La Venetia ha un’enorme potenziale economico, con grande ricchezza di risorse ambientali e una forza lavoro altamente competitiva.
Sono pochi i paesi al mondo che possono competere con la nostra capacità di inventare e lavorare e che hanno risorse ambientali pari alle nostre. Gli studenti veneti sono più istruiti e conoscono le lingue straniere meglio degli studenti italiani.
Abbiamo un settore enogastronomico di rilievo mondiale, università di grandi tradizioni che con le risorse che deriveranno dall’indipendenza potranno incrementare la loro potenzialità di ricerca e innovazioni.
I veneti hanno una reputazione mondiale per capacità economica, imprenditoriale, artistica e scientifica, seguendo una tradizione storica che tanto apporto ha dato all’umana civiltà.
Le nostre imprese si affermano nel mondo, il nostro potenziale turistico è di primaria importanza. L’aumento di risorse pubbliche nelle infrastrutture oggi carenti a causa del malgoverno italiano incrementerà ulteriormente la competività e la qualità di vita nel nostro paese.
I problemi odierni della Venetia non sono certamente la mancanza di risorse. Casomai è l’impiego delle stesse per controproducenti politiche di assistenzialismo al di fuori della Venetia.
I problemi odierni della Venetia sono, per fare un esempio, una mala gestione dell’ambiente che per la propria tutela ha bisogno di maggiori leve decisionali locali che solo l’indipendenza può garantire.
La Venetia inoltre vede invece negli ultimi tempi l’affacciarsi di fenomeni di povertà che negli ultimi trent’anni sembravanno scomparsi.
La Venetia sta conoscendo inoltre il pericoloso incremento dell’insicurezza delle nostre città, dovuto a una pessima gestione italiana delle politiche immigratorie e ad un decadimento oramai irrecuperabile del costume giuridico italiano che vede prevalere le logiche di impunità delle azioni criminali.
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