Zaia che si ispira a Napoleone: è come se il presidente di Israele elogiasse Hitler
No, questa proprio non riesco a digerirla. Ieri sera, dopo una vita, ho guardato la tv. Ero anche contento, perché dopo 38 anni la squadra per cui da piccolo tifavo, tornava in una finale di coppa dei campioni (che ora si chiama champions league). Giro canale e su rai 2 mi becco Luca Zaia che concede un’intervista televisiva a Giovanni Minoli, per il programma “La storia siamo noi”.
Massì, decido di ascoltarlo, dopotutto è anche il mio presidente, no?
Il programma alterna l’intervista in studio a un servizio di una giornalista girato durante la campagna elettorale del governatore. Il programma è anche abbastanza snello e veloce, si fa guardare.
Ad un certo punto iniziano però le prime stonature. Capisco infatti che il “nostro” presidente debba riconoscenza al suo segretario di partito, ma sono rimasto un po’ imbarazzato dalla continua ripetizione ossequiosa di quel nomignolo “capo”. L’atteggiamento è decisamente servile e questo mi dà un po’ fastidio per colui che dovrebbe rappresentare noi veneti al massimo livello. Non mi sta bene infatti che il nostro presidente sia servo e leccapiedi di un segretario di partito, non veneto.
Va bene, mi dico, purtroppo il Veneto è ancora sotto l’Italia (speriamo per poco) e quindi questo è il sistema che funziona, per andare avanti. Leccare il didietro ai segretari di partito è una conditio sine qua non per fare carriera…
Il programma continua e si ripetono i passaggi imbarazzanti, per me che ascolto. Tralascio le questioni politiche, su cui è ovvio che il presidente abbia la propria legittima posizione, consacrata dal plebiscito del voto popolare. Sono altre le cose che mi lasciano perplesso. Più volte infatti Zaia cita come esempio per la propria politica l’imperatore romano Adriano. Ciò è quantomeno bizzarro per un presidente di regione leghista. Però fa parte del personaggio Zaia, mi dico, che non ha paura di far vedere a tutti che lui può ispirarsi anche alla storia romana e non a quella della Serenissima. Magari altri potevano rifarsi ad Andrea Gritti, per esempio. Cerco insomma di darmi e dargli qualche scusa per continuare a seguire la trasmissione.
Non sono però assolutamente preparato al gran finale. No, mi ha decisamente spiazzato.
Quando infatti il presidente del Veneto Luca Zaia dichiara a Minoli che lui si ispirerà a Napoleone, subisco la botta. Questo è proprio un brutto pugno, anche per me, che pure sono abituato ai colpi bassi.
Qui mi devo arrendere di fronte alla grandezza di Zaia. Due sono le cose. O è il re degli ignoranti, oppure è di una crudeltà assoluta.
Non posso trovare giustificazioni per un presidente del Veneto che si ispira al più grande nemico che la storia veneta possa ricordare.
È un po’ come se il presidente di Israele citasse Hitler come proprio modello.
C’è un limite a tutto e oggi questo presidente cessa di essere il mio presidente.
Me dispiaxe Luca, sta qua te podevi sparagnartela. Canbia spaciator.
Gianluca Busato
PNV Treviso
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MA XEŁO DEFICENTE???
Ciò Giane… cuel “cessa” inte la fraxe “cessa di essere il mio presidente.” come xé k’ el se volta in Vèneto? Cèso? 🙂
Pardonime, ma mi co ‘ l Italian no so gran fòrte 😉
….anca sul nucleare el me xe sebrà alquanto confuso. O de qua caro luca o de là. Purtroppo se intravede xa naltra delusion par i veneti. Chissà che de sto passo i veneti capirà che gli unici che non li tradirà mai semo noialtri indipendentisti. W san marco!
ecco come i veneti che lo ga’ vota’ bisogna che el sia un” KAPO” de na nasion un megalomane infarcito de potere al servizio de un’altro megalomane che se crede un messia venuto sulla terra .LA xente li vole cossi’ bisogna spetare tempi migliori o bisogna sperare un risveglio da parte del popolo veneto?
Giane… a so répasà su la pajna e me xé vénhésta na batùa da fare… no sta ciapartela…. lo scrivo par sdramatixar un fià la situasion 🙂 …
… Ciò Giane, ma te lo sè ke te me pari un venetista infervorà !!!
Oh!!! Cosa xé capità!!! A te vè a vardare ‘ste “robéte” storike oramai capità 200 àni pasà !!! 🙂
Dài… vardemo vanti 😉 Te vedarè ke Zaia el starà da la BONA PARTE 🙂 🙂 🙂
😉
…pazzesco… zero rispetto par i Veneti
Francamente pur non amando Zaia e aver votato PNV non capisco questa polemica, mi sembrano proprio quelle polemiche di basso livello che distolgono l’attenzione sugli errori veri di Zaia e che vi mettono allo stesso livello di polemiche stupide che costantemente la Lega fa.
Da veneto io posso criticare le gesta di Napoleone, il suo comportamento nei confronti delle opere d’arte, ecc. Ma da appassionato di storia non posso che guardare con interesse a questo condottiero: si può ammirare una persona, si può dargli atto della sua intelligenza pur condannandolo. Sono due piani diversi. D’altra parte hanno provato gli stessi sentimenti anche personaggi come Tolstoj, o forse volete criticare anche lui e definirlo ignorante?
Non mi sembra veramente un segno di maturità, sono convinto che il Prof. Bernardini non la pensa come voi.
P.S. Per favore non trasformatevi in una nuova lega nord …
Sandro, oggi ho letto un articolo che di Beppe Gullino che riporta diverse motivazioni alla base della nostra contestazione.
Eccolo: http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2010/30-aprile-2010/se-veneto-non-ama-ci-sono-cinque-buone-ragioni-1602933521698.shtml.
Per quanto riguarda altre critiche a Zaia, non credo proprio che il PNV si sia sottratto alla comunicazione delle stesse e alla denuncia in tal senso. Direi che è quotidiana o quasi. Qualcuno ritiene anche troppo marcata, anzi.
Napoleone però no, questo non lo possiamo accettare, anche se capisco che forse il suo era un messaggio diretto a qualcuno, che mi piace tradurre così: “non abbiate paura, io sono affidabile”.
Caro Sergio,
questo signore ha invaso il Veneto, ponendo fine ad una storia millenaria, voleva farci apparire agli occhi del mondo come uno stato assolutistico e arretrato, ha portato morte e distruzione della peggior specie. Ha rovinato l’economia riempendoci di tasse, ha introdotto la leva obbligatoria, ha sedato con la violenza ogni rivolta civile, ha condannato all’oblio la nostra cultura… ha portato con sè, nelle sue campagne militari migliaia di ragazzi Veneti a morire in nome del suo “ideale”.
Anche se è stato, un grande condottiero per le sue strategie militari è quanto meno di cattivo gusto citarlo come esempio da ammirare. O meglio, da buon Veneto, Zaia avrebbe dovuto ricordare tutto quello che ha fatto il signor Napoleon.
Non è un problema di opere d’arte…
Sandro,
politega a parte, no se pol ignorar na roba del genere. Xa se fa fadiga a contrastar 150 ani de propaganda scolastega che ga convinto generasioni de veneti che la nostra tera la xe stà “libarà” dal nano corso (ignorando la rexistensa popolare a le orde francexi); che ne ga convinto che i savoja i ne gà liberà dai austriaci (co che i venesiani i gà conbatù contro i taliani a Lissa); che tanti nte la prima goera mondiale i xe morti par la patria (vaghelo dir ai trentini).
Xa se fa na gran fadiga a contrastar na propaganda scolastega nasionalista, falsa e antistorega, co tante inisiative de libri e libreti, conferense e convegni. Sto chi el riva e in do minuti in televixion el fa pi dani de on plotone de maestrine dele elementari.
Mi digo, va ben che el PNV el ga da vardar vanti e no al pasà, ma calcheduni el ga da far opoxision co che se elogia on personagio che ga violentà na popolasion neutrale.
Go vuo modo anca mi de vedare sta trasmision… a parte łe robe xa scrite da Giane inte’l articoło cueło che me ga stomegà de pì xe el “pantheon” de Zaia: tuti inperadori…
Ma come si fa ad ammirare un carnefice? E’ come se ammirassi Hitler, perchè ha saputo vincere diverse battaglie: resta comunque un carnefice e il suo operato ha portato l’essere umano ad abbassarsi a livelli infimi
Ora, dopo che fin da bocia ci insegnano che napoleone è un eroe, e che siamo tutti figli della lupa, ci mancava pure l’elogio del presidente del Veneto verso l’infame!
Poteva benissimo dire di ispirarsi a Marcantonio Bragadin o Andrea Gritti, ma forse il suo capo non gli aveva dato il permesso…si sa che la cultura veneta meno la si nomina e più contenti sono
Napoleone chi ? uno dei tanti Nani che per deficit altitudinale pensano di salire sopra una sedia e di comandare tutti. Zaia pensi al suo federalismo di bossiana memoria, poveri noi, ovvero chiacchere su chiacchere e sbraitamenti impotenti.
Che schifo !
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Di: Ugo Foscolo
PARTE PRIMA
Da’ colli Euganei, 11 Ottobre 1797
Il sacrificio della patria non è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia.