Solo tre settimane ci separano dal voto nelle prossime elezioni regionali. Per la prima volta i Veneti potranno dare il mandato politico a una nuova classe dirigente per indire un referendum per l’indipendenza del Veneto.
Per la prima volta il PNV darà a tutti gli elettori in tutte le province del Veneto questa possibilità storica.
Allora è di questo che vi voglio scrivere oggi. Per un attimo dimentichiamoci il grigiore dell’Italia, cancelliamo le prime pagine dei giornali e i titoli dei telegiornali, che vogliono appiattire le nostre speranze soffocandole nel destino triste di uno stato allo sfacelo, del quale tutti ci vergogniamo.
No, io mi voglio ribellare a questi luoghi comuni della tristezza e dell’umiliazione delle nostre aspettative.
Noi Veneti, ricordiamocelo, siamo i vincitori!
Questo è il significato del nostro nome. Noi tutti donne, uomini, ragazze e ragazzi, studenti, operai, dirigenti, pensionati e disoccupati, ricordiamoci di chi siamo, siamo degni di essere veneti.
Pensiamo a quando dominavamo il Mediterraneo e il nostro nome incuteva timore e si guadagnava il rispetto di tutti: siamo degni della nostra storia millenaria, dei nostri avi. Vogliamoci bene, facciamo per i nostri figli, per i nostri anziani, per noi stessi.
Noi Veneti ci meritiamo un partito indipendentista, noi Veneti ci meritiamo un futuro da Nazione Libera. Allora svegliamoci, smuoviaci dal torpore rassegnato di vivere in uno dei più corrotti e tristi stateruncoli del mondo, costruiamoci ora uno stato nel quale poterci riconoscere.
Negli ultimi anni ci sono riusciti Popoli e Nazioni che mai prima avevano avuto una storia di indipendenza e che vivevano oppressi da regimi ancor più brutali di quello corrotto e ladro in cui noi siamo costretti. Pensiamo agli sloveni, per esempio. Loro sono solo due milioni e mai era esistita prima una Slovenia sovrana, eppure nel 1991 hanno deciso di essere indipendenti, senza chiedere il permesso a nessuno. In 7 giorni sono diventati indipendenti e contenti. Oggi uno sloveno medio si appresta oramai è più ricco di un italiano medio. In vent’anni e dopo essere usciti dal comunismo.
Allora noi Veneti non saremo mica da meno! La nostra gloriosa storia non diventi una scusa per non fare ora ciò che ci spetta di diritto: il diventare nuovamente una Nazione libera tra le nazioni libere del mondo.
Veneti: meritiamoci una vita veneta di indipendenza e felicità, per noi e per i nostri cari.
Basta lamenti, basta pessimismi italici, c’è un momento per pregare e uno per combattere: ora è venuto il momento di combattere!
Noi siamo i veneti, i vincitori!
Abbiamo tre settimane per far sapere ad ogni veneto che, se vuole, può essere libero, senza dover chiedere il permesso a nessuno.
Vogliamo quindi essere liberi, oppure continuare a restare schiavi di chi decide – e male – per contro nostro?
Vogliamo far sapere a tutti i veneti che il 28 e 29 marzo potranno essere liberi, se metteranno una X sul simbolo del Partito Nasional Veneto, sulla foglia di tiglio, sul nome di Panto? Allora muoviamoci, subito!
Ognuno contatti il proprio responsabile di zona e si metta subito a disposizione per volantinare, per appendere i nostri manifesti di libertà, per essere parte attiva nella campagna elettorale che ci contrappone agli ipocriti leccapiedi dei partiti di regime.
Ognuno si prenda l’impegno di convincere ogni giorno almeno 30 persone di questa straordinaria opportunità. Cogliamo un’occasione straordinaria: oggi c’è, domani non sappiamo se si ripresenterà.
Abbiamo tre settimane di tempo per essere degni del nostro nome di Veneti! Facciamolo, tutti e senza scuse!
Viva l’indipendenza!
Gianluca Busato
Segretario PNV
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