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Peggio del pizzo

Quando sentite i politici dei partiti italiani parlare di rilancio dell’economia, di aiuto alle imprese, di un ambiente favorevole alle PMI, ecco, non credete loro, mai! Ogni giorno che passa mi rendo conto sempre più che viviamo all’interno di uno stato assurdo: una tragicommedia.

Lasciando da parte i mastodontici problemi strutturali e parassitari che abbiamo tutti purtroppo sotto gli occhi e che fanno sì che lo stato italiano favorisca la nascita e lo sviluppo delle imprese tanto quanto l’herpes favorisce lo scambio di baci, ieri sono venuto a conoscenza di una ulteriore follia. Follia che, per carità, paragonata a tutto il resto può sembrare minima, ma che aggiunta a tutto è una ulteriore goccia in quello che una volta era un vaso mentre ora è una fontana che gronda acqua da tutte le parti.

Per farla breve, ieri ho scoperto che se un socio vuole fare un prestito (con i propri soldi) all’azienda della quale è, appunto, socio, bisogna lasciare un 3% allo Stato. Io non so come siano le cose a riguardo negli altri Stati, magari esiste una tassa simile, tuttavia ritengo che questa goccia velenosa della velenosa tassazione italica sia una goccia molto antipatica perché va a colpire proprio la voglia dell’imprenditore di credere nella propria azienda, va a tassare il sacrificio dell’imprenditore che mette soldi propri (non soldi delle banche) perché vuole far crescere l’azienda della quale è socio insieme ad altri imprenditori.

Sembra proprio che questo Stato non perda occasione per dimostrarsi ostile all’impresa e a chi, ostinatamente, vuole creare qualcosa di buono. Detto francamente, io mi merito di meglio. Io mi merito un Veneto che sia Stato Indipendente.

Luca Schenato
Pnv Verona

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