Si è parlato di problemi con la fusione PNV – mov. Veneti, e mentre l’autore dell’articolo ha parlato di fare un passo indietro, e lasciare che siano le rispettive basi a ridefinire la volontà di aggregazione, tra i lettori molti hanno interpretato che alla radice del problema vi siano divergenze di carattere ideologico (di filosofia politica).
Io non ho seguito quest’ultima vicenda da vicino, ma conosco le strutture che caratterizzano le due entità e, bene o male, sono stato comunque tenuto informato anche delle ultime vicende, sebbene io mi sia praticamente ritirato dalla partita.
Le reali divergenze tra i due soggetti politici in realtà non sono di tipo ideologico sulla filosofia politica (socialsmo Vs. libertarismo), forse potrebbe esserci anche quel fattore, ma per il momento non è quello determinante. Il problema invece è sulle modalità strutturali che dovrebbe assumere la nuova entità. Da una parte esiste un sistema blindato, dove la base ha si la facoltà di votare la dirigenza, ma chi si può candidare a questa dirigenza può essere solo accolto dalla dirigenza pre-esistente. Ho semplificato molto la cosa, ma senza arrampicate all’italiana, la sostanza è quella: insomma è un sistema feudale, di casta. L’altra entità (il PNV) è invece un sistema orizzontale. La dirigenza è nominata dall’assemblea, e ogni socio si può candidare. L’assemblea vota e propone le direttrici politiche da seguire, e l’assemblea dispone della facoltà di intervenire in opera in corso per imporre nuove direttrici, fino alla revoca dei candidati eletti. Il direttivo del PNV è un esecutivo, non ha alcuna facoltà di assumere decisioni (salvo un certo margine meramente operativo) che non siano quelle determinate dall’assemblea dei soci.
I due sistemi sono disperatamente, brutalmente, drammaticamente …vorrei altri aggettivi per evidenziare la differenza abissale delle due strutture.
Il mov. Veneti a ridosso delle elezioni ha i) proposto un nuovo soggetto politico, con un tipo di alleanze; ii) cambiato idea; iii) rifatto tutto con un’altro gruppo e nuova sigla, in un mese peraltro a cavallo delle festività natalizie. A quanto mi risulta la base per tutto questo non è mai stata consultata (non si sono convocate assemblee dei soci per votare, se non a fine partita). Ho citato -un po’ alla buona- questo valzer di decisioni e le modalità usate, per dire che Si è vero, i sistemi oligarchici sono pì rapidi ed efficienti dei sistemi democratici, ma è anche un sistema ad occhi bendati.
Esistono delle ragioni che hanno determinato la scelta da parte del mov. Veneti per una struttura a sistema blindato, e sono le stesse che vorrebbero in qualche misura imporsi nella fusione. Avverto che sono incorse altre questioni, come le percentuali di peso delle rispettive parti, ma vorrei focalizzarmi sul quel punto strutturale perché è cruciale (anche per le percentuali di peso) e tra coloro i quali lo proposero vi sono ancora alcuni ferventi ed abbastanza intransigenti sostenitori.
Veniamo alle ragioni. Chi sostiene la forma “blindata” lo fa perché crede nel rischio dello stravolgimento del partito per effetto della infiltrazione di massa di lobbisti di altre parti. Mi spiego con un esempio.
Supponiamo che nel PNV si iscrivano di botto N. soci tali da fare massa critica e votare per la caduta del segretario nominato e sostituirlo con un’altro, d’accordo con il gruppo di neo-soci. Questi poi potrebbe fare dirottare il partito verso altri lidi, per esempio per accordarsi con Fini di AN ed abiurare così l’intento indipendentista ingannando l’elettorato (l’esempio è forzato apposta per rendere più evidente l’azione ipotetica).
In un sistema fondato sulla volontà dei soci, questo è un rischio sempre possibile. Per scongiurarlo occorrerebbe una forte azione da parte dei soci, per esempio reclutando nuovi soci per mantenere la rotta. Se il partito davvero rappresenta la sua popolazione ciò non dovrebbe essere un problema, salvo non sia la popolazione stessa il problema.
Nei sistemi blindati questo non può accadere. La Lega Nord è un esempio di sistema blindato. Il mov. Veneti anche.
I ferventi sostenitori del sistema blindato sono quelli che temono l’entrata di “professionisti della politica” che con il loro entourage di amici interessati possono scombussolare un partito che offra il fianco. Chi sostiene il sistema blindato afferma quindi che esso garantirebbe che i fondatori restino al loro posto e non si possa così tradire l’ideale, i soci devono lavorare e si devono fidare. Punto.
Non esiste sistema al mondo in cui una dirigenza abbia fatto davvero il “bene” dei suoi sudditi (perché tali sono quelli che si affidano ad un sistema blindato). In realtà il personalismo ne è parte integrante, perché è la componente naturale dell’essere umano. Non solo, si chiede ai soci di “fidarsi” di una dirigenza, ma nessuno può affermare che tale dirigenza in realtà non possa essere un cavallo di Troja. E un esempio di questo tipo di deviazioni lo si incarnato proprio nella Lega Nord che senza mezzi termini si può affermare abbia tradito i principi politici con i quali era nata (la secessione del nord).
Occorre notare che una dirigenza blindata non ha ricambio (Bossi, per continuare il parallelo con LN, è li da sempre, idem per i suoi “colonnelli”) ed anzi tende ad espellere chi non obbedisce al vertice. Poi, quando cominciano a circolare soldi, saltano fuori altri tipi di problemi. Per continuare il parallelo (mi scusino quelli della LN, ma rappresentano un modello da manuale) il caso Credinord, il posizionamento del figlio di Bossi (esaltando quindi il nepotismo) non esaltano affatto quella “purezza” che tali dirigenti vorrebbero propagandare chiedendo fiducia cieca alla loro base.
Allora? A prescindere da chi lo eserciti (io ho citato il caso PNV/mov. Veneti come argomento di attualità) se il sistema blindato nasconde questi rischi, e il sistema aperto espone ad altri rischi, come la mettiamo?
Il punto è molto semplice.
Provate ad immaginare che questa elite blindata di dirigenti riesca a portare all’indipendenza del Veneto. Con quale popolazione ci ritroveremo? Intendo dire, i politici e il loro entourage, che vengono additati come traditori o comunque non sono favorevoli alle scelte di tale dirigenza blindata, potranno mai essere parte integrante in armonia di una società così costituita? Io non credo.
Il sistema aperto (in contrapposizione a quello blindato) espone si al rischio di invasione da parte di parti con interessi particolari, ma si affida alla vera volontà popolare, quella che dovrebbe poi costituire il reale tessuto, integrato ed in armonia, dello stato.
In conclusione non fidarsi della base, significa non fidarsi del proprio popolo, e senza questa fiducia si costruiscono solo instabili dittature. D’altra parte se non c’è popolo, non c’è nulla da fare. Ed io temo che manchi proprio quest’ultimo.
Claudio G.
If you liked my post, feel free to subscribe to my rss feeds
No conoso ben le do realtà dunque no poso giudicàr, serto ke co sto tenore de articoli no rivarè mai a un acordo ansi se verxe ancor de pì el divario fra le do forse. Dubito che l’indipendensa la podarà partire dai Veneti o dal PNV, l’indipendensa partirà da n’altra entità ke no se perde in dirigixmi o questioni teologico-democratike. Xe da 2 àni ke sento parlàr de fronte unico e semo dacapo. La lega xe drio ciapàr molto sul serio i fermenti indipendentisti che solo in sta regiòn xe drio asumere gradualmente caratere epidemico nela mente dela xente ma ke politicamente no riese a catàr el giusto sboco. L’unica roba ke me tira ancor su el moral xe vedar le atività dela xoventù indipendentista e le atività del fronte culturale, parché el fronte politico indipendentista el xe amorfo e demotivà, dexmisiemose fora ke proprio deso xe da farlo visto ke la lega xe drio dimostrarse un bluff su tuti i fronti.
Le filosofie struturali partitiche le xe seghe mentali de nesuna utilità, val più una azione comune sul teritorio ke 100 riunioni par la unità dei partiti indipendentisti; fare o sparire.
Seghe mentali o no, xe coel ca sucede. Mi poso esarme sbalià so particolari de cui no son agiornà magari, ma la sostansa la xe coesta.
Salguero, a te scrivi:
“serto ke co sto tenore de articoli no rivarè mai a un acordo ansi se verxe ancor de pì el divario fra le do forse.”
Co sta fraxe te referisito a mi? Come se mi fuse on ca pol decidare? Cioè, a te go pena spiegà al mejo de come la so mi come la funsiona, ca xe i soci ca decide, e te dopari el me articolo, ca el xe informativo, par dir ca el “tenore” el saria ostile a acordi?
Prontoooo? Ghe sito?
ma semplicemente cuela de Salguero par mi xe na vixion populista de uno ke no vol inpegnarse politicamente pa l’indipendensa del Veneto, tuto cuà.
El sarà anka informativo, ma te ghe metesto la foto de Saddam par paragonarlo ai Veneti e te ghe paragonà i Veneti ala lega, portando el PNV sul palmo de na man. El to pensiero el me par pi ke ciaro.
Tuto informativamente legitimo, ma no sta dirme che sto tipo de informasiòn la juta i acordi.
tengo a precisare che la penso come avevo risposto nell’articolo precedente.
vorrei tuttavia esprimere il mio punto di vista su questo argomento.
sono un ignorantone e non parlo per esperienze acquisite, ma studiando la storia della serenissima avevo trovato un evento che questo articolo mi ricorda per similitudine:
il doge falier.
voleva una cosa simile al sistema blindato citato sopra cioè un sistema ereditario dei poteri dogali in modo da non permettere infiltrazioni scomode.
poi si sa, fu decapitato (tempi più recenti ci hanno dimostrato la nascita di dittature da queste “blindature” sia destre che sinistre).
questo non significa che la serenissima decise di usare una struttura politica debole visto che questa blindatura fu eliminata sul nascere.
fu messo in atto un sistema d’elezione complicato in modo tale da evitare, all’eventuale ingresso massiccio di neoiscritti, la possibilità di organizzare e realizzare sottobanco “l’eletto” o gli “eletti”.
non conosco questo sistema d’elezione in uso nella serenissima ma di sicuro c’è chi lo conosce e potrebbe inoltre essere modificato dando così garanzie di limitare infiltrazioni “non serenissime”.
aggiungo che la durata di tempo di chi era in carica era molto limitata in modo da non dare il tempo per fare “scondaressi” e i canditati di tutto il sistema politico nella repubblica non erano rieleggibili.
non solo, la loro responsabilità nel periodo del mandato era retroattiva. cioè anche dopo anni dalla loro cessazione del mandato se venivano scoperti dagli illeciti ai comuni errori, gli “eletti” venivano prelevati dalle loro case e processati. quindi non conveniva sgarrare.
poi si sa è impossibile ottenere un sistema d’acciaio perchè siamo uomini di spirito si, ma anche di carne.
se si studiasse un sistema simile penso che il movimento veneti possa rivedere la sua posizione anche perchè sulla cultura del “non mi fido” alla fine ci si guarda tutti di sbieco camminando spalle al muro (ma non è un bel vedere per le nazioni che ci osserveranno).
capisco il loro timore, però devo fare l’avvocato del diavolo:
chi non si fida è perchè ha già in sè il seme di “qualcosa”?
se chi goerna non si fida già di base, come fa a fidarsi il popolo di un governo sfiduciato? (la cosa è a doppio senso).
(chi non si fida per me esprime già un segno di chiusura, forse non mi ascolterà in futuro perchè… non si fida.
ma è un mio parere).
ho detto la mia per piacere e apertura nel dialogo non per trovare una soluzione perchè ribadisco quello che dicevo nell’altro articolo:
perdendo tempo e forze per fare la gabbia al pescatore scapparono i pesci.
(però aveva la gabbia 🙂 ).
par mi dovarìsi ripartire da xero….anca parkè se a qualcuno no ghe ndarà ben, a majoransa dea xente no se incorxarà gnanca de queo ke si drio fare parkè no a sà gnancora gnente dea vostra existensa. 22.000 no xè gnente in confronto a 5.000.000. Ghe xè 4.978.000 persone ke qualsiasi roba ke farè no ghe canbiarà gnente, se PNV e Veneti no existà pì, ma existarà na roba unica, nova, ke parlarà manco da soeo e pì a xente forse da 22.000 el numaro ndarà sù.
Difati populista xe el contrario de elitario e xa qua se vede la diferensa de pensiero. Politicamente so xa impegnà… ma su altri fronti più “sociali”. No me intaresa far polemica perciò passo e chiudo.
A San Marco
I acordi tra PNV-Veneti xè on mucio pì visini de coel che se credia.
I Venerti gà xà asetà el statuto del PNV , par cui la strada orisontal sarà coela scelta dai 2 movimenti.
Pal resto ghe xè incora alcune kistion da sistemar, anca inportanti, ma le xè pì che altro tecniche e prosedurali.
La foto de Saddam se riferise ala resiproca “rudezza” durante e tratative.
Ma ormai xè aqua pasà e ghe ridaremo sora.
Bon laoro a tuti.
Me fa piaser sentir ste parole dal segretario del PNV, speremo ben.
scuseme, so entrà in tel sito dei veneti. dovaria essar coesto:
http://www.iveneti.org/independensa/index.php?option=com_frontpage&Itemid=1
no so riusio a catar on articolo che trata de veneti co pnv.
son mi orbo o łori no i gà scrito gnente?
me ło podaresi linkar par piaxèr se ło catè?
>
> mentre l’autore dell’articolo ha parlato di fare
> un passo indietro, e lasciare che siano le rispettive
> basi a ridefinire la volontà di aggregazione, tra i
> lettori molti hanno interpretato che alla radice del
> problema vi siano divergenze di carattere ideologico
> (di filosofia politica).
>
Sono stato io… ma non inteso come tu lo hai interpretato… Vedi, sono state fatte scelte di approccio verso I Veneti che a mio avviso (conoscendo e avendo pure partecipato in parte alle dinamiche) sono dettate da vincoli mentali e a mio avviso tali vincoli mentali sono dettati dal fare politica all’italiota e da ideologie politiche preconcette che nulla hanno a che vedere con l’indipendenza del Veneto.
E, almeno in parte, le risposte al mio intervento mi hanno dato ragione.
>
> Ho semplificato molto la cosa, ma senza arrampicate
> all’italiana, la sostanza è quella: insomma è un sistema
> feudale, di casta. L’altra entità (il PNV) è invece un sistema
> orizzontale.
>
Per tua conoscenza Claudio, dato che non hai parteciparto, come hai detto tu, alle attività di avvicinamento, ti informo che i nostri amici de I Veneti hanno accettato lo statuto del PNV anche se non tutte le mozioni di modifica dello statuto sono state accettate dai soci del PNV e hanno impostato l’avvicinamento mettendo in primo piano sempre e solo la base : per loro dovrebbe essere l’assemblea unificata dei due partiti a decidere e votare su tutto… più orrizontale di così!!!
Sembrava fatta, ma poi è stato il PNV a rallentare… e non di poco.
Io penso che si siano instaurati nel PNV una serie di pregiudizi che non sono stati sormontati nemmeno quando la Commssione Statuto ha portato a casa il risultato, e la fusione sembrava vicinissima.
Par fortuna ke GLP el ga scrito la sua… a jèro drio pensare che forse a ghevo sbalià partito 🙂
Salguero scrive:
“El sarà anka informativo, ma te ghe metesto la foto de Saddam par paragonarlo ai Veneti e te ghe paragonà i Veneti ala lega, portando el PNV sul palmo de na man. El to pensiero el me par pi ke ciaro.”
1) la foto de Saddam la xera asocià ai sistemi ditatoriali, in cui a on serto punto de el articolo ghe ne parlo, ma no ghe xera nisuna asociasion co el movimento Veneti;
2) go paragonà Lega Nord a mov. Veneti par i sistemi blindà ca i ga adotà;
3) tuto coel ca mi go mensionà xe referio al mov. Veneti come el xe deso, intel so statuto, ma se se fa atension no ghe xe alcun referimento a svilupi o acordi, tuto el discorso el se conclude so na argomentasion depurà da specifeghi sojeti, proprio parché a mi no me intaresa ninte de A o B, ma volevo solo sciarir na posibile raxon de atrito, e le motivasion ca ghe stà dadrio.
Tuto el me discorso DOPARA entità reali (PNV, mov. Veneti, Lega Nord), in modo strumentale par fare on rajonamento logico, i cui exiti no xe necesariamente aplicabili né ale entità ca go doparà come elementi de exempio, né a posibili nove entità.
El xe on rajonamento fato par capire e capirse.
Infine, Andrea el me fa rilievo de acordi e de coestion ca xera stà discuse e parà vanti. Si, benon, tuto vèro.
Fato stà ca ghe xe stà na frenada, e mi so ca ghe xe taluni (difati anca intel articolo no generalizo se fe atension) ca diretamente o indiretamente ga le idee ca go descrito intel articolo, e xe pitosto intransigente so el cambiarle.
No son securo de el grado de influensa ca pol esarghe, ma no lo trascuro, e sicome el xe stà on dei principali motivi de frision intel pasà, me pareva oportuno metar in piasa e in ciaro le robe.
El fato ca Vianelo no cata ninte e nisuna discusion inte coelaltro sito me lasa perpleso, ma podaria eser anca na mera limitasion tecnica: no so se el so sito el xe flesibile come sto blog.
Dognimodo mi a rengrasio i aministradori de sto blog par consentirme de postar articoli, anca se no son pì in forsa al pnv. Mi a credo ca coesto sipia on grandissimo valor par sto blog, e par coeli ca lo lexe.
Bona note toxe e tuxi.
Claudio G. al skrive “Tuto el me discorso DOPARA entità reali (PNV, mov. Veneti, Lega Nord), in modo strumentale par fare on rajonamento logico, i cui exiti no xe necesariamente aplicabili né ale entità ca go doparà come elementi de exempio, né a posibili nove entità.”
Pol esar vero, sarà vero, ma doparar zherte paroe pitost ke altre idirizha al pensiero de la jente.
Mi krede al Segretario del PNV ko al dis ke sione drio rivar a na justa konklusion.
Se no se riva no kaska mia al mondo se se fa ankora an fiantin de strada separadi. No krede ke sie da koncentrar tute ste forzhe su sto uniko obietivo, pense ke sie altri i obietivi pì inportanti.
Pense mi, ke de ste robe magari ghe ‘n kapise pok.
@ Salguero
Questo xè on blog , no ghe xè mai nisun filtro dirigista sora i contenuti che vien publicà e mai ghe sarà .
Chi scrive e parla esprime el proprio sentiment, che pol o no pol esar la condota final del partito.
In reltà el partito no gà mai na condota precostituida , no la indica, racojie le istanse de soci e coesti discute liberamente , e sempre liberamente ala fin vota conjiuntamente e deside.
On mecanismo na scianta conplicà , ma ala longa sempre on mucio costrutivo .
El dirigismo sofoca senpre, la libertà svilupa.
El dirigismo produse oscurantismo, la libertà svilupo.
Coesta xè la difarensa tra el PNV e tuti chealtri.
@ vianelo
El PNV xè drio discutar d efusion esclusivamente co coei che gà proposto la lista eletoral “Veneti independensa”.
Alcuni soci del Movimento I Veneti apartien a sta lista, ma no tuti.
E ghe ne xè altri che se ritiraria da Veneti-Indipendensa ritornando solo
al Movimento I Veneti.
Anca coesta xè na kistion na scianta conplicà e asemo lori a spiegarla che forse xè mejio.
Dixemo che el sito jiusto de lori in sto momento me par http://www.partitodeiveneti.eu
@ Andrea
Claudio xè on grande pensatore che gà contribuì a scrivar molto sula storia del PNV, par esenpio el programa , ma non solo, dando un sostegno grando a Gianluca Busato e tutt’ora esprime argomentasion de peso rilevante e senpre apresabili.
Mi ghe tegno che continue, pol portar altro che “materia grigia” .
D’altra parte pensar de ver sbajià partito pol esar on risultà conprensibile drento le more de na so analisi “tagliente” ( a ghe vol anca coele ) , ma te asicuro che deriva esclusivamente dala non suficiente conosensa dela persona.
@ mi
Mi son ndà far canpagna eletoral a parlar ala zente masenando km e km .
Ghe vol risorse umane, fisiche, tenpo e skei.
Mi personalmente go meso na scianta ( molto) de tuti sti 4 punti e no gò gnente da rinproverarme.
Idem chealtri soci del PNV che gò conosest.
L’unione fa la forsa , ovio,e sercaremo de unirse par coesto, ma fin deso xè sta molto utile star divisi.
Infati se Gianluca Busato no fuse ndà fora dai Veneti pa fondar sto partito no esistaria el PNV.
Benedeto coel jiorno !
@ Claudio
No te cati discusion dei Veneti sul blog ?
Luri xè fati cusita, li se parla pì de persona e manco sul blog.
O senplicemente noilatri semo tecnicamente pì presenti e pì libertari, esprimemo de pì discusion sensa controlo e filtro.
Xè el nostro prejio prinsipal , de cui andarghe fieri.
Luri invese gà el prejio dela organisasion e presensa fisica teritoriale.
Se riusimo a fòndar ste do robe, sensa mortificar nisuna dele 2 ,ma esaltandole entranbe, elora si che la fusion sarà utie.
@glp
Gràsie de ‘l to mesajo relativo a Claudio… ma oramai a se conosemo da tenpo… mi e lu 🙂
Conosendo e capendo la persona, lo go capio bèn lexendo el so intervento cuà de sora.
Ma propio parké oramai penso de conosarlo a suficensa, me rendo conto ke a volte lu el se fa ciapare da la disertasiòn e el scumisia a “volare”…
Penso ke anca lu el gabia intexo còsa ke vojo dire 🙂
glp: luglio 4, 2010 alle 3:57 pm
“semo tecnicamente pì presenti e pì libertari, esprimemo de pì discusion sensa controlo e filtro.
Xè el nostro prejio prinsipal , de cui andarghe fieri.
Luri invese gà el prejio dela organisasion e presensa fisica teritoriale.
Se riusimo a fòndar ste do robe, sensa mortificar nisuna dele 2 ,ma esaltandole entranbe, elora si che la fusion sarà utie.”
sarìa oro!
Carisimi e stimati letori e comentadori, a vojo rengrasiar prima de tuto GLP ca intel esprimarme stima el me da la posibilità de poder cusì rengrasiar anca tuti i altri par la istesa stima ca i me da lexendome e comentandome, e me da anca la oportunità de poderme far capir mejo.
Si, a xe vèro, de le volte le me disertasion pì ca a “zolare” le tende a “espanderse”, ma el scopo el xe coelo de far rixaltar el rajonamento. Anca se magari capita acostamenti ca pol eser iritanti o estremi.
Ma la roba importante ca el letor el ga da capir, la xe ca el me scopo no xe coelo de denigrar on o coelaltro.
I rajonamenti i gavaria da eser rajonamenti. Puri. Asetici. Quando se ciapa sta poxision a se vede da prospetive difarenti, e coel ca ne pareva de routine, ne se figura de colpo co na nova vixion.
Invese, tante volte, e soradetuto da parte de coeli ca in varia mexura i xe coinvolti intei sojeti ca doparo intei rajonamenti, coesti se inalbara, e invese de vardar el rajonamento par coel ca el xe, ovèro de vedar i elementi ca sotende dadrio le raxon ca vien esposte, i varda la superfice e i se sente tocà e el servelo se ghe smorsa.
Par carità, humanamente comprensibile. Ma inutile par la produtività elaborativa.
Par via de el tema in discusion. Le precixasion portà da GLP le xe utili e presioxe.
In efeti mi a credo ca la fuxion tra do partiti, le cui struture organizative le xe sia difarenti ca complementari, portaria solo benefici, specie e soradetuto se tali pregi pol eser mantegnesti.
Deso vedaremo i rexultà.
Note a tuti.
Salgaro:
”La lega xe drio ciapàr molto sul serio i fermenti indipendentisti che solo in sta regiòn xe drio asumere gradualmente caratere epidemico nela mente dela xente”
Si, a xe drio ciaparli sul serio, pa insabiarli e mortificarli pì posibie purtropo. In te a mente dea xente ghe xe el triculore picà via dapartuto e ea nasionae de baeon. STOP, BASTA! Mi o go xà dito tenpo fa: se entro e prosime rejonai no femo su un consiliere rejonae in modo da emanare un qualke referendum mi prendo atto che ai veneti ghe va ben seitare farse infenociare dal governo italian…e no sarò certo mi a fermarli 😉
grasie glp par el link.
ma no so riusio catar articui so ła fuxion. forsi on vecio mato co mi no ghe ne capise masa.
però, deso vialtri no ghe entrè, on veneto che se vol informar no creo chel riva a intender co tuti sti siti indipendentisti (togo àto che xe on fato temporaneo).
adeso ghe ne go tre:
http://www.partitodeiveneti.eu/
http://www.iveneti.org/independensa/index.php?option=com_frontpage&Itemid=1
http://vsg.altervista.org/www/index.php?option=com_content&task=view&id=781&Itemid=34
(me par de intender chel serenisimo Fausto Faccia, chel gà scrito on articoło so el pnv, el sipia de sto ultimo sito. se sbajio corexème).
pensarè de metar on sito chel sostituisa tuti i siti fondùi?
sta fuxion ła me par sempre pì na bona roba se a se riusise a concretixar, sensa “łori” e “nialtri” ma soło on consiglio de parsone. (on goerno, on popoło, na naxion, na bandiera). ła me entuxiasma.
Fausto , inprenditor colto e rapresentativo, ga publicamente apojià el PNV, ma atualmente nol fà nesun tipo de atività politega e no so dirte se sia incora iscrito co nu.
Tassativamente invese nesun raporto tra PNV e VSG.
Noiatri gavemo scelto a strada dela non violensa, legalità, democrasia e anca dela serietà e credibilità.
A sti ultimi me par manche na imagine vinsente verso l’esterno , e ciò resta , par nu , conplesivamente on inpedimento ala costrusion del consenso tra i veneti.
Li xè eventualmente inportanti cofà testimoni de ati fati dalo Stato Italia , al tenpo dei fati del canpanil.
Cordiali Saluti.
te ringrasio glp.
Rispeto al problema de la strutura credo che ogni socio gapia da er la possibilità de auto-candidarse a le cariche diretive e, se ciapa i voti in assenblea, deventar del diretivo. Casomai, par metarghe n’intralcio ai professionisti de la politica, ai “signori de le tessere” ocore che ghe sipia n’organo de Garansia che inpedissa l’iscrission al Partito de chi no gà mai fato nissuna atività par la Causa Veneta.
Prima uno fa atività (bancheti, manifestassion, tachinagio, libri/riviste, etc.) par la Causa Veneta e dopo, solo dopo,
pode iscrivarse.
Me pare inportante sta discussion su le filosofie de l’organisassion.
Me pare invesse scandaloso che no se parla de politica rispeto a sto novo sogeto politico: insoma la discussion dovarìa incentrarse sui temi, sinò par cossa dovaressela aderir a sto partito la gente?
Disì come la pensè su
– Laoro: sio a favor dei contrati flessibili? A le Cooperative?, Vai ben i distreti?
– Etica politica: quali gà da essar le carateristiche “minime” de un politico
– Biopolitica: eutanasia, aborto, droga: favorevoli o contrari? Identità cristiana, pagana o ateismo de stato?
– imigrassion e socetà multietnica: pro o contro imigrassion in Veneto? Quanti imigrati e a che regole?
– Lengoa: veneto lengoa uficiale unica, bilinguismo, italiano?
– Tasse: ci tassare de pì fra Laoro dipendente, aotonomo, profitto, rendita fondiaria/imobiliare/finanziaria
– Globalisassion: a favor o contro la libertà dei capitali foresti de investire in Veneto e in quai setori
– Svilupisti o par la decrescita?
– Energie rinovabili/ nucleri o che mix?
– Teritorio anbiente: come preservar el teritorio e la salute (parchi o divieti dapartuto, o da nissuna parte etc)
– Beni publici o privatizai? (acoa gas naturali etc)
– Pedemontana e Tav : favorevoli o contro?
– Aree metropolitane/ Motorcity etc, a favor o contro e parchè?
Questi i xè i temi che dovarìa essr in discussion par vedar se gh’è un minimo comun denominatore par far un partito.
Se pensè che basta dir indipendensa par inbacucar 4 bauchi a darve el voto la prox olta fasì na capèla e ciaparì manco de l’1% anca fra 5 ani, e la Lega la sganassa par altri 10 parchè no la gavarà concorenti.
Visto che le elession j-è stè un disastro (nissun francamente de nojaltri se spetava che insieme no se rivesse gnan a l’1%!!!!!!!) Beh…. alora vol dir che val la pena ripartir da ZERO. La pode essar anca na oportunità.
Un partito novo che gapia calche idea condivisa oltre ai slogan.
E kive vien el divertimento! (A me referiso al comento de Roberto).
Nemo co ordene.
1) limitar la iscrivibilità a chi el ga dexà fato coalcossa par la “cauxa veneta”? E femo come a determinarlo? Xelo chi ca el fa i dossier so coeli ca vol iscrivarse?
Serve slargar la baxe o star stitici?
2) repeto la to fraxe:
“Me pare invesse scandaloso che no se parla de politica rispeto a sto novo sogeto politico: insoma la discussion dovarìa incentrarse sui temi, sinò par cossa dovaressela aderir a sto partito la gente?”
Insoma, servaria ciapar na linea politega. Si, forse, le persone no le xe bone de capir sensa sta linea, d’altra parte semo do galine destinà a finire in brodo, stemo a discorar de filoxofie politeghe o discoremo de come scampar via e salvar la pele?
Eco, a mi me pare ca el novo sojeto el voja puntar so sta sielta finale, ca da on punto de vista rasional, saria coreto.
Ma xe justa la oservasion, le persone in media no le capise.
E d’altra parte i istesi protagonisti (includemo tuti i soci co “protagonisti”) podaria ver dubi de sto tipo.
Mi isteso, par exempio, me domando in coal posto me cataria vivar se fuse ciapà la prima opsion de ogni vose de el elenco de temi ca te ga proposto ti el fuse coel dominante, visto ca le mie le xe praticamente al oposto de squaxi tute.
mi a son d’acordo co claudio.
tuto se podaria somàr so a so frase:
“stemo a discorar de filoxofie politeghe o discoremo de come scampar via e salvar la pele?”
el xe coel che penso anca mi. deso xe mejio tirarse fora.
vedo che par coalcheduni pararia difisie da capir xe che el popoło veneto no el pensa altro che de scampar insistentemente da ła stesa porta (el sistema poitego tajian). no el se rende conto che el se gà meso in te ła stesa ròda del sorxe, el core pensando de scampar ma el xe sempre fermo (ła ròda saria el modo che gavemo eredità da l’itajia de far poitega).
pì che propor al popoło ìnie poiteghe, par onestà, xe dovaroso bater el ciodo so el smołarse da on sistema mental tajian.
me xe proprio coesto el duro muro veneto che el xe contro ła indipendensa.
par contra, se se seguise on modo de”risvejio popołar” basà so el conceto economego o co staltri ponti de sora (roberto), magari se ghe riese anca.
el me timor xe che ghe sipia el ris-cio che el prosimo poitego (o naxion) che se presenta co na oferta mejio sti veneti i se buta co coel (visto che no ghe xe stà on risvejio so e raixe de ła cognisiòn e capasità proprie venete).