Tradito dalla Lega-PDL il settore dell’innovazione tecnologica veneta, abbandonato per quella romana
Ieri il consiglio regionale del Veneto ha deciso di spendere 7 milioni e mezzo di euro per rinnovare il proprio sito internet.
Bene, a chi mai si sarà dato il compito di farlo?
Ovviamente con il fior di fiore di tecnologia internet e informatica che si è sviluppata in Venetia vien da pensare che i signori del Consiglio Regionale, guidato dal leghista Marino Finozzi si siano affidati ad una delle moltissime aziende, per esempio, che hanno dato vita al Vega Park, oppure ad H-Art, o a molti altri esempi di tecnologia web avanzata che ci viene invidiata dall’Europa.
No, costoro hanno ben pensato di affidarsi ad un’azienda con sede legale a Roma.
Leggiamo dal loro sito internet, pieno zeppo di buchi e di link, chi cavolo sono questi che vengono ad insegnarci come si fa ICT (Internet and Communication Technologies):
” il consiglio di amministrazione vede significativi ingressi che caratterizzano la fase di sviluppo del Gruppo. Oltre alle conferme del Generale Mario Arpino, del Principe Carlo di Borbone, dell’Avvocato Marco Cecilia e del Dott. Giuliano Guidi, entrano nuovi membri nel consiglio, quali:
l’Ing. Piergiorgio Romiti;
il Comandante Aldo Calvello, in rappresentanza del socio Finmeccanica e Direttore Generale Selex S.I.;
l’Ambasciatore Italiano presso la Santa Sede, Giuseppe Balboni Acqua.”
Che schifo, che vergogna.
Mandiamo a casa questa gente il prima possibile, mandiamoli a lavorare.
Mandiamoli a Roma, ma che stiano lontani da qui, visto che ne approfittano per derubarci ancora dei nostri soldi per ingrassare i soliti noti dell’italia unita e pappona.
Diamo forza al Pnv, unica speranza di cambiamento, unico partito che ha come obiettivo concreto e percorribile l’ottenimento dell’indipendenza della Venetia, liberando per primo proprio la Regione Veneto che decide di portare a Roma l’ingegnerizzazione del proprio cuore informativo.
Buona indipendenza a tutti!
Gianluca Busato
segr. Pnv
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New blog post: Il Consiglio Regionale del Veneto regala 7 milioni e mezzo di euri dei Veneti ai foresti di Roma http://tinyurl.com/cpfj4b
Basta Tasse Basta Lega!
Voemo l’indipendensa !!
W el PNV !!
A parte che a leggere le applicazioni realizzate dalla Vitrociset non si può dire sia un’azienda di incapaci (ripeto, a *leggere*, non so nei fatti). E di sicuro quei nomi nel consiglio di amministrazione la dicono lunga sulla possibilità che le aziende abbiano di fornire a settori quali aeronautica, difesa, e “affiliate”; e d’altra parte constatare questo significa implicitamente confermare che laddove esiste il governo che detiene il monopolio di alcune attività, è impossibile l’esistenza del vero libero mercato.
Ma fatte queste considerazioni, mi fermerei sulla cifra: 7 milioni???
Per fare cosa, il sito web della Regione?
Signori, io denuncio pubblicamente che questo costo è ingiustificato, non si giustifica per nulla al mondo.
Qui serve agire. A occhio secondo me si riesce a fare tutto con meno di 200mila euro (incluso servizio manutenzione annuale, linea dati ad alta velocità), con i restanti 6milioni800mila euro si possono fare diverse cosette, per esempio pagare le ASL che presto si ritroveranno a dover tagliare pure la spesa corrente.
Ma la storia non finisce qui.
Grazie Gianluca per la notizia!
[…] scandalosa decisione di rifare il sito internet del consiglio regionale, buttando al vento ben 7,5 milioni di euro di nostri soldi, appaltaltandolo inoltre a una società romana gestita da personaggi quantomeno […]
Non solo quello della Regione Veneto… Chi si ricorda del sito http://www.italia.it quanti milioni son stati spesi?…Una cinquantina? Ricordo che per la sola realizzazione del logo ci son voluti invece 100mila euro!
Punto Informatico ne parlava a suo tempo sella scrsissima fruibilità…
Provate ora a digitare questo costosissimo sito: http://www.italia.it e vedrete cosa vi appare, dopo tutte le decine di milioni spesi per la realizzazione, staran ovviamente pensando di protarvi i files a domicilio!!!
[…] per aggiornare il sito internet del consiglio regionale siamo andati a spendere una follia (7 milioni e mezzo di euro) senza uno straccio di analisi degna di essere chiamata tale e dando l’incarico a una società di […]
[…] per aggiornare il sito internet del consiglio regionale siamo andati a spendere una follia (7 milioni e mezzo di euro) senza uno straccio di analisi degna di essere chiamata tale e dando l’incarico a una società di […]
Non è “un sito internet”, stanno sviluppando l’intero sistema informativo