In questi giorni il Partito Nasional Veneto, il primo partito indipendentista della Venetia, sta per compiere un passo storico.
Nato da meno di un anno e senza magnati finanziatori, con la sola forza delle idee e la nostra tenacia abbiamo concretizzato per la prima volta un fatto importante per la politica veneta.
In un panorama politico costellato di uccelli del malaugurio e di corvi, oltreché di servi di Roma, siamo infatti riusciti a completare la raccolta delle firme necessarie per presentarci alle elezioni provinciali di Padova e Venezia. In entrambi i casi il nostro simbolo correrà da solo e in appoggio a dei candidati presidenti di provincia che porteranno per la prima volta nell’agenda politica la questione veneta e la causa dell’indipendenza della Venetia.
Su Venezia probabilmente l’evento è stato sottovalutato dai partiti italiani, poiché appositamente abbiamo tenuto sotto silenzio la nostra campagna. Pertanto non si sono verificati episodi particolari.
Su Padova invece, nel momento in cui appariva chiaro ai partiti italiani che ce la stavamo facendo, sono avvenuti episodi gravi e inquietanti, che gettano una luce sinistra – se mai ve ne fosse stato di bisogno – sulla politica italiana nazionalista di controllo coloniale della nostra Patria Veneta.
Per citare solo qualche caso, nel comune di Vescovana, uno zelante funzionario, probabilmente ben istruito dai partiti italiani, ha iniziato a chiamare a casa e sul posto di lavoro i sottoscrittori della nostra lista facendo indebite e vergognose pressioni probabilmente perché ci ritirassero l’appoggio.
A parte che ciò addirittura potrebbe costituire abuso di ufficio, in quanto i funzionari dell’anagrafe sono solo tenuti a consegnare i certificati di iscrizione nelle liste elettorali, il fatto denota l’attenzione “politica” che taluni hanno nei nostri confronti, forse perché scomodi, forse perché sentono che molti Veneti ci stanno dando il loro appoggio.
Ciò si aggiunge ad azioni che non esitiamo a definire intimidatorie che alcuni “squadristi” della lega nord hanno messo in pratica contro i nostri militanti nel veronese e che si possono leggere da qui.
Ma il fatto più grave e inaudito è avvenuto e sta avvenendo a Limena, dove, oltre alle indebite pressioni e intimidazioni da parte di un comune commissariato – il che è tutto dire – si aggiungono inquietanti azioni che non ci pare esagerato definire intimidatorie e inquisitorie da parte di esponenti dell’Arma.
L’interferenza dei Carabinieri nella lotta politica è sintomo della sudamericanizzazione sempre più forte dello stato italiano, che non riesce più a contenere la nostra voglia di indipendenza.
Pressioni allucinanti, con richieste di recarsi presso le caserme rivolti ai ragazzi del Pnv che stanno raccogliendo i certificati elettorali non si coniugano di certo con uno stato di diritto. Anzi, dimostrano bene la posizione dell’Italia al 156° posto al mondo per giustizia, addirittura dopo Angola, Gabon, Guinea, São Tome e appena prima di Gibuti, Liberia, Sri Lanka, Trinidad.
Il fatto di Limena è grave e abbiamo deciso pertanto di segnalarlo anche agli organismi internazionali che monitorano l’andamento democratico delle elezioni.
Ecco che allora dal prossimo lunedì 11 di maggio osservatori dell’Osce saranno presenti a Padova per controllare che non ci siano manipolazioni e interferenze sul normale andamento democratico di preparazione delle elezioni in Venetia.
Un fatto come quello di Limena non avviene a caso in uno stato come quello italiano: è bene ricordare infatti che questo comune è sotto controllo politico governativo, dato che è commissariato da tale Carlo De Rogatis, che sicuramente non è Veneto, come si può notare dalla mappa di provenienza del suo cognome, ma anche per la presenza ingombrante nel territorio di tale Filippo Ascierto, ex maresciallo dei Carabinieri e, guarda caso, proveniente dalla stessa area geografica del buon De Rogatis.
Il Partito Nasional Veneto individua proprio in questo personaggio la mente politica di ciò che sta avvenendo a Limena. Queste cose non avvengono a caso, non almeno nell’Italietta che cerca in tutti i modi di evitare che i Veneti si organizzino e comincino a creare i propri partiti indipendentisti. Ecco allora svelato l’obiettivo politico di questo Ascierto: fare di tutto per bloccare la partecipazione del Partito Nasional Veneto alle prossime elezioni provinciali di Padova.
A ciò si aggiunga il clamoroso divieto a manifestare in ricordo dei Serenissimi opposto ai fratelli indipendentisti del movimento Veneti da parte del sindaco leghista di Verona: questo quadro disegna il nuovo corso trikolore contro il Popolo Veneto: disinformazione, minacce, intimidazioni, infiltrazione di esponenti dei servizi segreti e di forze dell’ordine e boicottaggio delle elezioni.
Insomma, diciamo pure, come ha ben affermato il nostro Prof. Pizzati a proposito dell’insostenibilità fiscale di questo stato in decomposizione, che l’Italia sta vedendo la luce alla fine del tunnel: è quella della locomotiva che avanza inesorabile: alla faccia della democrazia e dello stato di diritto!
W l’indipendenza! W la Venetia! W il Partito Nasional Veneto!
Gianluca Busato
Segr. Pnv
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Nota da wikipedia: ecco chi è Filippo Ascierto
Filippo Ascierto (Sant’Agata de’ Goti, 13 novembre 1957) è un politico italiano.
Diploma di ragioniere e perito commerciale e laurea triennale in Scienze Politiche, ex maresciallo dei Carabinieri, è attualmente esponente di Alleanza Nazionale.
E’ stato delegato del Consiglio Centrale di Rappresentanza Militare dei Carabinieri fino al 1996, quando è stato eletto alla Camera dei deputati nel collegio proporzionale, in Veneto I, in rappresentanza della coalizione di Alleanza Nazionale dopo tragica morte del Deputato Nicola Pasetto.
A tale carica è stato riconfermato sia nel 2001, nel collegio uninominale maggioritario di Piove di Sacco per il centrodestra, che nel 2006 con il nuovo sistema elettorale. È componente della IV Commissione – Difesa – della Camera dei Deputati
Ricopre l’incarico di Responsabile Nazionale del Dipartimento Sicurezza di Alleanza Nazionale. Da sempre interessato a temi legati alla sicurezza, è tra i fondatori dell’Associazione “Andromeda Osservatorio nazionale per la sicurezza”, un’Associazione senza fini di lucro nata per i Servizi di volontariato e per costituirsi come un riferimento per tutto ciò che riguarda la sicurezza del cittadino, in termini di prevenzione, di tutela e di proposta.
Ex presidente della Conipi, la Confederazione Nazionale degli Investigatori Privati Italiani.
Nel luglio 2001 Ascierto promosse la discussa formazione di un gruppo di parlamentari di Alleanza Nazionale e di altri partiti di centrodestra che si disponesse, nelle piazze di Genova, durante il G8, a fianco di polizia e carabinieri e contro i contestatori. Per la sua irritualità e per il timore di una diretta influenza politica di parte, tale iniziativa fu all’origine di polemiche già diverse settimane prima dello svolgimento del vertice e delle gravi violenze che ne seguirono. In effetti, il gruppetto di parlamentari recatosi a Genova non affiancò le forze dell’ordine in piazza, ma occupò le sale operative di polizia e carabinieri, determinando vivaci polemiche sulla possibile influenza politica esercitabile sull’operato tecnico delle forze dell’ordine in un momento così delicato, polemiche rese ancora più roventi dalle gravi dichiarazioni di Ascierto ad organi di stampa.
« Non dormano tranquilli, perché noi li andremo a prendere uno per uno. Uno per uno!. » (Filippo Ascierto alla stampa, riferendosi ai contestatori, estate 2001)
« Forse se ci fosse stato qualcuno più esperto, ne avrebbe ammazzato più di uno. » (Filippo Ascierto, commentando al canale satellitare “In” (gruppo Sitcom), l’omicidio di Carlo Giuliani da parte delle forze dell’ordine a Genova, estate 2001 )
Malgrado tali dichiarazioni e le polemiche che ne seguirono, Ascierto entrò a far parte della Commissione d’indagine parlamentare che, sul finire dell’estate 2001, avrebbe dovuto indagare sulle violenze occorse a Genova in occasione del G8.
Il 4 marzo è stato eletto Presidente Provinciale di Alleanza Nazionale a Padova.
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New blog post: A Limena la centrale del terrore politico? http://bit.ly/OvQ6j
Te te si desmentegà ca i ga dito de aver ciamà quei ca i ga firmà a Limena, e uno el ghe ga risposto “non mi ricordo…”
Atension, “non mi ricordo” a xe tanto difarente da “non ho firmato”. Vol dir sogesion e intimidasion.
Togli Giane quella faccia dal sito! Casomai ci navigassero dei bambini, rischiamo guai seri con la giustizia!
i getoni de presensa De Rogatis Carlo tanto par far mucio: http://www.padovanet.it/allegati/C_1_Allegati_5270_Allegato.pdf
Gò na curiosità ke no gò mai sodisfà!
Vorìa savèr quanti Veneti ghe xè con incarichi simili, prefett. ecc. nelle regioni pì meridionali!? Qualcuno mi sa rispondere?????
Se i ga cosìta “scago” vol dir che semo sora la strada giusta
…i me ga pena contà che ieri sera a la Corte d’Appello de Venezia i delegà del Pnv i ga catà su par le scale do caranba.
A xera le 7.30 de sera (e i ufici i sarava ale 8.00 par via dele elesion)
Sti CC i ghe ga dito ca xera ndà via tuti, e ca xera masa tardi.
I nostri delegà i ga tirà drito, i xe intrà in uficio e i ga catà tuto el personale ncora al laoro, e i xe sta boni de registrar el Pnv par le provinciali de Venesia.
…la note fra l’8 e el 9 de Magio…