La decisione del CONI di scegliere Roma quale sede per le Olimpiadi del 2020 suona come una grande beffa per tutti i veneti. Intendiamoci, noi non siamo tra coloro che gridano “Roma ladrona”. Questo slogan lo lasciamo volentieri a coloro che lo usano per prendere i voti veneti, salvo poi usarli per portare l’acqua con le orecchie proprio a Roma.
Noi non neghiamo assolutamente il fascino della capitale di ITA. Anzi, non neghiamo il fascino di nessuna città del mondo, se è per questo.
Ci amareggia ben altro.
Ad esempio, ci ha fatto male constatare il senso di ineluttabile rassegnazione dimostrato dalla stragrande maggioranza dei veneti, che traspare con forza anche dopo il voto annunciato del CONI. Non c’è infatti alcun veneto che in cuor proprio non sapesse che il destino era segnato dall’inizio.
Era una lotta impari. Noi veneti siamo solo i predestinati ad essere sudditi. Gli schiavi che devono rendere grande ITA – e pagarle il conto salato degli sprechi e delle orgie di palazzo.
Non conta nulla per gli adulatori e per i servi del potere di ITA sapere che Venezia è stata la capitale di un impero che è durato più di quello romano. No, non conta nulla.
Anzi qualche veneto – forse più saggio di molti altri – tira anche un sospiro di sollievo per il pericolo scampato, data la proverbiale tendenza al malaffare che ha intaccato anche la classe dirigente veneta e che avrebbe rischiato di deturpare la nostra straordinaria terra.
Invece nessuno dice che è stata una grande vergogna. Uno schifo colossale.
Noi veneti sembriamo aver perso la voglia di combattere.
Siamo delle mammolette rispetto a coloro che dominavano il mediterraneo.
Ci facciamo fregare da quattro ladri e corrotti, ignoranti e incapaci di guadagnarsi da vivere se non sfruttando il nostro lavoro e la nostra voglia di fare.
Dovremmo sputarci sullo specchio ogni mattina al solo pensiero di essere numeri due di questi pagliacci.
Vergogna, vergogna!
E vergogna anche al governatore del Veneto che oggi dopo il voto ha dichiarato che si leggerà la documentazione. Fino a ieri dov’era? Oggi è tardi.
Si dia da fare questo signore che ha preso un sacco di voti dai veneti. Dimostri di esserne degno.
Una scelta del genere meriterebbe anche il ritiro dei ministri veneti di fronte a chi ha giocato con le carte truccate. Dove sono i Galan, i Sacconi, i Brunetta oggi? A prendersi il loro stipendio di politici strapagati che hanno dimostrato una volta di più di non sapere difendere il nostro interesse?
L’indipendenza ci serve anche a questo, a dimostrare che gli atleti della Venetia indipendente sapranno vincere un sacco di ori. E se le olimpiadi 2020 si terranno veramente a Roma, stare sul gradino più alto del podio avrà un sapore ancora più dolce.
Il Partito Nasional Veneto è lo strumento fondamentale per ottenere l’indipendenza e ridare orgoglio e dignità a un Popolo Veneto che non sembra essere consapevole della propria grandezza.
Noi Veneti non abbiamo paura di niente, neanche dei malfattori che ci derubano e ci denigrano e non siamo secondi a nessuno: basta solo che cominciamo ad essere coscienti di ciò che siamo ed iniziamo ad amare la nostra terra e ad essere degni del nome che portiamo.
Veneti, date forza al PNV per difendere la Venetia! Iscrivetevi oggi stesso e aiutateci a rendere grande il primo partito indipendentista del Veneto. Fatelo per voi, per i vostri figli, fatelo per difendere l’onore veneto ferito oggi per l’ennesima volta.
Gianluca Busato
Partito Nasional Veneto
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El trìsto la xè la rasegnasiòn, la asuefasiòn a fàrse inculàr ca i Vèneti li ga interiorixà.
Posìbile ca in 150 àni l’ònego spràso de orgòjo el sìpia stà la inprèxa dèi Serenisimi? Xéli sòlo lòri dègni de èsar Vèneti?
Secondo mi, xe sta mejo cusì…. apunto parkè amo la me tera no vojo le olinpiadi kive da naltri. Le gavaria vesto n’inpato anbiental masa grando forse…