Non c’è paragone tra le strutture centraliste italiane e quelle dell’Unione Europea, dove gli stati membri collaborano, ma mantegono la propria sovranità.
L’Europa è un luogo in cui i paesi indipendenti lavorano assieme. Non è certo uno stato unitario e centralizzato come l’Italia. Nessuno direbbe seriamente che stati della UE come la Finlandia o l’Austria non sono paesi indipendenti. Ma come parte dell’Italia, la Venetia non ha invece alcuna indipendenza.
Se anche fosse ottenuta maggiore autonomia, il consiglio regionale anche se utilizzasse tutti i propri poteri a disposizione, controllerebbe al massimo il 7,5% delle entrate fiscali dei veneti. Se fossimo un paese indipendente, potremmo controllare il 99% delle risorse fiscali, ovvero tutto escluse le competenze dell’Unione Europea. È chiara la differenza tra i due tipi di unioni.
Essere indipendenti nell’Unione Europea non significa cedere ogni potere a Bruxelles, anzi al momento la Venetia non possiede proprio alcuna forma di sovranità.
Inoltre, la Venetia, nella condizione di macroregione italiana divisa, deve pure implementare decisioni europee che non ha contribuito a prendere. Di più, l’indipendenza in Europa dà alla Venetia quella parola a Bruxelles che finora non ha mai avuto. Ciò ci consentirà di giocare il nostro ruolo per assicurarci ad esempio che l’Unione Europea svolga la funzione di ammortizzatore agli eccessi della globalizzazione, così come si batta per i temi economici e ambientali che interessano tutti i cittadini europei.
Sebbene il PNV sia fortemente europeista, come la maggioranza della gente in Europa, noi riteniamo di mantenere il controllo su molti aspetti cruciali quali la costituzione, la spesa e il fisco.
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