Con un Veneto Stato, Rovigo potrà diventare una provincia ricca
Si è tenuta ieri sera a Lendinara, al Caffè Grande la presentazione del candidato presidente del Veneto Gianluca Panto e del Partito Nasional Veneto, la lista indipendentista che si presenta a Rovigo, così come in tutte le altre province del Veneto.
Panto ha spiegato alle circa 40 persone intervenute come solo l’indipendenza possa dare a Rovigo e al Polesine le risorse economiche e gli strumenti decisionali che da soli possono farla salire negli indici del benessere rispetto alla situazione attuale.
“Oggi Rovigo è terra di conquista dei partiti italiani”, ha sottolineato Panto, “che qui fanno centrali inquinanti e ora anche centrali nucleari, senza minimamente interpellare la popolazione”.
“Rovigo e il Polesine” ha continuato il candidato presidente del Veneto del PNV, “con l’indipendenza potranno essere come uno stato ricco del sud degli Stati Uniti. Rovigo potrà essere benissimo la Virginia del Veneto Stato”.
Oltre a Gianluca Panto, è intervenuto come relatore il capolista del PNV a Verona Lucio Chiavegato, che ha spiegato come “gli attuali partiti sono come i nobili medievali che si abbuffavano nelle tavole imbandite e noi veneti siamo come i cani e le galline di allora, che ogni tanto ricevevano qualche osso lanciato dalla tavola”.
Le motivazioni economiche dell’indipendenza sono state illustrate dal Prof. Lodovico Pizzati (presidente del PNV, economista consulente della Banca Mondiale e docente a Cà Foscari), che ha posto in evidenza come ogni anno il Veneto si veda sparire 20 miliardi di euro di tasse sui 70 pagati, che prendono la strada senza ritorno di Roma. Con l’indipendenza, senza dover fare assolutamente nulla, ad esempio, una busta paga di un lavoratore che percepisce oggi 1.200,00 euro, solo per effetto del minor carico fiscale dovuto all’Italia, salirebbe subito a 1.700-1.800,00 euro.
Alessio Bettio, candidato del PNV nella lista provinciale di Rovigo e studioso specializzato in questioni di diritto internazionale e di ricerca storica, ha fatto invece un’analisi delle motivazioni storiche e culturali, con particolare attenzione proprio alla questione polesana che sono alla base del progetto politico indipendentista.
Ha concluso la riunione il segretario del PNV Gianluca Busato, che ha rivolto un appello per l’ultima settimana di campagna elettorale: “non perdiamo un’occasione storica che oggi ci si presenta. Sembra tutto troppo bello? Il Veneto stato indipendente è in realtà solo il minimo che noi veneti ci meritiamo: basta volerlo”.
Ufficio Politico PNV
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