Penso che si possano trovare molti indizi sul fatto che da non così pochi anni stiamo vivendo in un periodo di fine impero. Un periodo nel quale le cose si avvitano sempre di più su sé stesse e, ben lungi dal trovare una soluzione, si va avanti per stanca inerzia; inerzia che inevitabilmente è destinata a un certo punto (presto) a terminare. Finché la barca va, lasciala andare.
Questo fine impero è costellato quotidianamente di notizie degradanti per la nostra intelligenza, di personaggi degradanti per il nostro senso del pudore, di trovate degradanti che mostrano chiaramente che siamo considerati unicamente come sudditi da sfruttare. D’altronde è perfettamente normale: l’impero sta cadendo e bisogna riuscire a spremere il più possibile i sudditi per ritardare il grande tonfo di qualche minuto. Non si prende neppure in considerazione l’idea di pensare in modo serio soluzioni che ci permettano di risalire questo tunnel di mediocrità dentro il quale lo Stato italiano ci ha fatto precipitare. No, troppo pericoloso per i regnanti. Vorrebbe dire il loro suicidio politico. Vorrebbe dire che i parassiti che nutriamo da veramente troppi anni devono terminare il loro banchetto.
Qui si va avanti invece a furia di bassa macelleria fiscale, e noi del PNV lo sappiamo bene. Si rapinano i sudditi sempre di più, in modo sempre più insostenibile e si alimenta la classica guerra tra sfruttati. I parassiti alimentano il rancore del lavoratori dipendenti verso i lavoratori autonomi e allo stesso tempo nascondono ai primi il fatto che loro, i parassiti, rubano direttamente una consistente fetta che i secondi mettono ai dipendenti in busta paga. Avanti così, con le baggianate dell’evasione fiscale insostenibile per giustificare l’immonda sete tassassina dei parassiti. Avanti così, con la classica strategia dei polli che si beccano tra loro non capendo che la vera lotta di classe è tra lavoratori (non fa differenza se dipendenti o autonomi) e parassiti dello Stato italiano.
Leggere quindi questa notizia non mi ha stupito perché rientra perfettamente nella succulenta offerta che ogni giorno riceviamo dallo Stato italiano.
Il Comune veronese di San Bonifacio collaborerà con l’Agenzia delle Entrate nella lotta contro l’evasione fiscale segnalando i contribuenti che hanno comportamenti potenzialmente “evasivi”. Una collaborazione da quale trarrà benefici diretti: la quota del 30% dei tributi statali riscossi a titolo definitivo e un incremento della base imponibile Irpef, quindi delle entrate derivanti dall’addizionale comunale Irpef.
Non mi sono stupito ma non sono proprio riuscito a contenere il mio sdegno perché, mona mi, credo ancora che essere alla completa disposizione di uno Stato che ti vuole cittadino di vetro (al quale puoi vedere attraverso) e che eleva la delazione e il sospetto a pratiche rispettabili, sia uno Stato che si incammina pericolosamente verso la sempre più marcata illiberalità. Ci rendiamo conto di dove sono arrivati questi padani? “Comportamenti potenzialmente evasisi” è una frase che lascia di sasso perché in tre parole esprime perfettamente il degrado statale nel quale siamo immersi: tu sei colpevole fino a prova contraria. Il Comune, firmando questo patto diabolico con l’Agenzia delle Estersioni, ha dato prova di un cinismo davvero pesante e ha reso chiaro il fatto che i suoi cittadini sono alla mercè degli estorsori italici. Complimenti.
Fa niente se, come è ribadito nel bel libro “Il sacco del Nord” di Ricolfi (qui una esauriente recensione), l’evasione all’interno dello Stato italiano è un fenomeno prevalentemente centrale e meridionale; fa niente. Dobbiamo spremerli questi Veneti, dobbiamo far vivere l’impero per qualche minuto in più. A gavemo da cavarghe fora anca el sangue, la voja de far, la voja de star in sta Tera magnifica anca se i xe perseguità e tratà fà farabuti a prescindere. In questa collaborazione tra Comune e Agenzia delle Estorsioni io vedo tutto il modello mentale che caratterizza la struttura intima dello Stato italiano. Uno Stato che si basa sullo sfruttamento, sulla delazione, sull’intimidazione. La forma mentis è la stessa che dice “fatrevi controllare, tanto se siete in regola non avete niente di cui preoccuparvi”, omettendo il fatto che uno Stato che può guardarti attraverso è uno Stato che ha il pieno controllo della tua persona e che uno Stato che può darti tutto può anche toglierti tutto.
L’impero sta finendo, questi sono gli ultimi pericolosi colpi di coda. Il 28 e 29 marzo diamo noi Veneti un bel segnale a questo impero decadente: votiamo il PNV, votiamo per la fine di questo incubo tragicomico chiamato Stato italiano.
Luca Schenato
Pnv Verona
If you liked my post, feel free to subscribe to my rss feeds
OT: Scusate: Qualcuno sa “qualcosa” del gruppo FB “A son fiero de esar veneto”?
Se è una libera iniziativa di un simpatizzante, mi sembra che stia prendendo una piega tutt’altro che di buona pubblicità per il Pnv.
Si è aperta una pagina di un fantomatico personaggio pubblico chiamato “A son fiero de esar veneto” (neanche un “gruppo”, ma vabbè questi son dettagli tecnici) e grazie a questa si è potuto raccogliere oltre 11mila fan, evidentemente desiderosi di rivendicare l’orgoglio veneto (molti senza alcuna implicazione politica). Una volta radunati tutti questi “fan”, usando un non molto originale trucco, si sono mutati i “connotati” della pagina, mutandola in una pagina di sostegno politico al Pnv.
A questo punto qualche utente ha giustamente reclamato dicendo: “ehi! questa non è la pagina a cui mi ero iscritto io!” e per tutta risposta questa protesta è stata censurata, più voltre, dal moderatore; il quale come anche l’amministratore, è ANONIMO.
Visto che se l’intento era quello di fare propaganda al Pnv, a questo punto, questo è miseramente fallito e sta proseguendo in opposta direzione; suggerirei al Pnv di prendere pubblicamente le distanze dall’iniziativa di questo anonimo simpatizzante.
Nel caso, invece, questa iniziativa provenga direttamente dal partito, mi permetto di suggerire di scusarsi con tutti i membri del gruppo per aver alimentato “l’equivoco”.
JA
Purtroppo per noi, l’impero non sta per finire…
Ragazzi non ci prendiamo in giro a vicenda! Nelle prossime votazioni non vincerete, e il veneto non sarà indipendente l’anno prossimo. Per l’indipendenza ci vuole prima di tutto il sostegno popolare, e il popolo non lo conquisti dall’oggi al domani: ci vuole tempo, coerenza e perseveranza, ci vogliono i voti per fare massa critica (lista unica con i Veneti) e sopratutto non ci sono scorciatoie…
Detto questo, sempre vanti e mai paura, voteró per voi, w l’indipendenza W San Marco!
P.S.
Il tizio qua su non ha tutti i torti, ma ho un paio di amici che pur non capendo un cavolo di politica, ogni tanto vedono qualche post di “A son fiero de esser veneto” e qualche volta ci danno un occhio. Quello che vi consiglio però è quello di rinominare il gruppo in “PNV – A son fiero de esser veneto” o qualcosa di simile… tanto per non dare l’impressione di raggirare le persone! Ciao tosi
siete veramente patetici e ignoranti
l’unico patetico e ignorante è chi si nasconde dietro l’anonimato. Vatti a fare un TSO.
Fa paura alla lega un gruppo FB che aumenta di 50-100 iscritti
( tutti consenzienti ) al giorno vero ?
Non abbiamo il bisogno di chiedere il permesso per essere liberi !
I liberi si aggregano e comunicano.
Chi non è daccordo si cancella , può farlo altrettanto liberamente.
Ma intanto il gruppo CRESCE – CRESCE come mai ?
Vojia de Independensa !
Padovan sei un venduto, falso amico, collaborazionista leghista.
Sparisci non vogliamo il tuo voto, non ci servi.
Non stiamo lavorando per te non vogliamo rappresentarti .
Incarni lo stereotipo di veneto sfigato che ha ancora paura delle proprie scelte.
Scansati , la furia della corrente scorre e tutto travolgerà.
Gran articolo Luca
Deso bisogna darghe un fia de forsa e de speransa a chei veneti che come padovan e anonimo no i capise che i xe drio farse portar via l’unica roba de bea che ghemo in sta tera: el tempo dea nostra vita
Anonimo ma ti gheto qualche argomentasion par dire che e nostre xe patetiche e sfigae?
Sarà meio che te proponi qualcosa de tuo, invese de sparare so quee dei altri
@Orfeo o va tranquio vecio… Te me pari un fià agità…
Ciapatela co i ignoranti che insulta a caso pìtosto!
@Ja:
Qui siamo OT con questo tema, ma è doveroso dare una risposta alla tua segnalazione.
La pagina non è ufficiale del pnv, ma è di un simpatizzante.
Ho fatto una indagine, con l’aiuto di altri iscritti a facebook (io non lo sono più da molto tempo).
Ho avuto conferma che all’inizio quella pagina non presentava il logo del pnv, anche se analizzando lo storico dei commenti risulta che quasi tutti fanno riferimento ad eventi del pnv.
Noi avevamo collegato la pagina al nostro blog ufficiale (queste pagine) perché avevamo visto un sostenitore in FB, anche noi credendo fosse nata come pagina di sostegno.
Riteniamo in parte giuste le osservazioni fatte poiché se è vero che da molto tempo la pagina fa riferimento al pnv, all’inizio mi è stato confermato non lo era. Non abbiamo elementi per dire se l’autore avesse o meno segnalato ai suoi iscritti il cambiamento della pagina, per cui su tale punto non ci esprimiamo.
Per quanto ne sappiamo lui poteva essere all’inizio uno “fiero di essere veneto” poi diventato nostro sostenitore.
Ovviamente quella è la sua pagina e noi non possiamo intervenire sulla sua proprietà (perlomeno intellettuale), né è nostra la mentalità censoria. Tuttavia, usando il nostro logo, valuteremo di chiedergli, contattandolo in qualche modo, di mettere una nota chiarificatrice, perlomeno per dire che non è una pagina ufficiale del pnv.
Per parte nostra invece, al fine di evitare equivoci, rimuoveremo il link dal nostro blog, almeno fino a quando non avremo più chiaro il caso.
Claudio Ghiotto – vicepresidente
sottoscritto anche da Lodovico Pizzati – presidente
Spiego di cosa si tratta
La pagina in questione è stata creata da me. E’ la pagina dei fan del blog del pnv. E’ mantenuta da uno staff di persone che regolarmente la manutengono. A volte, su 11.000 persone si intrufolano disturbatori. E’ normale che ciò avvenga.
E’ un canale mediatico a cui il pnv non riununcia per la protesta di qualche leghista. Loro hanno già la rai.
Fin dall’inizio il sito di riferimento riportato era https://www.pnveneto.org. E’ falso quindi dire che non c’erano riferimenti al PARTITO NASIONAL VENETO.
Ora qualcuno vorrebbe che la cancellassimo perché circa 100 persone al giorno vi si iscrivono.
Fa parte di un patrimonio mediatico di circa 40 gruppi, 5 pagine, 2 cause e altri strumenti virali che solo il PNV è in grado di creare, grazie ad un know-how particolare.
Gianluca Busato
Qualcuno ha detto che il gruppo aveva come simbolo iniziale il gonfalone di San Marco , poi mutato .
Ma attenzione a non confondere i gruppo ” A son fiero de esar veneto” , con un altro gruppo ” Fiero di essere Veneto”.
Mi sembra sia stata fatta un pò di confusione.
Il gruppo ” A son fiero de esar veneto” non può essere censurato per una svista , perchè rappresenta la volontà popolare.
Diversamente non si spiegherebbe un incremento così alto di iscritti, specie negli ultimi 2 mesi.
E la folla ha sempre ragione, se poi sono veneti ..
BRAVO GLP!
a proposito dei dettagli tecnici:
1) una pagina non si può rinominare.
2) la pagina era fin dall’inizio classificata come pagina di un politico
3) nei riferimenti c’era il link al sito del pnv
4) nelle policy di facebook nulla vieta di creare pagine, anzi la creazione è consentita, promossa, agevolata e fa parte dell’offerta di servizi di facebook
5) La pagina è libera di tenere la linea editoriale che ritiene opportuna, a difesa dell’identità veneta, anche politica
A quest’ultimo proposito, chi ha mai detto che l’identità veneta sia patrimonio della lega nord? Il PNV la difende di più e meglio, ciò è testimoniato dal numero di articoli in lingua veneta che vengono pubblicati sul nostro sito.
Il resto sono bufale. La linea editoriale di A son fiero de esar veneto ovviamente è decisa dallo staff che lo manutiene, composto da membri del pnv e scelti dal suo segretario.
giane
Fantastico!
I disturbatori leghisti tipo il sig. “padovan” che scrive delle autentiche porcate contro il Pnv su “Raixe Venete” ( gratuite diffamazioni da far valutare agli organi preposti) si pulisca la bocca quando parla di PNV…La Lega ha già vinto ? Bene…vedremo in 5 anni lo ZERO ASSOLUTO che combinerà il tuo “paladino brillantinato”. Il sig. “JA” altro fenomeno da tastiera… Che iniziative porti avanti ? Chi ti suggerisce certe manovre ? Chi ti paga ?
Intanto i LEGAIOLI vengono a spiarci tutte le serate che facciamo e quando ci riferiamo agli incapaci “omini verdi” se ne stanno zitti, in silenzio perchè sanno che 20 anni di chiacchere da sagra hanno stancato tantissimi veneti. Andate pure a scrivere sul sito ” del doge dei me coj…ni” e leccategli il suo “reale deretano al gusto di radicchio”…
Ma è vero che i leghisti vogliono eleggere LUISA CORNA come dogaressa? 😉
http://www.google.it/search?client=firefox-a&rls=org.mozilla%3Ait%3Aofficial&channel=s&hl=it&source=hp&q=luisa+corna+bossi&meta=&btnG=Cerca+con+Google
Ho molto apprezzato l’intervento di Claudio che ringrazio.
Chiarisco brevemente la causa del mio intervento.
Io non sono iscritto alla pagina Fb in questione perchè da subito l’ho reputata ambigua.
Ho chiesto delucidazioni a riguardo perchè una persona a cui io stesso ho fatto conoscere il Pnv, tessendone le lodi e probabilmente anche conquistando la sua preferenza, ieri mi ha detto: – ma che gente sono quelli del Pnv? Stanno continuando a censurare ed a rispondere male o non rispondere ad una persona che sostiene che la pagina “A son fiero de esar veneto” è una pagina politica cammuffata da pagina di orgoglio veneto. Io questi che si comportano in questo modo, penso che non li voterò! –
Al chè, ho risposto: “Mi sembra strano si comportino così. Chiedo nel sito. Vedrai che ci sarà una spiegazione plausibile.”
Invece, purtroppo pare non ci sia. Perchè, indipendentemente, dal fatto che il “rompiballe” della pagina sia un infiltrato leghista o un pirla (personalmente ne dubito), questa persona ha sollevato un’obiezione. Chi ha la forza delle Idee, della Coerenza e della Ragione dalla sua, alle obiezioni risponde con argomentazioni valide. Non censura, nè dileggia, nè tenta di sminuire la validità delle obiezioni bollando la persona di militanza politica avversaria. Non perchè “non possa” farlo. Ma perchè sono segni di debolezza. Segni che -ahimè- si sono tutti manifestati.
Noto inoltre che il vizio di attaccare sul piano personale e dargli del “traditore” a chi solleva una critica è fatto proprio anche da vari utenti di questo blog (si veda gli interventi di “Orfeo” e “Veneto Libaro”, che, tra l’altro, penso siano due nomi differenti dello stesso utente).
Sul lato tecnico: tutti corretti i 5 punti riportati da Gianluca. Ci sarebbe da specificare però che volendo essere pignoli (e qui nessuno vuole esserlo) ci sarebbero tutti i presupposti per chiederne la cancellazione a Facebook e se domani un mona qualsiasi la segnalasse al portale, presumo che questa verrebbe cancellata in 2 minuti. Perchè, per radunare qualsivoglia popolo a sostegno di una causa c’è lo strumento del “Gruppo” (perchè non si è aperto il gruppo…?). Invece in questo caso si è iscritto a Facebook un fantomatico personaggio politico pubblico (una persona) il cui nome è “A son fiero de esar Veneto” e si è invitata gente ad esserne “fan”. E’ sufficiente che qualcuno clicchi su “Segnala Pagina” e specifichi “Pagina falsa” e…tanti saluti agli 11.000 fan.
Sull’obiezione sollevata: chiunque abbia una minima dimestichezza con Facebook, sa che le adesioni a gruppi o pagine vengono date con la leggerezza che il network di cazzeggio più famoso del mondo merita. Moltissime persone aderiscono leggendo solo il titolo, è una pratica che lo stesso FB agevola visto che tra ti permette di “diventare fan” cliccando sulla scritta che appare sotto ad una notifica che ti segnala che il tuo amico “Tal Dei Tali è fan di A son fiero de esar veneto”. Non serve nemmeno entrare nella pagina per diventarne fan. Tanta gente si fida del titolo o dell’amico e aderisce a cose di cui è ignaro.
E’ vero che se uno è distratto, la colpa è principalmente sua e può cancellarsi, ma il Pnv ne guadagna qualcosa dall’adesione di massa di tutti questi “superficiali”? Ha qualche senso “vantarsi” in giro di avere una pagina di 11.000 sostenitori su facebook? Porta qualche consenso in più? Per la cronaca la pagina creata pochi giorni fa “Le 10 regole che le donne dovrebbero imparare dai film porno” di fan ne ha 235.000, giusto per inquadrare qual è la credibilità di una pagina Fb.
Per me un’azione del genere porta solo rogne ed è controproducente alla serietà del Pnv. E ringraziate Dio che i “rompiballe” non si sono accorti che la loro faccia compare periodicamente sul sito politico ufficiale del Pnv (qui a destra)…
Conoscendo i frequentatori di Facebook sono stra-convinto che gran parte dei fan di quella pagina non volessero in alcun modo dare il loro sostegno al Pnv.
Fossi in voi manderei un messaggio a tutti gli iscritti scrivendo chiaramente che onde evitare spiacevoli equivoci ci tenete a specificare che la pagina in questione è una pagina di sostegno ad un preciso progetto politico. Mi sembrerebbe un’azione di chiarezza che dimostrerebbe serietà.
Poi se invece credete che chiunque sollevi un’obiezione sia un assoldato alla causa leghista che verrà travolto dalla corrente del pnv, posso solo che compiacermi delle vostre granitiche convinzioni.
Leggo ora il commento di Stefano Venturato. Un ulteriore conferma a ciò che ho sostenuto.
@JA: a parte il fatto che voi tutti continuiate a commentare OT un mio bellisssssimo post è cosa che mi risulta molto sgradita 🙂 però ti invito a riflettere sui reali termini della faccenda.
Non facciamo un caso internazionale di una cosa che in realtà è piccina.
Se uno si iscrive a una pagina/gruppo di FB o accetta l’amicizia di qualcuno lo fa senza avere una pistola puntata sulle tempie. In caso, può togliere l’amicizia, o rimuoversi dalla pagina/gruppo. FB è il cazzeggio puro, ok, ma vuoi che qualcuno faccia da balia alla persona mentre cazzeggia? Se uno è bravo a sciacciare un bottone su internet, è bravo anche a leggere la sigla PNV e a osservare il logo del PNV ben presente.
Mi sembra che qui si continui a spaccare il capello in quattro per una cazzata. Magari tu sei adesso ti sei indignato per quella che ritieni una truffa e non voterai il PNV: non ti sembra di esagerare?
Stiamo parlando di FB, non dei 20 e passa miliardi di € che ogni anno non tornano in Veneto.
A mi no me despiase la linea del PNV e forse lo votarò se el me convinse a pien, parò so d’acordo co chi che el dixe che sta maniera de propaganda per fb l’è un fiatin subdola. Mi personalmente saria pi onesto co la zente. Ciaresa inansi tuto. No copiemo da ita. E no deme del leghista parchè no go mai votà!
Vedi io ho un nome e cognome…tu ti nascondi ! La differenza è qui…
Fai bene a sminuire la vicenda Luca, non tragga in inganno il mio commento-fiume, la lunghezza non è proporzionale alla gravità (‘sta settimana sono a casa in malattia…c’ho più tempo per scrivere… 🙂 ).
Nelle mie valutazioni per il voto credo peseranno ben altre cose che una pagina di FB. Certo che sentirsi apostrofare da un membro del partito come “fenomeno da tastiera”, per giunta, pagato da oscure forze del male, se non fosse patetico, sarebbe abbastanza irritante.
Il mio voleva solo essere un suggerimento ad un partito che, IMHO, -non vincerà le elezioni, forse non eleggerà nemmeno un candidato, mi auguro di sbagliarmi- ma che può avere i presupposti giusti per costruire qualcosa di buono.
Alcune persone si sono lamentate per la scarsa trasparenza di questa pagina e per la censura applicata. Io questa persone tendo ad immaginarle come potenziali elettori molto esigenti, anzichè come dei sabotatori infiltrati.
Quando un cliente mi chiama per un “reclamo”, io non gli dò addosso perchè è lui che non conosce il prodotto che ha acquistato da me; piuttosto sfrutto l’occasione per fidelizzarlo.
Poi, ragazzi, questa è pura strategia politica, fate voi.
@Stefano: Il fatto che non firmi il post con il mio nome e cognome non significa che scriva nell’anonimato. In rete uso sempre un nickname, perchè secondo me è buona norma, come fa anche il vostro candidato Gianluca Panto, quando si commenta nei vari siti internet non firmare col nome e cognome, perchè quando qualcuno cerca il tuo nome su Google, non sai mai con che ordine questo presenterà i risultati e chi li vede potrebbe trarre conclusioni affrettate e sbagliate su di te.
Il nick, la mail e il blog che ho pubblicato sono la firma che identifica la mia persona e uso sempre questi dati per commentare ovunque in internet (anche per questioni di comodità, visto che piattaforme come WordPress, Splinder o Blogspot hanno già la mia identità in memoria). Quanti anni ho, dove risiedo e alcune mie foto sono pubblicate sullo stesso blog linkato. Su alcuni miei post (come questo: http://atroce.blogspot.com/2009/06/furbate-promozional-elettorali-2.html c’è anche il mio nome e il mio cognome), che comunque è ricavabile da Facebook visto che sono iscritto a diversi gruppi a sostegno del Pnv, ma non a quello in oggetto. Inoltre, alcuni membri del partito a cui mi sono presentato durante l’ultimo vs. incontro a Conegliano (anche al Bhr a TV, molto fugacemente) potrebbero testimoniare che sono in carne ed ossa e non sono un ologramma.
Che non sono il figlio segreto di Bossi o che non ricevo uno stipendio dalla Lega Nord per boicottare il progetto Pnv, invece, purtroppo non saprei come dimostrarlo, mi sa che o ti fidi o… chi se ne frega.
L’analisi di Luca è come al solito estremamente lucida. Sarebbe bene deporre ostilità personali, e rendersi conto che, in questo momento storico, l’indipendenza non è solo realizzabile, ma lo è anche in tempi ragionevoli. “Dove aumenta il pericolo, cresce anche la salvezza”, scriveva un grande poeta romantico tedesco, Hoelderlin. Invece di difendere l’indifendibile, lo storicamente morto, come la Lega, e concetti come “autonomia”, “federalismo”, e simili, già defunti nel nostro Ottocento, e prima di essere mai applicati, abbondantemente discussi e ricusati, e gioverebbe lasciar spazio alla fantasia.
Ad esempio, gli architetti potrebbero divertirsi ad immaginare una sede del nuovo parlamento e del nuovo governo veneti; i designer pensare a targhe, segnali stradali, divise per le forze dell’ordine, maglie per le nazionali sportive; gli storici e i costituzionalisti ad una eventuale costituzione, o ad un sistema di governo non costituzionalmente definito; gli accademici a come riorganizzare le università, ab imis fundamentis; insomma, costruire un nuovo Stato (se piccolo, rispettoso dell’individuo, non aggressivo, forte di qualche millennio di tradizione episodicamente interrotta) può avere aspetti entusiasmanti. Si può facilmente diventare migliori anche rispetto ai due modelli avanzati dal PNV, Austria e Svizzera, non privi di limiti (ma ovviamente incomparabilmente migliori di ITA). Come liberale classico, penso già alle privatizzazioni che dovranno essere fatte, al problema del trasferimento del credito INPS; come storico, all’uso che si potrebbe fare di centinaia di ville venete ora disabitate, al recupero di diecine di archivi in abbandono. Insomma, c’è tanto lavoro per le menti più attive e vigili e giovani. La Lega, il “federalismo” e tutti gli altri trucchi, sono già stati scoperti, sono già consegnati alla storia con la s minuscola, cianfrusaglie da rigattiere.
Forse basterebbe guardare i volti dei candidati del PNV, per votarli. La purezza delle idee e l’onestà assai spesso si riflettono, e traspaiono, dalla franchezza dello sguardo. I politici degli altri partiti hanno uno sguardo che fa paura: devono nascondere agli occhi degli elettori che lo scopo del loro mandato sarà quello di ingannarli, e di arricchirsi. Purtroppo, solo pochi riescono a nasconderlo, e alcuni sono talmente arroganti che non fanno neppur più tale fatica. E allora mandano in onda se stessi in forma di cartone animato, traendo in inganno gli spettatori al cinema (“Mamma mia Paolo, ma questo film fa veramente paura, con te al cinema non vengo più”…Ma “Wolfman” non era ancora iniziato, era apparso Zaia in forma di Manga).
Mandiamoli tutti a lavorare, posto che sappiano davver far qualcosa di onesto.
L’indifferenza è reciproca…nel forum del Pnv c’è sempre stato spazio per tutti, scrivi pure. Hai delle perplessità sull’operato del PNV in FB ? Te lo hanno spiegato…per i miracoli solo a Uno ti puoi rivolgere. E non farà il Governatore del Veneto…questo è sicuro.
Mi me dispiase ma me gavì tòlto par coalcun altro…
So’l forum de raixe venete no go mai scrito niente mi..
Mi complimento per l’articolo di Luca Schenato.
Lo penso e lo ripeto, lui sarà uno dei filosofi del XXI secolo che saranno studiati dalle prossime generazioni.
Questo ragazzo apparentemente taciturno e riflessivo in realtà riesce ad esprimere , dopo anni di piattezza intellettuale nel mondo della “produzione delle idee” qualcosa di veramente nuovo ed interessante.
Non qualcosa di filisofico-letterario bensì spunti di pianificazione esistenziale espressi con rara intesità e lucidità.
E non è assolutamente facile, quando tutti i prati verdi sono stati occupati.
La sua intelligenza e la sua placida ma lucida passione mi ricordano molto Carlo Michelstaedter che nel 1913 , prima di suicidarsi ( tu no Luca!) creò un piccolo classico del pensiero tragico . Però egli opponeva al tortuoso travaglio della intelligenza la semplice società dell’apparenza, con idoli che prendono il posto delle idee.
E così il 900 ci ha lasciato un mondo fiacco .
Se invece Schenato nel 2010 riesce a far risorgere delle idee, compie un passo in avanti stratosferico ed inaspettato .
Dobbiamo ricostruire tutto , e non è facile, ma con l’impegno e la tenacia si trovano nuove energie : siamo sulla strada giusta.
Grazie Gianluca di aver ricordato Michelstaedter. Penso Luca ne sarà lieto. C’è un bel concetto, ne La persuasione e la rettorica, quello di “koinonia kakon”, di “conventicola dei malvagi”, o dei “mediocri”. Ebbene, s’adatta perfettamente ai reggitori di ITA. Una comunella sordida, che trae esistenza e vantaggio dall’inerzia degli altri, che diviene complicità. In qualche modo Michelstaedter si sentì schiacciato da essa, e si tolse la vita. Ma a noi basta togliere quel potere arbitrario agli altri, e riappropriarci della nostra libertà. Ciao!
Potenzialmente | PNV. Partito Nasional Veneto – Liquida http://ff.im/-hEJdX