Oggi si vota, per il governo del Veneto, ma il partito nasional veneto in realtà non concorre per governarlo, piuttosto per rivoluzionarlo. Per aneddoti possiamo avere delle impressioni, spesso favorevoli alla nostra proposta per coloro che ci conoscono, ma chi ha un po’ di esperienza nel “vendere” sa che occorre diffidare dei responsi superficiali ed aneddotici. Anche i sondaggi, tra le incertezze sull’affluenza e le ampie tolleranze sugli errori del campione utilizzato non aiutano molto, ed in pratica ci si trova nell’avere un’idea molto vaga dei possibili risultati.
Al di là dei risultati però io credo vi sia un più grosso lavoro che la ‘semplice’ vittoria di un partito indipendentista.
Io credo che il problema maggiore sia nella necessità di un cambio di mentalità, cosa molto più difficile che si verifichi, in tutta onestà.
Quando infatti sento persone che affermano “…darò il voto a chi ci vuole governare…” rabbrividisco perché penso che intimamente non hanno la coscienza di essere Persone (con la P maiuscola) ovvero di custodire in sé il diritto della propria volontà e della propria sovranità di sé stessi, a prescindere da chi possa essere eletto. Un sovrano non si fa governare. Un sovrano governa!
Putroppo mi pare ben lontana ancora l’idea che la gran parte delle persone accetti questo concetto e appunti a sé stesse il diritto di cui per natura possono godere.
Potrei anche affermare che, d’accordo, chi vuol stare schiavo rimanga, e non mi si calpesti. Tuttavia il difficile stà nel non farsi calpestare, poiché chi accetta di delegare la propria sovranità tendenzialmente accetta che anche la tua di sovranità possa essere calpestata, anzi spesso si fa paladino dei calpestatori, per “equità sociale” di renderti schiavo al pari di loro.
D’altra parte il partito nasional veneto avrebbe una sola missione: portare i Veneti a poter esprimere la loro volontà sull’essere indipendenti ed autodeterminarsi. Una missione che implicitamente ammette quindi il diritto naturale di esprimere la propria volontà senza essere calpestati. Ma forse è insufficiente appoggiarsi ad una implicita affermazione, che viene ripresa anche da altri partiti e movimenti indipendentisti.
Quale esito infatti avrebbe il Veneto indipendente?
Non è affatto scontato che chi conduce la battaglia indipendentista sia realmente un paladino della libertà. Se da una parte non voglio con questo insinuare che vi siano delle forze che hanno una visione dittatoriale, dall’altra non posso neanche esimermi dal prestare attenzione anche per il solo fatto di immaginare un Veneto con un ordinamento centralista e dirigista.
Il problema stà soprattutto nel background culturale che inevitabilmente (giacché la maggioranza sembra accettare l’idea di sudditanza) riguarda le persone che compongono queste forze.
Certo, tutti a parole dicono di volere la libertà, ma nei fatti sapranno applicarla? Potranno interiorizzare i principi del rispetto della Persona e della sua volontà nelle sue più profonde implicazioni?
Se parli con alcuni indipendentisti, senti che pensano ad un Veneto governato, controllato, diretto… in certi casi addirittura in termini teologici, etnici.
Con questi criteri si fa strada verso l’autarchia ed il controllo pianificato, non verso la libertà ed il rispetto della Persona come individuo.
Il punto è che non è solo una questione di dichiarazioni, di apparenze, ma di sostanza e di acquisizione. Una questione di mentalità, appunto. Un’opera che non si compie con un voto su di una scheda elettorale, né con dichiarazioni di principi universali; ma che si promuove e propaga giorno per giorno con l’azione di “missionari” che diffondano i principi del diritto naturale della Persona.
Quando alle circa settecento persone a cui ho parlato in queste settimane dell’unico obiettivo del pnv di condurre i Veneti a votare un referendum per l’indipendenza, ottenevo in risposta un’espressione con un sorriso di sufficienza che guardandoti suggerisce “…caro sognatore…” seguita dalla immancabile frase “saria belo MA…“, percepivo la rassegnazione dell’essere sudditi.
Certo, per venti e passa anni di chiacchiere su autonomia e federalismo ne abbiamo sentite da stufarci. Comprensibile il senso di rassegnazione.
In questi giorni poi, guardando i manifesti affissi nelle strade del Veneto, parrebbe che tutti vogliano un Veneto autonomo, addirittura quelli del PD che a parlare di autonomia fino a ieri gli veniva la diarrea.
I risultati di questi tentativi lascio a voi e lasciavo loro dare il giudizio: ai miei interlocutori sorgeva spontanea la risposta, quasi come un istinto riflesso, nel dire ZERO!
Quando però spiegavo che allora noi del pnv avevamo scelto una via diversa, quella del diritto internazionale, e per farlo necessitavamo del loro voto per raccogliere il consenso e la rappresentatività necessaria per poter condurre di fronte agli enti internazionali, ONU, CSCE, l’istanza indipendentista dei Veneti, e poter autorevolmente indire o far indire un referendum affinché, nell’alveo del diritto internazionale (e non di quello italiano) si potesse rilevare la volontà dei Veneti, riconoscibile internazionalmente quale genuina e veritiera, per poter dichiarare l’indipendenza del Veneto; smorzavano il sorriso che ora assumeva uno sguardo attento e dagli occhi lucidi di speranza, senza mancare quell’ovvia vena interrogativa che si rassicurava all’affermazione che non sarà un percorso semplicissimo, però fattibile, concreto e soprattutto definitivo.
Ecco, come gettando questi semi è possibile risvegliare un interesse, altrettanto è possibile fare io credo per trasmettere il concetto di libertà e di rispetto.
Le affissioni dei manifesti ricoperte o strappate in continuazione tra avversari di diverse liste politiche denuncia quanto scarsa sia la concezione del rispetto degli altri, quanto manchi di essere civilizzata la nostra gente, né più né meno di coloro che abbandonano rifiuti senza assumersi la responsabilità delle proprie esternalità, di quelli che non rispettano dei codici di condotta accordati nella guida stradale, e di molte altre aggressioni grandi e piccole.
Denunciano quanto arduo lavoro occorra per diffondere e fare acquisire un concetto che in fondo dovrebbe essere semplice: no pestar su e no pestar me su.
Claudio Ghiotto
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Quando a qualcuno parlo di voi, di un Veneto libero, un Veneto indipendente, un Veneto stato… mi guardano con compassione (quando va bene) o mi danno del matto (quando va meno bene).
Inutile girarci intorno: i veneti non sono pronti ad un simile evento/cambiamento. Non hanno la giusta convinzione, la giusta determinazione per fare una cosa così grande e importante. Non hanno la giusta mentalità. La cosa triste è che la massa questa sua mentalità non ha nessuna voglia di cambiarla. E nemmeno di provarci. Non c’è luce in fondo al tunnel. Oggi (dopo che per tanto tempo mi sono rifiutato di farlo) vado a votare. Per voi.
Andrea ha scritto: “Inutile girarci intorno: i veneti non sono pronti ad un simile evento/cambiamento.”
Non so se questo sia vero. Io ho parlato con centinaia di persone, spesso ad uno ad uno, fino ad avere problemi di voce.
Ho consegnato manualmente circa settecento “santini”, dopo essermi presentato ed avere esplicato il progetto in una forma che ho trovato sintetica e credo efficace.
In moltissimi il riscontro era positivo e penso che molti di loro mi daranno il voto.
E’ possibile che si possa avere un Veneto indipendente e che una massa sia pronta a sostenerlo, invece!
Io ho messo il punto su un’altra questione: quella della libertà e del rispetto della Persona, in una visione profonda. Qui si che la luce in fondo al tunnel si fatica a vedere.
Andrea, alcuni ci dicono che i tempi non sono ancora maturi…ma io ho un’altra opinione: penso che i tempi li facciamo maturare noi.
I tempi potevano anche non essere maturi fino a qualche mese fa, ma ora, con un sano partito indipendentista, con una grande squadra che lavora, io credo che i tempi siano alla giusta maturazione.
Vedere le sale in cui facciamo le serate gremite di persone entusiaste del nostro progetto ci fa capire che siamo sulla strada giusta!
“I tenpi no i xe mauri? Li femo maurar naltri”
Bel slogan Nicio!
Si Lodo, perchè el fato che ghe sia un partito indipendentista xe na condision esensiae x la maturasion…noaltri lo ghemo e quindi el cuardo xe conpleto
Senplice no?
Si anca mi go vesto l’inpresion che gli scetici sipia in diminusion e i entusiasti in aumento ^^^^.
Rispeto a 1 ano indrio xè canbià el sentiment e i independisti no xè pì purpio na minoransa, me par.
Io credo che il problema sia dovuto al fatto che per anni sono nati e morti partiti indipendentisti veneti, oppure hanno cambiato pelle, sono diventati autonomisti, oppure hanno seguito la via della “pagliacciata” per esternare il loro indipendentismo.
Quindi la gente si è stancata, non ha più fiducia in chi parla di indipendentismo, ma sopratutto non riconosce le differenze.
Quando io ho detto ai miei amici che avrei votato voi mi hanno detto: “Chi sono? dei nuovi leghisti?”.
Io vi auguro di resistere, di non cambiare “brand”, perchè solo la continuità crea fiducia nella gente.
Poi secondo me dovreste anche pensare a partecipare alle elezioni locali, non per avere poltrone, ma per la visibilità e per dimostrare la concretezza delle persone che ne fanno parte, e che non sono solo un fantoccio che esce ad ogni elezione regionale (ogni riferimento ad altri partiti autonomisti e/o indipendentisti è puramente casuale).
Concordo in tutto con Sandro
Che cosa ho sbagliato nello scrivere questo articolo?
Chi ha commentato, nessuno escluso, lo ha fatto concentrandosi sulla inclinazione o meno dei Veneti all’idea dell’indipendenza.
Concentrandosi in altre parole su quello che potrebbe essere l’esito elettorale del pnv (o di altra lista indipendentista).
Eppure io avevo aperto proprio parlando di esito da ignorare, per guardare all’intimo sentimento delle persone sui principi di rispetto dell’individuo e della sua libertà.
Ho pure messo un simbolo, la bandiera con il motto “no pestar me su”, e la conclusione che la richiamava speravo fosse chiara.
Ho cercato di mettere il dito sul fatto che quando le persone guardano a chi si candida, lo vedono come un candidato sovrano, e non tengono in nessuna considerazione l’essere loro stessi sovrani. Se per il sistema in vigore ciò è comprensibile, non lo è affatto quando non ci si pone nemmeno la domanda, non si mette nemmeno in discussione la cosa.
Per questo ho parlato di “missionari”, ovvero di coloro che dovrebbero portare il messaggio della sovranità della Persona in contrasto con il sistema che invece le concede solo di essere suddita. Missionari con la bandiera gialla ed il motto “no pestar me su”.
Però sono preoccupato: ho qualche malattia per cui scrivo una cosa e se ne capisce un’altra?
No caro claudio non te ghe nessuna malattia. Probabilmente la gente lexe e se ricorda solo queo che ghe interssa de più. L’ indipendenza. I tempi xe veramenti maturi basta solo portare sto messaggio de speranza a più persone ( elettori) possibili. La cosa fondamentale però e dove se xugheremo tutto sarà la credibilità dei rappresentanti del P.N.V..Sito d’accordo?
Claudio hai ragione, mi sono fatto prendere dai commenti senza commentare quello che hai scritto. Più che altro perchè è assolutamente condivisibile ed è per gente come te che ho votato PNV, prima ancora dell’indipendenza (per cui nutro poche speranze visto che il “diritto internazionale” è di fatto legato a rapporti tra governi che non si vogliono pestare i pieni: vedi Tibet, Cecenia, Texas, ecc).
Il tuo è pensiero liberale più puro e più nobile e sarebbe bello diffonderlo il più possibile, te lo dice uno che ci ha fatto una tesi sui diritti individuali anglosassoni e sulla common law, ma che per evitare che il proprio relatore la bocciasse è dovuto arrivare ai risultati che voleva lui … vedi, neanche l’università è libera, anche se porta questo aggettivo sul suo nome …
Ma la gente è pronta a ragionarci su? Mah …
Io ho sempre sostenuto che chi ragiona in senso libertario è giusto che coltivi un microcosmo di amici e conoscenti per riuscire a vivere bene nonostante il resto. Attraverso queste relazioni si possono superare le difficoltà dettate da una diffusa rinuncia di tante persone alla propria sovranità.
In altre parole, non mi interessa salvare il mondo se non vuole essere salvato, ma mi interessa creare dei gruppi di persone che spontaneamente condividono ideali e visioni del mondo e di conseguenza si aiutino a vicenda nella vita di tutti i giorni.
la storia STUDIATELA… perche senza quella non si costruisce ill futuro
il veneto DEVE tantissimo all’ITALIA… la maggior parte delle fabbriche sono state costruite coi soldi dei contribuenti italiani… quando voi per fame siete emigrati all’estero noi vi abbiamo salvato
la rivoluzione industriale italiana è stata fatta per salvare anche voi dalla fame
ora fate poco gli spiritosi e baciate per terre perche grazie ai soldi delle 2 sicilie e del regno dei borboni sono stati pagati i debiti della lombardia piemonte e veneto
ma siete figli di bossi e dell’ignoranza
siete schiavi di roma…
iddio la creo’…
ROMA capitale…. veneto succursale
0,4%
praticamente siete 4 coj… GATTI
ahahhah
a belli pagate le tasse zitti e muti senno ve tajamo i viveri ahhahaha
roma ladrona ??? alla faccia vostra
Sono molto deluso. Fiero di avere votato Pnv ma molto deluso. L’alleanza con Polo era l’unica possibilità di raggiungere un risultato accettabile.
Ecco il fenomeno dei me coj…a bbello ! Ma VIFDTM !
Blocare subito i troll del fronte nasionae
I ne inpiena de comenti idioti, i comenti saria meio gnanca cagarli!
ahahhaha rosikate
0,2 % manco le vostre mogli ve votano
per forza a letto le soddisfiamo noi
cojoniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
nicio ma tu hai votato???
ahhaha
so talmente pochi i voti che se vi contate in questo forum siete de piu…
ma le vostre donne a chi han votato??? A CHI L’HA DURO PER DAVVERO???
siete il popolo piu cornuto d’italia ahhahaha
Fosse anche lo 0,4% sarebbe il doppio rispetto a meno di un anno fa, ma è più importante vedere il numero di elettori più che le percentuali.
godoooooooooooooo
siiiiiiiiiiiiiiiiiii tutti a casa tutti a casa
godooooooo
manco le vostre mogli ve votano… e sapete perche???
perche AMANO noiiiiii
El sarà un bocia che no’l ga un casso da fare.
Italiano ignorante!
PS ma che roba sarebbe sto “fronte nazionale”? Ah si, forse sono quei 4 falliti del tipo forza nuova o tutte quelle altre sigle inutili… be bisogna proprio dire che loro si che hanno riscosso un consenso pauroso alle elezioni!
Be ma tanto siete i campioni del mondo, giusto?
A tutti. Commentare senza argomenti, e con i toni usati da “fronte Nazionale” per di più fuori del tema che io avevo aperto, è semplicemente da decerebrati.
Non vale neppure la pena replicare: chi non ha neuroni a suffucienza non è neppure in grado di intelleggere le repliche.
i neuroni a sufficienza li avete voi…
visto il seguito che avete avuto e vista la BATOSTA ricevuta
vi propongo
a) dateve all’ippica
b) lavorate e pagate le tasse
c) leggete la COSTITUZIONE ITALIANA
d) perche quella sara vostra PER SEMPRE….
ahahahaha
la vostre delusioni sono le mie soddisfazioni
W berlusconi, lui sì che è un uomo d’onore. il nostro littorio sventrapapere minorenni vi farà soccombere.
ahahhaha
ora corro a farmi una raspa ascoltando i 78 giri con i discorsi del Duce… Sogno di essere la Sua Claretta Petacci…!
A noi!
ahahaha
PS: ahahahahah
Co’ no se ghe nà, no se ghen dopera…
CORTESEMENTE PICCOLO AVANGUARDISTA, FIGLIO DELLA LUPA, PUOI CORTESEMENTE ANDARE I FDTM