Giovedì il governo vaglierà la censura di Facebook e YouTube, dopo toccherà a Google: organizziamoci
È la vera notizia del giorno. Giovedì prossimo infatti il ministro degli interni, leghista, ha annunciato che il governo vaglierà la censura di Facebook e YouTube. La decisione sarà presa prendendo a pretesto la creazione di gruppi di fan di Massimo Tartaglia, la persona che ha aggredito il premier di ITA nel giorno di Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia.
Già, proprio come in Iran la rete viene chiusa perché ci sono oppositori al regime, anche in ITA avverrà lo stesso, con il pretesto dell’apologia della violenza. La realtà però è tutta un’altra.
ITA è marcia. Di debiti. Debiti insostenibili. Fatti dai politici di ITA.
La vera notizia di oggi è infatti che il debito pubblico ha toccato la cifra record di 1.801 miliardi di euro.
Nessuna organizzazione mondiale è in grado di sostenere finanziariamente ITA in caso di bancarotta, con una cifra simile. Nessuna.
Per far fronte a questo ITA deve chiudere internet, come ha fatto l’Iran.
Internet è l’unico mezzo di informazione non controllato da ITA. Facebook e Youtube sono i siti dove viaggia l’informazione libera. Subito dopo tocca a Google. La chiuderanno perché cercando Tartaglia su google usciranno i risultati dei siti che inneggiano alla violenza.
ITA chiudendo Facebook, Youtube e Google cercherà di spegnere la voce libera di internet, per poter piazzare i propri soldati nelle città. Per cercare di controllare la popolazione quando ITA crollerà.
Noi Veneti siamo però fortunati, con un voto abbiamo la libertà.
Con un voto al PNV, il Veneto diventa SLO-VENETO e conquisteremo la nostra indipendenza, senza fatica, con una strada dolce, come ha fatto la Slovenia quando è fallita la Yugoslavia.
Se ITA collassa, ci rubano i nostri soldi dai depositi bancari. Organizziamoci.
Marzo 2010. Il mese decisivo per noi Veneti per non essere schiacciati dai debiti di ITA.
Dai un segnale di novità e di speranza, aiutati, entra nel PNV, aderisci alla squadra di volontari che sta iniziando il passaparola decisivo per costruire un futuro di libertà e speranza.
Scrivi subito a volontari@pnveneto.org, indicando il tuo nome e cognome, il comune di residenza e un tuo numero di telefono mobile per poterti contattare.
Diventa un volontario per l’indipendenza, contattaci subito!!
PNV
Partito Nasional Veneto
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secondo me invece di fare leva sempre sulle disgrazie di questa “bell’italia” bisogna pensare solo alla nostra nazione senza gettar fango dove c’è già… pensiamo solo alla Venetia
Non si getta fango, sono solo delle *reali* considerazioni.
Oppure vuoi aspettare un altro prelievo “una tantum” dello 0.9% dal conto corrente?
non hai capito… non mi sembra che ci sia una possibilità di censura di facebook… solo quello… forse mi sono allargato troppo col discorso…
«Valutiamo di oscurare i siti internet che incitano alla violenza». Lo ha detto il ministro degli Interni Roberto Maroni al termine del vertice in prefettura a Milano dopo l’aggressione di domenica al presidente del Consiglio.
Maroni si riferiva in particolare a due siti web: Facebook e Indymedia. «Da uno screening fatto dalla Polizia Postale su Facebook sono emersi più di 300 gruppi inneggianti a Tartaglia – ha riferito il ministro – tra cui “Santifichiamo Massimo Tartaglia”, “Evviva l’eroe Tartaglia”». Il ministro ha anche parlato di Youtube dicendo che i video con l’aggressione sono stati commentati da utenti che inneggiano alla violenza. Secondo quanto riferisce sempre il ministro uno di questi commenti recita: «A Natale si può fare di più».
Il ministro del Pdl per le politiche comunitarie, Andrea Ronchi, ha chiesto l’oscuramento dei siti e dei social network “in cui si inneggia alla vigliacca aggressione subita dal presidente Silvio Berlusconi. E’ scandaloso e moralmente inaccettabile – ha detto – ciò che stiamo leggendo in queste ore: si tratta di espressioni vergognose. E’ ora di dire basta ai seminatori d’odio e a chi vuole instaurare in Italia un clima da guerra civile”.
Internet e i social network stanno diventando, ogni giorno di più, canali e strumenti di diffusione di odio e veleno» sostiene Gabriella Carlucci il giorno dopo l’aggressione a Silvio Berlusconi secondo quanto riporta oggi l’Ansa. La parlamentare del Pdl, Vicepresidente della Commissione Bicamerale per l’ Infanzia, è nota per aver proposto un disegno di legge che censura il Web attraverso il divieto all’anonimato: una proposta che, se attuata, ci avvicina ai sistemi dittatoriali della Cina e di Cuba.
«I gruppi nati su Facebook per inneggiare alla vile aggressione – pare abbia dichiarato oggi la Carlucci -, subita ieri a Milano dal Presidente Berlusconi, provano, ancora una volta, che è giunto il momento di eliminare definitivamente l’anonimato in rete. Chiedo al Ministro Maroni ed al Ministro Alfano, il quale tempo fa aveva annunciato provvedimenti in tale direzione, di appoggiare la mia proposta di legge anti-anonimato presentata alla Camera dei Deputati qualche mese fa. Un provvedimento che non è contro la rete, non è contro la libertà di espressione, ma contro i criminali che abusano di Internet per infrangere la legge. È inconcepibile ed inaccettabile che al gesto incontrollato di un folle sia seguita l’adesione fredda e cosciente di migliaia di persone. I social network non sono più luoghi di incontro e socializzazione virtuale. Si sono trasformati in pericolose armi in mano a pochi delinquenti che – conclude Carlucci -, sfruttando l’anonimato, incitano alla violenza, all’odio sociale, alla sovversione».
Nessuna pietà contro l’Italia.
Se l’Italia nega , noi la rinneghiamo.
Se l’Italia non riconosce, noi non la riconosciamo.
Se l’Italia censura, noi comunichiamo.
[…] Continua…. […]