Noi veneti approfittiamone per crescere mentre i parassiti si azzannano tra loro
Le cronache italiche di questi giorni sembrano ritirare fuori la “questione morale”. La cosa ci diverte un pò, perché non c’è cittadino che non sia consapevole dell’enorme tasso di corruzione che coinvolge la classe politica di questo stato orribile. Corruzione che non risparmia nessuno.
L’unica cosa stonata è che è un aspetto noto a tutti. Alzi la mano chi ritiene onesto un solo politico presente in parlamento.
Crediamo che nessuno si azzardi a farlo.
Allora dobbiamo capire cosa stia succedendo ora. Il fatto è che c’è una tremenda lotta di potere intestina in corso. Ciò avviene sempre quando si tratta di prendere decisioni difficili. Nel nostro caso le decisioni difficili sono quelle di finanza pubblica. Il governo è impegnato in una “manovrina” di assestamento di 28 miliardi, che per la prima volta dovrebbe toccare il comparto pubblico. Ecco che allora i cani da guardia dello statalismo italico si stanno muovendo.
Insomma, è ufficiale, stanno tirando giù Berlusconi. E fin qui va bene. Penso che molti ne saranno contenti (anche se in tanti invece ne saranno rattristati). Il problema è un altro: cosa vogliono mettere in piedi, dopo il nano?
Se è lo schifo assoluto del partito della nazione, allora hanno già perso prima ancora di iniziare a giocare.
Fini, Casini, Montezemolo e qualche altra utile idiota di turno non hanno la stoffa dei leader. Non potranno mai tenere in piedi il più squallido stato del mondo occidentale.
Altre scelte? L’esercito non va più di moda, i media sono stati soffocati dal dominio trentennale di Silvio e hanno perso ogni capacità di incidere, a parte uno, che non rientrava nei piani della classe dirigente tricolore.
E proprio nel bel mezzo dell’onda anomala del debito pubblico che rischia di diventare presto insostenibile, guarda caso, cresce un nuovo media, che rischia di far saltare molti piani.
Il mezzo nuovo si chiama web. E non c’è più il solo GOGOL, ma le vere novità si chiamano social network e su tutti facebook, twitter e così via.
Il dato è impressionate, su circa 60 milioni di abitanti, gli iscritti a facebook sono oltre 16 milioni, circa il 26% (dati di aprile 2010).
E’ sul web che stanno crescendo rapidamente fenomeni nuovi.
E’ forse l’ultima ancora di salvezza che ci resta, finché non decideranno di chiuderlo.
Per quanto riguarda noi indipendentisti, da domani inizierà forse una nuova era. Il primo partito indipendentista del Veneto, il PNV, va a congresso. Per la prima volta avremo una nuova guida, nuovi traguardi, obiettivi importanti. Dobbiamo avere la consapevolezza che ciò avviene nel momento di massima crisi politica ed economica dello stato che da 144 anni ci sta tenendo in una gabbia innaturale. Le occasioni non mancheranno per ottenere la nostra
Approfittiamo della loro debolezza per rafforzarci. Non solo sul web 🙂
Gianluca Busato
PNV Treviso
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New blog post: Si avvicina la resa dei conti in ITA? https://www.pnveneto.org/2010/05/si-avvicina-la-resa-dei-conti-in-ita/
Caro Gianluca, una disamina puntuale e condivisibile.
Solo, non sono così sicuro che i cittadini siano tanto vicini alla politica.
Purtroppo la mia modesta esperienza mi ha fatto maturare sfiducia sulla loro cosciente e consapevole capacità, di scegliere chi li deve rappresentare.
Hai posto la questione morale (Onestà – Trasparenza – Non Ricattabilità) che condivido, ma su cui è necessario riflettere.
L’immoralità in Politica è stata alimentata dai cittadini che non hanno svolto un’azione responsabile di controllo, continuando con atteggiamento indifferente a firmare assegni in bianco a questa degenerata accozzaglia di azzecca garbugli.
Quindi ripristiniamo la normalità, e facciamolo in fretta, ne và del futuro dei nostri figli.
Ricominciamo anche da loro (tutti i giovani), investiamo una fetta importante della nuova azione politica, al loro recupero civico.
Anche nel nostro eccellente e facoltoso Veneto, c’è moltissimo da fare in questa direzione.
Anche loro sono caduti nel “tranello” di un sistema che li ha indotti a non riflettere, a considerare degli stereotipi falsati ed effimeri, quali modelli da prendere come esempio.
Quindi caro Gianluca è necessario riflettere sulle modalità di recupero di un elettorato “ATROFIZZATO” , non consapevole e lontano dalla politica.
Quell’elettorato che a torto o ragione, mette tutta la politica allo stesso livello, e che non reagisce perché ritiene sia inutile farlo, che sia tempo perso.
Credo che questi cittadini vadano presi per mano e aiutati, recuperati e disintossicati da questa grave “dipendenza”.
La rete, può sicuramente aiutare ma non è sufficiente.
Ciascuno di noi vale 1 in cabina elettorale, e il 26 % che riporti come dato sarebbe da analizzare. Quanti di questi sono consapevoli della grave situazione economica ?
Quanti tra questi rientrano in quei cittadini che avrebbero il coraggio di cambiare ?
Quanti tra questi hanno le idee chiare circa soluzioni da proporre per risolvere i problemi ?
Credo che uno dei compiti di una rinnovata classe Politica Veneta, debba essere l’impegno in questa direzione e, oltre che in rete, debba farlo proprio in mezzo alla gente, nelle piazze, recuperando i vecchi comizi, le assemblee.
I cittadini devono essere coinvolti, diventare protagonisti del loro futuro, devono sentirsi responsabili, devono ricominciare a fidarsi dei Politici da cui scelgono di essere rappresentati e che dovranno essere i garanti del rispetto dei loro diritti.
Anche contribuendo a far crescere la consapevolezza nei cittadini, si potranno raggiungere risultati soddisfacenti per il Veneto.
Umberto COCCO