Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Viste le prime reazioni alla candidatura di Venetia Democratica alla presidenza della Regione per il PNV, ci sentiamo obbligati a rispondere subito.
Su Facebook, Sandro Andolfo ha scritto subito: “un comunista anche qua…”. Carlo Melina avanza oscure illazioni su spaccio di droga e altre strane sparate di cui non sappiamo neanche come venirne a capo.
Prima di entrare nel merito, quindi, chiariamo la premessa. Si sono aperte le primarie per le candidature alla Presidenza della Regione dentro il PNV. La premessa è che siamo tutti indipendentisti. Crediamo nell’inevitabilità e nella necessità assoluta dell’INDIPENDENZA, non dell’autonomia o del federalismo fiscale o simili specchietti per le allodole.
Ricordiamoci questa premessa, poiché i toni con cui si è inziata da subito la campagna non ci fanno onore. Noi del Comitato Promotore VENETIA DEMOCRATIA non sposiamo il credo libertario di Claudio Ghiotto e di una parte del PNV. Crediamo che in una nazione onesta come sarà la Venetia ci sarà spazio per un’amministrazione pubblica limpida e affidabile. Abbiamo tutto il diritto di proporre le nostre idee all’interno di questo contesto. E chiediamo il vostro voto e il vostro consenso con pacatezza e con tematiche serie.
Detto questo, se a vincere sarà un altro candidato, con tutto il rispetto e la lealtà che dev’esserci e dovrà sempre esserci nel PNV, noi LO SOSTERREMO incondizionatamente: poiché l’obiettivo primario è l’INDIPENDENZA, e non le nostre differenze su come andrà amministrata la VENETIA. Questo è il punto.
Non è ammissibile quindi cominciare subito con confronti poco intelligenti. Confrontiamoci sulle idee, sui progetti, sulla visione del futuro. Non sui ferrivecchi del passato, come il concetto di comunista, fascista, democristiano, socialista, o, peggio ancora, leghista o lighista, lifista e imbecillista e via dicendo. Qui c’è un solo unico “ismo” ed è: l’INDIPENDENTISMO. Qui si costruisce il nuovo prendendo il meglio della tradizione VENETA ed europea, non della tradizione politica italiana.
Se iniziamo dividendoci e confrontandoci ferocemente, non abbiamo speranza di essere forti per vincere una sfida già di per se molto impegnativa e al limite del possibile. Quindi: rispetto.
Per rispondere invece al commmento nel sito PNV di Bertok sul nostro slogan iniziale…non possiamo paragonare un paese come la Svezia a una “pilo£a Italia […] manco ‘terona’”. Primo perché non ci appartengono parole che insultano una parte della popolazione del territorio italiano, anch’esso vittima del centralismo colonialista savoiardo e poi romano, secondo perché la Svezia ha poco a che vedere con una piccola Italia, e questo è evidente per storia, tradizioni e struttura politica.
Ad ogni modo la proposta di VENETIA DEMOCRATICA – che abbiamo gia’ consegnato all’ufficio elettorale PNV (e che speriamo verrà pubblicato al piu’ presto) – non essendo di matrice libertaria vede nell’esistenza di un’amministrazione statale della VENETIA una componente non negativa.
Riteniamo che strutture statali come ospedali, scuole e strade vadano amministrate dal pubblico non dal privato. Così come sono necessarie leggi per la salvaguardia del territorio che pongano fine alla cementazione selvaggia e programmi energetici non inquitanti e non-nucleari, oltre al risanamento della laguna e del territorio limitrofo, compresa la riconversione del polo industriale di Porto Marghera con un progetto alternativo alla chimica e al petrolio, come giustamente suggerisce Lorenzino Gastaldi.
Infine, un invito. Andiamo a votare tra due mesi. Facciamo campagna. Confrontiamoci. Ma serenamente. Anzi, serenissimamente. Perché questa è la nostra tradizione.
Venezia, 13 ottobre 2009
COMITATO PROMOTORE
VENETIA DEMOCRATICA
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Non sono un iscritto al PNV, quindi potete stare tranquilli per la vostra campagna elettorale.
Luca Schenato mi conosce, quindi potete stare tranquilli che non sono nemmeno una spia italiota.
Io trovo questa cosa ridicola, tra un ladro e un ladro c’è una bella differenza. Potete anche dire che esiste un socialismo “buono” veneto (perchè usare comunismo? Usiamo pure socialismo tanto per ripulire dal sangue della storia questa ideologia violenta) ma per me sempre quello rimane.
L’osservazione dello sbrigativo e impaziente signor Andolfo può fornire un utile spunto – di là dalle grossolane approsimazioni che poco contribuiscono alla miglior comprensione delle cose – per indagare sul significato delle parole e dei concetti che esse rappresentano.
“Comunismo: 1. Concezione, movimento o sistema che tende a realizzare l’eguaglianza sociale attraverso la totale comunione delle risorse e dei beni. 2 Dottrina politica, economica e sociale fondata da K. Marx e F. Engels verso la metà del XIX sec., che propugna l’abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione e la distribuzione sociale dei prodotti in base ai bisogni di ciascuno.
Socialismo: Teoria e movimento politico-economico che propugnano il possesso e il controllo dei mezzi di produzione da parte delle classi lavoratrici per realizzare, mediante una nuova organizzazione della società, l’uguaglianza politica, sociale ed economica di tutti gli uomini.
Democrazia: Forma di governo in cui la sovranità risiede nel popolo che la esercita per mezzo delle persone e degli organi che elegge a rappresentarlo.”
Fonte:
Lo Zingarelli 2006 – Vocabolario della Lingua Italiana di Nicola Zingarelli.
“La democrazia è politica, sociale ed economica.
La definizione di democrazia sociale deriva dalle osservazioni di Alexis de Tocqueville in America sullo “stato della società”, Tocqueville concepì il sistema politico americano come una società caratterizzata da un ethos (inteso come modo di vivere e condividere) egualitario.”
Giovanni Sartori
“Cos’è la democrazia”
“Le democrazie sociali credono nell’esistenza di un welfare state democratico. Credono nella necessità di una regolamentazione statale e la creazione di programmi pubblici mirati a combattere le ingiustizie sociali.
Il sistema politico della democrazia sociale differisce in modo significativo dal socialismo tradizionale che mira a rimpiazzare il sistema capitalistico con un nuovo sistema economico caratterizzato dal fatto che o lo stato o i lavoratori sono diretti proprietari dei mezzi di produzione.
Recentemente, molti partiti a favore della democrazia sociale, in particolare il Labour Party di Tony Blair in Gran Bretagna hanno adottato posizioni centriste cosiddette della “Terza Via”.”
(Liberamente tradotto da Wikipedia americano)
Canbia el nome ma ghe xe senpre el steso principio.
Primo ki xe ke decide cosa ke xe na “ingiustisia sociale”. La magioransa? Semo mesi ben. Secondo sta redistribusion la avien co la forsa, ciapando toki de proprieta’ de persone parke’ xe el volere de on grupo pi numeroxo.
Ciamela socialismo, democrasia sociale, o social-democrasia, struca struca parlemo de na asion “violenta” (eh si) verso singoli citadini.
Ma anca ciapando par bon i “nobili obietivi” on secondo ragionamento saria da far su la capasita’ de ativita’ statali (al de fora del marca’) de otegner tali obietivi.
Beh, la democrasia, ndo predomina la sielta fata da la magioransa, la xe inte la istesa situasion, a ben vardar.
Xerelo B. Franklin ca el gaveva dito: “la democrasia la xe do lupi e na piegora ca i ga da decidar a magioransa cossa se magna par disnar, la libartà la xe la piegora ben armà ca la defènde el so dirito de vivar”
De securo kive a se catemo frente on problema: coeli ca no ga le istesse idee de nantri, sa femo?
Mi A credo ca serva on punto fermo ca el ga da eser na poxision acetà, reconosesta e condivixa da tuti, e ca la ga da eser de baxe coalo valor comune de tuta la popolasion.
Ne serve on suporto filoxofego fondà so elementi tangibili e sensa ombra de dubio.
Dognimodo, se ancora ghe xe coeli ca no i condivide sta baxe de pensiero, sa se fa?
Mi intanto A provo a postar de le idee, ca metarò so on articolo de el blog.
P.s. No xe dito dognimodo ca le inisiative proposte da Venetia Democratica (VD) le sipia par forsa in opoxision a principi de respeto de la libartà: se par exempio le se aplica a dei partecipanti ca xe tuti d’acordo, no ghe xe motivi de far objesion!
Se no se pratega la violensa al contrario 😉
El PNV pa statuto o comunque pa on fato natural, gà cofà obietivo primario de rivar ala independensa. Dopo el se squaia , e i Veneti li fondarà i purpi partiti , de dreta e de thanca.
Donca fintanto ca no sen independenti no ghe xè problemi, se vota el govenardor pi adato al caso , a presindar dala sò orientasion politega.
Se no piaxe on, ghe ne xè nantro,le primarie te asa libartà de sielta, no inplica de schierarse , conta sol ca sostegner l’independensa.
Sotoscrivo in pieno, Siorbeo. Gà centrà la koestion, par mi.
Ghe xè libertà de proposta dentro el PNV, no? E se Venetia Democratica (VD) propone la Tersa Via, mi trovaria pì inteligente controbatere con i punti de proposta de Veneti Libari e parké i VL i pensa ke esare libertari sia mejo par la Venetia libara.
Ma metarse lì a discutare – in modo molto opinabile, lasemelo dire, e anka grosolàn – ke comunismo, socialismo e democrasia sociale all’americana xè la stesa roba; opure puntare el deo sui limiti de la democrasia (sensa propore alternative) o ke el contrato sociale no sè on contrato ma “violensa”…beh, xe demagogia e perdita de tenpo.
Tra l’altro in radio gò sentio ke deso se propone ale primarie PNV anka le DIVE, Donne par l’Indipendensa del Veneto. E vedemo koal ke xe el loro programa. Tremate, tremate! (E sarìa ora de vedare el contributo direto de na parte così inportante de la storia e del presente veneto: le done)
😉
Io mi dichiaro social-liberale, ovvero un liberale responsabile.
mi so solo nà roba…….. me intaressa solo la indipendensa della me Nasion……. e cominsiar a sentir parlare de destra – sinistra – centro non ghe ne gò mia voja……….. mi penso che ghe vol un candidato che gà voja de girar el Veneto e con du (2) coioni grossi come un camion ( deformasion profesionale) e parlar con la gente, con quei che non usa internet……… con quei che non ne conose…..
e scusime non vol mia dire che sia un omo , parchè ghè certe done che i atributi le ghe ia molto pì grosi de i omeni…………….
Invidio (bonariamente) la replica de Siorbeo: el ga dito benissimo!