97% di sì, nonostante il boicottaggio della lega nord, contraria all’indipendenza del Veneto
Sono stati resi noti i risultati del referendum per l’indipendenza di Jesolo, tenuto sabato 26 e domenica 27 settembre 2009. Su 20.248 cittadini jesolani che avevano diritto di voto, si sono recati alle urne 3.609 elettori, che hanno votato in grande maggioranza per il sì.
I favorevoli all’indipendenza sono stati infatti addirittura il 97% dei votanti, una maggioranza schiacciante che dà il peso del grande successo degli indipendentisti jesolani.
Non è stato raggiunto il quorum necessario alla formalizzazione del risultato, a causa di una martellante e vergognosa campagna per l’astensione portata avanti dalla lega nord – che si è schierata clamorosamente contro l’indipendenza in Veneto, ma ciò ha relativa importanza, poiché si è trattato della prima storica occasione di appoggio popolare all’indipendenza del Veneto.
Il risultato di Jesolo dà ora ancora più forza ai prossimi referendum che si terranno a San Stino di Livenza e a San Michele al Tagliamento, dove senz’altro i risultati a favore della libertà saranno altrettanto schiaccianti e con un’affluenza senz’altro maggiore, a dimostrazione che solo gli esercizi della sovranità dei Veneti e le iniziative politiche popolari possono scardinare il sistema politico italiano, fondato sui privilegi a una casta politica corrotta, incapace e assolutamente contraria all’interesse politico veneto.
Il PNV dà ora appuntamento agli indipendentisti veneti di Jesolo e dintorni per il prossimo martedì 29 settembre alle ore 21.00 presso il locale ESCOBAR, in via Ugo Foscolo, 60, per la riunione di preparazione del congresso nazionale che si terrà a Limena il prossimo 4 di ottobre.
Diamo forza al nostro sogno di libertà! Viva l’indipendenza!!
Ufficio Politico
Partito Nasional Veneto
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Un risultato da incorniciare che fa ben sperare per il futuro. I miei personali complimenti ai promotori e un grazie a tutti gli elettori di jesolo che hanno dimostrato quanto importante sia il traguardo dell’indipendenza. E’ la gente che vuole la libertà. e’ la democratica rivoluzione dal basso, quella della gente Veneta. Ed è l’inizio della fine per la Lega Nord in Veneto: schierarsi contro il Veneto, ma se vogliono a tutti i costi la presidenza della Regione. O no? Anh….mi stavo sbagliando, loro sono quelli delle careghe…e allora sono come i DEMOCRISTIANI…quindi se l’assioma si chiude…Lega Nord contro il Veneto Indipendente, Lega Nord=DC, DC uguale corruzione, potere centrale, mafia…scusate o il mondo va al contrario o presto verrà
la fine del mondo !!!!
Non capisco perche Vi stupite se la lega Nord era contraria alla votazione. la Lega Nord vuole la Padania e in questo progetto c’è pure il Veneto.
Quindi nulla di nuovo o strano
Ma semo drio dar i numari? Ma coalo suceso? El xe stà on MEGAFLOP. Sa vol dir ca el 97% dei votanti ga votà SI, vardemo ca SOLO el 17,8% ga votà !!!!
So le raxon se pol discorare ma no se pol de securo dir ca el xe stà on suceso!
Xe el record storico de favorevoli al’indipendenza del Veneto che se gà mai ragiunto su un comune fin deso: el xe un indubio suceso contro i poteri forti che i lo gà boicotà.
In Quebec dopo 3 referenda i xe ancora soto el 50%, un bon inisio se vede dala matina. Co sti numari nisuni pol pì ignorar el progeto indipendentista, che da ancuò diventa un protagonista dea poitica veneta.
Par mi sto cuà el xe un suceso storico.
Claudio,
el referendum xera su dei punti ke ghe xe xa rento el statuto comunale. Donca el referendum xera na aclamasion de calcosa ke i Jexolani i ga xa.
Ki ke no xe nda’ votare vol dir ke ghe va ben el status quo (ki taxe aconsente) e cioe’ ke i ga dirito de autodeterminarse.
Elementare Watson :-)))
So 20mila e pasa eletori, solo na setantina i ga dito de no. Xe on rixultato bulgaro…no…de pi… on rixulta’ sabaudo.
Lodovico, A me piaxe el to acostamento co el “rexultà sabaudo”. In efeti el xe proprio cusì, on “referendum trufa” donca?
mi so del parere che xa che se sia mossa sta zente (quasi el 20%) par vota re senza informasion e co ea lega che boicottava sia un successo. ea xe na bea base da cui partire. coraio e sempre lota pal veneto libaro. ciao a tutti
Per quanto sia contestabile la Lega Nord, non mi risulta che screditandola (facendo bene/male) si favorisca il PNV, ma in primo luogo partiti con esperienze politiche (discutibili, me che le hanno avute) “nazionali” (“…” x uso improprio) quindi PD, PdL e UdC. Io son convinto che ci vogliano più partiti a sostenere la causa dell’indipendenza, anche perchè essere Il monopolista corrode e ti fa perdere l’obiettivo iniziale. Lega nord insegna.
A volte è necessario turarsi il naso votando, nella speranza che si formino gruppi di cittadini volenterosi, cui aderire con convinzione, per riproporre e portare avanti la causa madre che è stata abbandonata da tempo ed in cui si continua a credere: Secessione e Indipendenza.
@ Stefano: non capisco bene cosa intendi. Nel caso in esame la critica alla lega è giustificata dal suo atteggiamento di boicottaggio di un’iniziativa in favore dell’indipendenza del Veneto.
Resta il fatto che al momento noi del PNV saremmo felicissimi di constatare l’esistenza di altri partiti indipendentisti, ma ahinoi all’orizzonte non ne vediamo molti e men che meno la lega…
Quello che volevo dire è che partiti indipendentisti come il PNV sono giovani, non hanno mai avuto esperienze di governo. Sono animati da buoni e condivisibili progetti (per me), però non si sa come governeranno. E’ un “all in” verso un ideale.
Al momento un partito come il vostro sarà sull’1% c.a., ma credo che l’ideale che portate avanti sia sostenuto in fondo da molti di più, anche tra i votanti di Lega e Pdl. Far cambiare loro il voto è difficile per il timore di fregature, soprattutto questo vale per generazioni che partono dai 45enni (in media), che si basano sulle esperienze di governo e tradizioni storico/familiari. A certa gente è sufficiente quello. Tutto qui. Io sono uno studente “sognatore” a cui piacerebbe vedere la costituzione di una Repubblica Federale Lombardo-Veneta. Sarei il primo a votare un SI per un referendum sull’indipendenza. Spero d’aver chiarito il mio pensiero… 😉
Inoltre volevo rinnovare i miei più sentiti auguri per la vostra/nostra causa!
Bene, Stefano, ok, ma in pratica, cosa intendevi con il tuo commento? Non l’ho ben capito.
Per via del fatto che “non si sa come governeremo”, qui nasce secondo me un problema. Il pnv, ha una missione di governo?
Secondo me no. C’è un’altra missione, che è quella di a) condurre i Veneti (e se lo vogliono i Lombardi orientali, ovvero ex Veneti) al referendum; b) essere propedeutico alla creazione di un nuovo parlamento, quindi un nuovo governo, con una nuova Costituzione, un nuovo sistema elettorale (a democrazia diretta) con fortissimo decentramento.
Si, ovviamente alla fine quello che tu dici non cambia: molti si potranno leggittimamente chiedere cosa accadrà poi? Ma la risposta più semplice è: quello che accade adesso nei comuni piccoli, ma senza legacci romani, insomma ci sarà sempre un sindaco che governa la città e in più i cittadini che potranno intervenire direttamente sui fatti e le scelte (come e meglio di quello che avviene in Svizzera).
Comunque certe osservazioni stimolano le idee.
La gente che ha adesso dai 45anni in sù, che ha genitori che hanno vissuto esperienze come la 2^gm e il dopoguerra, non riescono ad immaginarsi l’andare via dall’Italia. Sono stati “indottrinati” con il patriottismo risorgimentale, il falso mito che l’Italia unita conta di più nel mondo che divisa. Al massimo gente come questa vota per la Lega Nord, ma è difficile che sia convinta fino in fondo (o per nulla) nel sostenere un’indipendenza, anche perchè ora come ora nessuno crede ad intenti secessionisti di Bossi &co. Voterebbero tranquillamente PdL, PD, UdC se la Lega Nord non ci fosse.
Almeno per quello che m’è parso di vedere in giro, uno (che usa un po’ la testa) vota nella speranza di vedersi governati bene, e di veder realizzate le parti di programma elettorale che hanno portato a votare per uno piuttosto che per un altro
Non lo metto indubbio che liberi dall’Italia si vola… ci mancherebbe.
Quello che obietto è che non bisogna disprezzare l’ambizione di governare (dal piccolo comune alla regione), che è poi questo che porta la gente a fidarsi di te.
Spetta poi a chi eletto mostrarsi degno di fiducia, e dimostrare che ha un indeale in cui crede veramente e che non sia solo un prodotto per cercare fama e successo.
Su come verrà gestito un Veneto indipendente (stesso discorso vale in Lombardia) è ancora prematuro parlarne, sognare però non fa male…
Per me ora sarebbe importante trovare la via per “convertire” gli scettici alla causa indipendentista, educando le persone.
Per es.: la maggiornanza della gente è convinta che l’Italia è sempre restata centralista e che non si sa il perchè negli anni ’70 han voluto istituire le regioni creando spreco e spezzettando lo Stato che prima era più unito, crendo più divario tra nord e sud.
I politici in primo luogo tacciono, la gente non è curiosa, nessuno sa che è dal 1860 c.a. che la riforma regionale doveva essere applicata. Non sanno che in Lombardia e Veneto non c’era grande entusiasmo (a volte ostilità) per le annessioni al regno di Sardegna e la piemontizzazione dei loro territori. Nessuno sa che nella Costituente del 1946-1948 c’era l’idea di creare regioni ordinarie con le stesse prerogative delle attuali regioni a statuto speciale, ma che non se ne fece nulla per calcoli politici e di gestione di potere… e questo è solo una parte delle molteplici e controverse parti di storia che potrebbero risvegliare un po’ le coscienze. Far comprendere che lo Stato italiano non andrà mai da nessuna parte.
l’idea è condivisibilissima ed auspicabile ma c’è un piccolo (grande) mah… e questi sono gli americani a vicenza i quali, d’accordo col governo di roma, faranno resistenza pure armata, contro la nostra indipendenza se non altro per continuare a poter rimanere in veneto con le loro basi. vi ricordate i fucili di bossi? di fatto da quella volta hanno smantellato un valoroso corpo, quello degli alpini, e questo la dice lunga sl “potere” e su chi tuttora lo detiene. ma che indipendenza sarebbe con un potente esercito straniero in seno al veneto? o forse grazie alla stampa pilotata a jesoloe dintorni queste cose non si sanno?
adriano porelli
E’ sorprendente con quale rapidità ci si dimentichi così facilmente non solo la propria lingua e il proprio diritto all’autodeterminazione, ma che si conceda alla classe politica chiamata a governarci (male) di terrorizzarci con mille sottili e subliminali paure.
Il contratto sociale tra una popolazione e le persone elette ad amministrarne gli interessi pubblici non prevede che si viva nella paura delle proprie opinioni, nella paura addirittura di formulare dentro la propria testa un’ipotesi di una struttura statale diversa, come l’indipendenza di una terra rimasta indipendente per 1100 anni e occupata per 200.
Se non bastasse la paura dei rappresentanti dello Stato Italiano ora si vorrebbe aggiungere anche la paura degli Stati Uniti? Stiamo scherzando?
Vogliamo continuare a vivere nel timore dei controlli, delle tasse, della finanza, delle scuole che insegnano le bellezze del risorgimento, paura della mentalità post-bellica degli ultra 45enni, dei mille nemici che ci stringono alla gola? Ma scherziamo?
Il referendum di Jesolo è un inizio. Il progetto del Pnv è legittimo. Va spiegato a più persone possibile, con serenità e convinzione.
La strada è lunga e faticosa. Bisogna avere molta forza.
Per fortuna, storicamente, tradizionalmente, culturalmente i Veneti sono un popolo forte e paziente. E’ ora di usare questa forza e questa pazienza per non soccombere del tutto.
Queste azione del cazzo sono le tipiche stronzate che suscitano il dubbio, legittimo: par chi lavorei questi?
Premesse che in questa **rda di paese la secessione è un reato pesante, e il girargli intorno porta grosse rogne comunque,
NON si capisce di che cosa ci si stia a gloriare;
o nella migliore ipotesi a sventolare bandierine : semo qua semo qua, semo tanti, cativi e secesionisti, vegnì torme.
Se non si fosse capito il mio punto di vista , come di altri, è molto chiaro: non si fanno ste cose, è solo un autosegnalarsi, autodenunciarsi, e sappiamo con chi abbiamo a che fare,
quindi a che pro?
caro lorenzo, la “secessione” è una boutade della lega, ai Veneti interessa l’indipendenza, che non è un reato. Tu puoi tranquillamente restare schiavo dell’italia, basta che poi non ti lamenti delle tasse e non piangi il morto contro roma ladrona.
Tanti Veneti hanno dimostrato di non avere paura di dire la propria opinione e di esercitare il proprio diritto ad essere liberi, ma è evidente che il frequentare troppo partiti stalinisti che incutono il terrore ai propri militonti pur di tenerli nell’ignoranza fa danni e dobbiamo tenerne conto.
Teniamoci sempre presente quello che mi disse mio nonno tanti anni or sono….in Italia devi avere soldi per poterti pagare un avvocato e un dottore.
Già allora mi diceva che non siamo un paese democratico ma partitocratico.
Lui mi raccontava che suo padre e sua madre dovettero andarsene dal Veneto ed emigrare in Brasile. Mia nonna paterna infatti è nata a Sao Paolo do Brasil. Poi ritornarono in Italia, e mia nonna mi raccontò che quanto i soldati ( bersaglieri) italiani entrarono da PORTA VESCOVO dopo che i francesi se ne andarono e con loro anche gli austriaci i veronesi tiravano loro dei sassi e mille imprecazioni. Peccato che non ci sono foto a documentare il fatto.
INDIPENDENZA E’ IL GRIDO DI BATTAGLIA che ci deve tenere ben svegli. Questa Repubblica prima o poi crollerà sotto il peso dell’inefficienze,ruberie,corruzioni,mafie etc..etc.. e noi dobbiamo prepararci a quel giorno non molto lontano per un futuro migliore per noi e i nostri figli e nipoti che sicuramente sapremo ricostruire. Qui ormai è una macelleria in tutti i sensi e si puntella questo Stato…ma non all’infinito. Le banche saranno l’ago della bilancia. si prevede che da qui a dicembre chiuderanno almeno il 25-30% delle aziende. Voci di banche e non mie personali….infatti invece di voler scremare il mercato lo faranno fallire.
A quel punto noi dobbiamo fare un REFERENDUM SUPPORTATO da organizzazioni internazionali che ci ridia la libertà, il nostro stato, la nostra lingua, la nostra storia, le nostre tradizioni e via dicendo. Bene i referendum…sono solo dei tests…molti hanno addirittura paura di venire a votare perchè sanno con chi abbiamo a che fare.
VIVA SAN MARCO SEMPRE!!!!