Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera ricevuta da un nostro lettore, che spiega bene come le istituzioni pubbliche veneziane e italiane non diano certo un bell’esempio di civismo e tutela del nostro patrimonio artistico secolare. L’indipendenza del Veneto ci serve anche per tutelare la nostra cultura.
Questo pomeriggio (26 luglio 2010, ndr), sulla facciata di Palazzo Gussoni-Algarotti (civico Castello 5601) che da sul Rio della Fava, era appoggiato sul davanzale un frammento di pietra d’Istria, corrispondente ad una porzione della decorazione di una finestra.
La finestra corrisponde a quella a destra dalla porta d’acqua, vedendo il prospetto acqueo è la prima a destra.
L’edificio del secolo XV è vincolato dalla Soprintendenza ed è uno degli esempi più interessanti di edilizia civile rinascimentale della città.
Accortomi del distacco di questo frammento, che nella totalità non copre la superficie mancante ma una buona parte, ho chiesto ad un gondoliere che transitava sul Rio della Fava di prelevarlo e di consegnarmelo in modo che non cadesse in acqua.
Probabilmente il frammento era li da molti giorni senza che nessuno (Vigili dei Canali, Soprintendenza, ecc.) se ne accorgesse.
Probabilmente, visto anche la dimensione dell’area interessata, il frammento in pietra d’Istria si è staccato in seguito all’urto di una delle numerose barche che transitano in quel rio per lo scalo merci, in una situazione favorita da un’acqua alta pronunciata.
Rimane il fatto grave che la SOPRINTENDENZA e’ il vero assente in una azione di doveroso monitoraggio della città e sembra sempre di più un organismo parassitario più che un ente che ha come scopo quello di tutelare il patrimonio artistico mirandone e favorendo la conservazione ed il restauro.
Si allegano 4 immagini inerenti alla segnalazione.
Cordialmente
Piero Pazzi
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E’una vergogna che pubblici funzionari profumatamente pagati, a tutti i livelli, non facciano nulla per tutale ciò per cui sono pagati.
Venezia, la nostra capitale, deve essere gestita solo da veneti che hanno a cuore la sua totale conservazione ed integrità.
Basta con gente raccomandata che finisce a lavorare in enti ” dalla carega sofice e morbideta”. Basta co ta xente !
Grazie al lettore per la segnalazione e ci faccia sapere l’evoluzione della vicenda.