuare l’imposizione dei dividendi, delle aliquote e per istituire la Flat Rate Tax per le persone fisiche.
Per quanto riguarda i dividendi una ventina di Cantoni ha già deciso di attenuare l’imposizione in misura compresa tra l’80% e il 40%. La maggior parte concede un’attenuazione del 50%.
Il Consiglio di Stato del Canton Ticino ha presentato un disegno di legge al Gran Consiglio che dovrà essere discusso prossimamente.
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Infine alcuni Cantoni hanno abbandonato il principio della progressione delle aliquote applicabile al reddito delle persone fisiche e hanno scelto l’aliquota proporzionale, nota anche con il termine Flat Rate Tax.
Questo movimento apre da una parte nuove prospettive per i contribuenti, i quali possono trovare condizioni di imposizione molto più favorevoli in altri Cantoni….
…
La sovranità dei Cantoni nel contesto del federalismo fiscale:
− Le norme previste dalla Costituzione federale e dalla LAID concernenti la facoltà dei Cantoni di determinare le tariffe, le aliquote fiscali e gli importi esenti da imposta. …
− L’evoluzione della politica fiscale dei Cantoni per quanto riguarda l’agevolazione dei dividendi e le aliquote applicabili al reddito e alla sostanza delle persone fisiche, e all’utile e al capitale delle persone giuridiche,
…
− Il Cantone Grigioni dopo la riduzione dell’imposta sull’utile dal 15 al 7% … sta per abbassarla ulteriormente. Contemporaneamente si attua il passaggio a un’aliquota d’imposta proporzionale (Flat Tax). Altre misure mirano a rendere i Grigioni più interessante quale domicilio.
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Come si legge, il federalismo fiscale Svizzero è reale perché 1) le risorse sono realmente trattenute dai Cantoni e dai Comuni; 2) I Cantoni ed i Comuni possono agire sulla politica fiscale; 3) i Cantoni hanno una propria legislazione che investe anche i settori economici per cui, ad esempio, il Ticino ha una agenzia per lo sviluppo economico in cui la politica fiscale gioca un ruolo non secondario.
Il testo completo dell’invito in cui si legge la sintesi del tema in discussione: http://www.fisco.supsi.ch/Content/main/uploaded/pdf/DSAS_107.pdf
[…] in sto so invervento a ne riporta come ke funsiona in Svisera el vero federałismo. Łe regioni łe ga da spender cuel […]
[…] in questo suo intervento ci riporta come funziona in Svizzera il vero federalismo. Le regioni devono spendere quello che […]