La campagna elettorale entra nel vivo e cominciano i primi segni di cedimento della supposta invencibile armada del ministro italico in salsa padana. È di domenica scorsa infatti un sondaggio del Corriere che mette in rilievo un fenomeno che in realtà era già stato previsto dal PNV: le forze del governo romano e in particolare quelli che gli fanno da stampella rubando i voti in Veneto stanno perdendo fior di consensi.
Più di un elettore leghista su quattro secondo Mannheimer in Veneto non voterà lega alle prossime elezioni regionali.
E c’è da scommettere che stia crescendo il fenomeno di disaffezione verso chi non ha fatto nulla per il Veneto pur restando al governo per ben 10 negli ultimi 16 anni. Già, perché non si è mai visto nulla di simile a quello che stiamo vedendo in questi giorni in ITA, assistendo al triste spettacolo di chi cambia le regole del gioco mentre si sta giocando.
Abbandoniamo ora le tristezze italiane e veniamo a noi: mancano meno di 20 giorni al voto e il clima di fiducia attorno alla proposta di indipendenza del Veneto sta crescendo ogni giorno di più.
L’unico progetto politico serio oggi è quello indipendentista. Solo con l’indipendenza infatti possiamo ottenere le risorse economiche che possono permettere ai Veneti di attuare le politiche necessarie a ripartire.
Solo con l’indipendenza possiamo avere uno stato nel quale poterci riconoscere.
Solo con l’indipendenza possiamo creare un sistema scolastico veneto che permetta ai nostri giovani di diventare protagonisti nell’odierna società di informazione.
Solo con l’indipendenza possiamo dare ai nostri anziani le garanzie di una vita serena.
Solo con l’indipendenza possiamo eliminare tutte le tasse italiane e sostituirle con una sola, del 20% sul reddito e magari abbassarla entro breve tempo.
Solo l’indipendenza ci permetterà di eliminare Irpef, Irap, Ires, il sostituto d’imposta, gli studi di settore, i canoni TV e Radio, tutte le marche da bollo.
Solo l’indipendenza ci darà la possibilità di scaricare l’iva da parte dei privati.
Solo l’indipendenza ridurrà la durata dei processi fino ad un massimo di 2 anni.
Solo l’indipendenza porterà alla defiscalizzazione totale delle spese aziendali, all’eliminazione della ex legge Bucalossi e della tassa di inizio lavori.
Solo l’indipendenza potrà farci cancellare i notai e ci consentirà il facile svolgimento delle pratiche presso gli uffici comunali.
È troppo bello tutto ciò? Ma perché mai dovremmo accontentarci delle tristezze italiane, se abbiamo la possibilità di fare il nostro interesse, votando Panto e il Partito Nasional Veneto?
Caro amico Veneto, il 28 e 29 marzo pretendi il meglio per te e per i tuoi cari: costruisci l’indipendenza del Veneto votando Partito Nasional Veneto.
Gianluca Busato
Segretario PNV
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Da notare come Mannheimer sostenga un aumento delle astensioni mentre si guarda bene dall’ipotizzare un incremento delle liste “venetiste”, siamo davvero destinati a finire in quello spazio che dopo il voto viene segregato sotto la voce “altri” e che non da’ nemmeno soddisfazione a vedersi…??
Purtroppo per gli italiani la parola veneto fa paura, a cominciare da quei stessi veneti che snobbano la loro terra, indicando l’italia come terra promessa di scambi, commerci e chissà cos’altro……..
Veneti coraggio! Attraversiamo un’altra volta il Piave….
Caro sig. Nicola i sondaggi elezioni regionali 2010 danno già il PNV in zona quorum .
Parlo di sondaggi di istituti titolati, non di roba fatta in casa.
Alla voce “altri” ci sono , appunto, altri, non noi .
Noi no.
[…] Tra le crepe di regime soffia forte il vento dell’indipendenza veneta La campagna elettorale entra nel vivo e cominciano i primi segni di cedimento della supposta invencibile armada del ministro italico in salsa padana. blog: PNV. Partito Nasional Veneto | leggi l'articolo […]