Quivi compaiono e in mirabolanti forme li Signori Ministri e Subsecretari dell’Educar e del Pubblico Sapere, e della Coltura, che danno lo futuro ad uno Paese istruendo li giovani di esso, e puranco fanno conoscer lo Paese medesimo nello mondo universo. Grandiose le lor gesta, e da lor voce ditte.
Seguono li Sapienti veramente liberali, di Sir Luscon gran servidori, indirizzandoGli un coro di lode, ringraziamento, e giubilo.
Mirabile visione nella Sala
Uno vassoio viene, e lo vassoio
Che mai contiene? Pippo Pizza, detto
Pizza Pippo, a mezzo vivanda e a mezzo
(Forse) omo: Ei parla!! E commosso dice:
“Luscon, mira ove le nostre gran Scole
Di ogni disordine e degrado, giunte
Son: lo Scolare, cui mai insegnammo
A pensar, or perfino le nozioni
Ignora: nulla ei sa! O Sir, non temere!”
Poi al suo fianco, ché tra vivande siamo
Vien Bondi-Motta, lo Ministro solo
Ch’è lo unico che ei sia sponsorizzato.
Oh lui dell’Itala cultura al mondo
Alfier, il celebrator dell’Unitade:
E’ giovine ancora, ma per lo grande
Suo sapere come un assai vegliardo
Appare. E dice: “O quanto è curata
Da me la grande Itala coltura:
Baudopippo e Pupo siano i suoi Vati!”
E poi ecco i Senatori Professori:
Niun certo è pari al fu Don Baggio Bozzo,
Insieme gran dottore e calciatore:
Cosa che al Luscon diè somma gioia;
Né alla Pera Marcella, dottissimo
Pomo. Ma dunque cantan essi in coro:
“Noi fummo più rossi dei pomidori,
Più neri dei cimiteri, ma or tutti
Noi crediamo nel Libero Mercato…
Da Te guidato, o Invisibil Manina!”
Paolo L. Bernardini (continua…)
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