Stacchiamogli la spina, elettorale
Di solito capita quando ci si innamora. La sensazione è bellissima, in tal caso. Meno piacevole è però perdere la testa sotto l’effetto della paura, parliamo pure di panico.
La classe dirigente italiana ha fallito il proprio compito. Sono tutti colpevoli.
Quando si parla di un debito pubblico che ha superato il 120% del PIL bisogna dire con forza che chi ci ha portato a tale situazione è come minimo un fallito, un buono a nulla. Per non dire peggio.
Il panico è dimostrato dalle reazioni scomposte di tutta la classe politica, ma, sorprendentemente (anche se solo fino ad un certo punto), anche dei giornalisti e di tutti coloro che contribuiscono a fare “opinione” in ITA.
Certo, da un ministro degli interni leghista non ci saremmo aspettati di meglio che interventi di censura sulla rete internet. Loro, i leghisti, del web hanno una paura folle. Sanno bene che è solo dal web che la loro menzogna più che ventennale potrà essere smascherata.
Ma che ad aprire la strada al minculpop del XXI secolo fosse addirittura un Gian Antonio Stella proprio non ce lo saremmo aspettati.
Confondere la rete con uno spazio di libertà a delinquere è una grave menzogna, oppure, ma non è il caso né del ministro padano di ITA né dell’editorialista del corriere, un fatto di ignoranza digitale abissale.
Semplicemente, NON E’ VERO.
Se una persona commette un reato in rete, può essere perseguito come se lo commettesse in una piazza, in un bar, in una casa, o nel parlamento di ITA. Anzi, meglio, dato che in rete tutto è tracciato.
Chi dice queste gravi parole mente sapendo di mentire.
Mente per privarci della libertà.
Reagiamo compatti contro ogni tentativo di privarci del più moderno mezzo di comunicazione, l’unico che ci è rimasto.
Costoro già ci hanno condannato all’arretratezza tecnologica nel mondo moderno (basti pensare che solo il 32% delle famiglie venete ha una connessione ad internet a banda larga) e oggi minacciano di staccare la spina.
La spina dobbiamo staccargliela noi. La spina elettorale.
Votando PNV, votando per un Veneto Stato Indipendente.
Partito Nasional Veneto
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Varde’ ke WallStreetItalia no xe mia on sito serio.
Dir ke el debito talian xe 146% indica inconpetensa de on sitoweb ke no ga gninte a ke fare col WallStreetJournal (se calkeduni gavese dei dubi).
I ga fato confuxion fra dati reali e dati nominali.
El debito publico xe riporta’ in euro nominali (cioe’ efetivi): 1800 miliardi de euro.
Sto livelo de debito se ga da riportarlo al Pil “nominale” ke al momento xe presapoco 1500 miliardi de euro. E difati el raporto Debito/Pil a xe 1800/1500 (120%).
Sti panpani de WallStreetItalia invese cosa gali fato? I ga raporta’ el debito NOMINALE col Pil REALE. ‘Sa xelo el Pil reale? Xe el Pil cavandoghe l’efeto de l’inflasion ke vien presapoco 1200 miliardi (par cuesto el dato sbalia’ de 1800/1200 = 150% debito/pil).
Alora ricapitolando. El Pil reale va ben par paragonar el pil de diversi ani (2009 rispeto el 2008) parke’ cusi te poi vedar la cresita (decresita) reale de l’economia.
Ma se te voi raportar el debito al pil; e el debito el xe nominale; alora se ga da raportarlo al pil nominale.
Concluxion: el debito talian xe al 120% del pil e no al 146%.
WallStreetItalia: bocia’ in economia. Ne’ laorar i canpi e no ste scrivar de finansa publica par cortexia.
Grasie Lodovico! Coreta la cifra e cavà el riferimento al’articolo ki.