Vergognoso atto dell’amministrazione Tosi che dichiara guerra al gonfalone di San Marco
Doveva succedere, è successo. L’amministrazione del comune di Verona, a guida leghista, ha deciso di far capire a tutti che sta dall’altra parte. Serviva un fatto clamoroso per rassicurare l’italietta allo sfascio che loro sono affidabili difensori dell’italianità e che non permetteranno la crescita del consenso popolare attorno al gonfalone di San Marco, la nostra amata bandiera veneta.
Il Partito Nasional Veneto, in merito alla vergognosa aggressione razzista e anti-veneta da parte di alcuni esponenti dell’amministrazione comunale di Verona, esprime la propria piena solidarietà al Comitato per le Pasque Veronesi e alla Milizia Veneta, che sono stati costretti ad interrompere la propria manifestazione di commemorazione dei martiri veneti uccisi dagli invasori francesi nel 1796-98.
Constatiamo quindi che Flavio Tosi e la lega nord, che si sta sempre più cementando in un corpo unico trikolorito con la defunta alleanza nazionale, hanno fatto il miracolo di unire i movimenti veneti nella difesa del nostro simbolo più sacro.
Difendere la nostra gloriosa bandiera significa difendere ciò che siamo, voler bene a noi stessi e riconoscerci nella nostra identità nazionale veneta, vuol dire amare e rispettare la nostra storia e cultura, equivale a tenere alto l’onore e la speranza per il nostro futuro.
Futuro che ogni giorno che passa è sempre più messo a rischio e negato da uno stato coloniale e privo di qualsivoglia dignità e significato storico da essere costretto a difendere i colonialisti e guerrafondai francesi, guidati da quell’Adolfo Hitler ante-litteram che rispondeva al nome di Napoleone Bonaparte.
Oggi i novelli difensori della politica di odio contro l’identità veneta, per ironia della storia, diventano proprio i successori inetti di quei colonialisti che hanno depredato e oltraggiato la nostra terra e l’intera Nazione Veneta.
Qui si vede l’assurda inutilità e inattualità di un simbolo che fa miglior figura se girato di 90° e posto alle spalle di un Ahmadinejad qualsiasi che non sui pennoni di uno stato allo sbando.
Ecco, i collaborazionisti trikolori ben sanno che un giorno non lontano faremo la gara per togliere tutti queste evidenze di oppressione coloniale. Proprio come in un giorno sono cadute le statue di Saddam e sempre in un giorno di vent’anni fa migliaia e migliaia di ragazzi toglievano le stelle rosse da tutti gli edifici di Praga liberata.
Bene, ora ringraziamo la maggioranza fascio-leghista di Verona per l’inaspettato regalo fatto e diamo dimostrazione di compattezza con una manifestazione bipartisan che unisca tutte le forze politiche venete che pongono il gonfalone di San Marco al di sopra di qualsiasi simbolo coloniale. Veneti, uniamoci contro l’aggressione italiana di Verona!
Nessuno tocchi la nostra bandiera! Viva l’indipendenza Veneta! Viva San Marco!
Gianluca Busato
segretario PNV
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pure la LEGA NORD si manifesta con le bandiere con il LEONE DI S. MARCO direi che se ci fosse due manifestazioni una dei veneti indipedentisti e una della LEGA NORD quest’ultimo per confondere le idee farebbero sventolare le stesse bandiere, risultato ……?
ma domandemose pitosto che ne pensa ea base leghista. no i capi indotrina’ dai varesoti ma i militanti veneti come noantri. quei che ama ea bandiera del leon e tuto queo che ea rapresenta. scometo che in lori che xe sconcerto e tante domande che sorge. speremo che sia l’inisio de na presa de cosciensa anche nei nostri fradei leghisti. Viva San Marco Viva el Veneto libaro
Sono sempre nato sotto gli ideali della Lega Nord, ma come aveva predetto Miglio “quando mangi con gli asini e come gli asini, diventi asino”.Con tutto il rispetto che ho per gli asini, mi sembra che sia nata una nuova Lega, quella italiota.Spero sia solo un episodio isolato, perchè da queste parti la lega ha sempre esposto prima il Leone, poi il resto.Viva i Veneti, Viva S.Marco!!
se sempre sta che el leon magna el teron
forsa
el lon
mi preferiso le notisie positive e no i slogan intoleranti ke poco ga a ke vedere con la nostra storia forte e tolerante de tuti, ebrei, mori, e anca teroni, caro anonimo.
L’Italia alla caccia
del suo Tiger Woods
guarda a un 16enne
Matteo Manassero, veronese, è il più giovane di sempre a vincere l’Amateur Championship, l’equivalente del British Open per i dilettanti. Ora giocherà col suo mito
la lega nord l’è on partìo italiàn. El Leon de S Marco i l’ha senpre sfrutà par catàr su i voti de i Veneti. Ai leghisti d’el leon no ghe ne frega niente, ghe frega solo de i voti che sto simbolo el porta inte le càse d’el partìo.
Purtroppo sarà difficile liberarsi di loro, ma il fatto che così tanti li votino è perché il messaggio di liberazione dal governo centrale lo portano loro, apparentemente. Bisogna far capire a tutti che il messaggio di liberazione viene solo da noi, o meglio che solo noi siamo in grado e vogliamo portarlo avanti.
Xe ora ca i Veneti i se acòrxa ca la nostra bandierà la vien svento£à dai leghisti solo quando la fa comodo, el candidà governatore del Veneto de£a Lega xe un ‘tajan, no un Veneto, e £a so bandiera xe el trikolore…
Viva £a nostra bandiera!
Viva San Marco!
Tra le varie varianti dei gonfaloni dela Serenissima vegneva raprexentà tra dei monti una torre araldica, simbolo de giurisdizione, mentre el leone andante poxava de sora al mar e ala tera: l’insieme significava el dominio veneziano.
El leon aprexentà dai vari partitini veneti xe cuelo, nol poxa sol niente e ben raprexenta una nazione veneta spoja de ogni diritto.
La zente fa fadiga a distinguere e fa fadiga anca ad informarse. Almanco i giornali locali gai scrito dei fati de Verona?