Chi avesse letto il libro di Nassim N. Taleb, autore del libro Black Swan (Cigno nero), avrà notato che Taleb aveva annoverato tra i Cigni neri proprio i terremoti. Che cos’è un Cigno nero? Il Cigno nero è un evento raro, imprevedibile, impensabile, che dopo l’essersi verificato sconvolge lo stato precedente e gli uomini tipicamente cercano di dargli una spiegazione. Taleb, nel suo libro aveva citato il terremoto più per la profonda casualità della sua evenienza che per la sua impensabilità, giacché si sa che le zone sismiche possono essere soggette a terremoti, ma pare impossibile saperli prevedere (forse).
Tuttavia la triste vicenda del terremoto in Abruzzo è stata contornata da una discussione sulla “prevedibilità” di un fatto finora effettivamente imprevedibile che è sfociata in una polemica che per ora resta sopita per l’emergenza ma che con il tempo non mancherà di diventare più intensa. Eppure se si fosse letto con attenzione il libro di Nassim Taleb forse qualche cosa si sarebbe potuto fare. Taleb infatti ci dice nel suo saggio che quando siamo nel dominio dell’imprevedibilità possiamo tentare di fare qualche cosa per prepararci, trasformare i Cigni neri in Cigni grigi, convertire lo sconosciuto inconoscibile in conscio sconosciuto (lui usa unknown-unknown e known-unknown). Ed è questo che invece non è stato fatto, neppure con il vago, forse casuale e non affidabile, allarme dato da Giuliani. Alcuni lo stanno facendo notare: anche case relativamente nuove sono state danneggiate gravemente. Sono crollati edifici pubblici, e troppe edificazioni non sembravano rispondere alle norme antisismiche.
Quanti di noi vivono in case pericolose? Quante abitazioni sono state costruite con tecniche costruttive discutibili? Dove si è concentrata la spesa nell’edificio? Io spesso vedo grandi spese in pavimenti e finiture, ma la spesa è abbastanza opaca sulla struttura dell’edificio, e sulle sue infrastrutture tecniche, dove si lascia fare all’impresa costruttrice senza preoccuparsi di quali materiali e criteri sono stati adottati.
Ed anche laddove ormai tutto è fatto cosa ancora si poteva fare? Io ricordo una vecchia guida che dava indicazioni usando squadre metalliche per trattenere le mura. Opere semplici da applicare e relativamente poco costose, forse non molto efficaci, ma pur sempre meglio di niente.
Quanto costa in termini umani ed economici il non cercare di trasformare un Cigno nero (impossibile da prevedere) in un Cigno grigio?
Claudio G.
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