Senza cultura un Popolo è morto
Leggiamo con preoccupazione le parole irate di molti esponenti politici veneti contro il più grande poeta veneto vivente e di tutto il novecento. Ha ragione, invece, Andrea Zanzotto.
Ha ragione e le sue parole di testimone di un secolo di storia veneta dovrebbero tutt’al più essere accompagnate dal silenzio, mai da commenti di supponente superiorità da parte di chi ha facili palcoscenici mediatici, ma anche abissali vuoti culturali e intellettuali.
Ha ragione, invece, Andrea Zanzotto: la lega è la peste. Lo è in prima battuta per chi vuole l’indipendenza veneta, le cui ragioni certo affondano nella nostra storia, ma le cui motivazioni si trovano nel presente e soprattutto nella mancanza di un futuro, in particolare per i giovani veneti.
Ma lo è anche per sé stessa, perché nella propria incapacità di dare spessore culturale al proprio pensiero politico resta succube di chi ne ha anche solo una parvenza e diviene pertanto una mera organizzazione esecutrice di volontà e disegni altrui.
Ecco perché abbiamo scelto di andare controcorrente e poco più di un anno fa per ottenere la nostra indipendenza abbiamo intrapreso la strada più difficile, ovvero la fondazione di un nuovo partito nazionale veneto.
Lo abbiamo fatto anche per avere la libertà di aprirci al mondo intellettuale, cui la lega appestata era ed è impermeabile.
Senza cultura un Popolo è morto. E ricordiamoci che Zanzotto ha dato dignità alla nostra lingua veneta prima di noi, quando nessuno lo faceva.
Ricordiamocelo sempre e anche quando non siamo d’accordo con lui tutt’al più abbassiamo la testa e facciamo silenzio, in segno di rispettosa riconoscenza verso chi ci può guardare dall’alto di ciò che ha fatto e non ha bisogno di avere consenso per dire ciò che pensa.
Gianluca Busato
Segretario PNV
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Aggiungerei alla “Lega è il batterio della peste” i partiti nazionali sono dei virus dell’ebola…
Avete ragione: ci vuole cultura per un popolo, anche perchè senza è alla mercè di bravi, ma vuoti oratori. Per non dire mafiosi o massoni.
GALAN CHIEDA SUBITO SCUSA A ZANZOTTO
Leggo, oggi 08/10/2009, sulla stampa locale le invettive del governatore italiota del Veneto “Sampei Galan”contro Andrea Zanzotto, Ferdinando Camon, Gian Mario Villalta rei di essere poeti reazionari e qualunquisti.
Di Gian Mario Villalta afferma che nel libro “Perchè a Nordest siamo tutti antipatici” ha scritto un’enorme sciocchezza.” Gli Italiani amano il Veneto e il suo paesaggio” dice Galan. E questo cosa c’entra col libro ?! Ce lo spieghi sig. Galan Giancarlo dall’ Arcella – PADOVA dirigente di second’ordine di Pubblitalia, lei che il massimo che faceva da giovanotto era portare in giro il cane di casa (un barboncino nero se non ricordo male)…Lei che “il Nord Est: sono io! ” Eccome: si vede…dalla “pancia”. Ma il meglio arriva per Andrea Zanzotto. Dal virgolettato Galan afferma ” Che dire poi di andrea Zanzotto, che in dialogo con Marzio Breda, nel libro “In questo progresso scorsoio”, del Veneto riesce a dare un’immagine tutta affogata in una nostalgia del passato. Una nostalgia che fa del poeta di Pieve di Soligo un cantore “reazionario” e ultra conservatore. Reazionari e ultraconservatori a volte lo sono stati molti grandi poeti e scrittori. ma in quel loro essere reazionari c’era spesso potenza, immaginazione, cioè una visionarietà assai vitale, quindi intrisa di futuro (questa non è di Galan, l’ha copiata da qualche parte). Un futuro assente nell’ultimo Zanzotto. (E qui viene il meglio) D’ALTRA PARTE, IL TITOLO STESSO DEL LIBRO LA DICE LUNGA SUL SENSO DI UNA LETTURA DEL VENETO CHE E’ L’ESITO DEL FALSIFICAZIONISMO INGENUO” Di Camon dice che in sostanza è uno scrittore che dice gravi inesattezze quando afferma che il livello culturale e di scolarizzazione dei giovani Veneti. Qui Galan si straccia le vesti:”…non è vero che in Veneto non si legga. Siamo tra le regioni con le più alte percentuali di famiglie che possiedono 100 o più libri in casa”…Si è vero, nella maggior parte dei casi, come a casa sua, servono a uccidere le mosche e a fare da spessore per il tavolo vecchio “che balla”…Al Governatore i libri glieli regalano ad ogni occasione…ci credo abbia una libreria fornita in casa…ma credo che di libri ne abbia apertiti poco ultimamente…forse quelli della pesca. Libri per immagini…come quelli dei bambini di 18 mesi….
Da uno come il sig. Galan la cultura veneta ne trarrà beneficio, e non solo la cultura, ma tutto il sistema Veneto…se cortesemente provvedesse a levarsi definitivamente dai piedi…per il bene dei Veneti e dell’Indipendenza. Non abbiamo bisogno di paracarri in mezzo alla strada della libertà…ma prima di far le valigie…chieda scusa ad Andrea Zanzotto semplicemente perchè è indegno di legargli le scarpe.
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