Sancito ieri l’ingresso di Umberto Cocco e di un folto gruppo dell’ex PNE
L’ex Progetto Nord Est forte di un risultato regionale veneto alle elezioni 2005 di oltre il 6% e del 17% nel trevigiano, nella persona di Umberto Cocco coordinatore della sezione della provincia di Padova, la più forte e numerosa della regione, rompe gli indugi ed aderisce al nuovo progetto di partito unico indipendentista veneto annunciando la partecipazione propria e dei propri militanti che saranno soci fondatori alla prossima assemblea costituente già fissata per il prossimo 12 settembre in Cadoneghe.
Umberto si era dimesso dal PNE in blocco insieme a tutto il suo gruppo insieme a: Roberto Busatto, Gianluca Dalle Fratte, Gianfranco Daniele, Monica Lotto, Fabio Piazza e Pierantonio Tonietto. Non certo quattro gatti, bensì in pratica lo zoccolo duro operativo del PNE nel Veneto centrale, forse il più importante e rappresentativo.
Ciò accadeva a Febbraio del 2010, allorquando Mariangelo Foggiato aveva deciso, contro la volontà di buona parte della base, di correre in coalizione con l’UDC a sostegno del candidato De Poli, con il solo scopo di garantirsi un posto in Consiglio Regionale, gettando al vento lo spirito dei soci fondatori, e di quel grande e compianto Giorgio Panto.
Non credo sia eccessivo definire questa loro scelta come di grande coraggio e coerenza, molto rispettabile, di persona oneste, vere, sincere.
E’ con grande piacere dunque che accolgo questa notizia che lancio nella notte al termine di una lunga riunione fiume in quel di Salzano, frazione di Noale, alla presenza mia e di un gruppo rappresentativo del Minor Consiglio del PNV e di altri soci fondatori (e non) dello stesso (Morosini, Schiavon, Breda, Nicetto).
Dopo aver preventivamente preso contatti con soddisfazione anche con la parallela realtà della lista Veneti Independensa presieduta da Patrik Riondato, Umberto ed i suoi hanno oggi ritenuto di dover avere un colloquio esaustivo anche con il Partito Nasional Veneto.
La discussione è stata particolarmente intensa e fruttuosa. Rivisitando l’ultimo ventennio di politica veneta con racconti ed aneddoti toccanti e densi di umanità, da Giuseppe Segato a Giorgio Panto, dalla Liga al fronte Marco Polo,dal PNE all’esperienza di PNV e Veneti sono state chiare e limpide tutte quelle convergenze e visioni strategiche che ci porteranno finalmente a condividere un percorso politico unitario che ora è diventato indispensabile e ci vede tutti d’accordo.
Decretata congiuntamente la fine storica del progetto autonomista o finto federalista che sia, vecchio e stantio, ramo secco e sterile,strada battuta e non più attuale, bruciata ed inutile, è confermata l’adesione al progetto indipendentista che porterà nella regione del Veneto alla creazione di un gruppo di portata europea, alla stregua di scozzesi a catalani.
Umberto, una personalità carismatica attorniata da un gruppo orizzontale ma quadrato e compatto, non asservito ma propositivo e protagonista, di fatto è una già una costola di PNV in tutto e per tutto oggi, e domani una parte importante del nuovo costituendo partito unico indipendentista.
Sono veramente felice di trovare un tale entusiasmo attorno a noi ed una unità di intenti nel panorama indipendentista che non oso definire storica.
Un altro tassello importante si aggiunge agli altri.
Un caloroso benvenuto quindi ai nostri nuovi compagni di lotta per l’indipendenza ed arrivederci al congresso.
Il segretario del PNV
Gianluca Panto
http://umbertococco.spaces.live.com/
If you liked my post, feel free to subscribe to my rss feeds
Benvenhésti a i novi arivà !!!
… e … Bravi a i toxi de ‘l PNV ke in Vèneto i xé diro continuare a darse da fare par preparare la “màsa cririca” de sòci ke i dovarà fondare el novo PArtito Indipendentista Vèneto.
Desso tachemo fregoearse e man…!
Ciao a tutti,
ringrazio per la tempestività con cui il Segretario Politico di PNV Gianluca PANTO, ha pubblicato l’attestato di stima nei confronti miei e del gruppo di amici coi quali ho condiviso la mia (fin qui) importante esperienza Politica.
Dallo scorso mese di febbraio, dopo la sofferta ma inevitabile scelta delle dimissioni dal PNE, eravamo rimasti senza “dimora”, scegliendo un periodo di riflessione e di incontri interni al nostro gruppo.
Volevamo trovare la “nuova casa” che rispondesse a caratteristiche ben precise e che ci desse garanzie di continuità della politica cui ci siamo ispirati, quella del compianto fondatore di PNE Giorgio PANTO.
In questo periodo abbiamo ricevuto proposte da rappresentanti di altri partiti, accettando le lusinghe dei quali però, avremmo rinnegato il nostro credo politico.
La Dignità e l’Orgoglio del Veneto, cui Giorgio PANTO faceva spesso riferimento, sono stati la chiave che ha acceso in me lo stimolo per il mio attivo e fattivo impegno Politico, e la missione cui continuerò a dedicarmi resterà quella di contribuire a risvegliare il Veneto dal lungo letargo, che ci ha portati ad un incomprensibile AUTOLESIONISMO.
Tutti coloro che dimostrano rispetto per Giorgio PANTO e per quello che ha rappresentato, sono degni del mio personale contributo.
Non amo le celebrazioni, piuttosto la concretezza dei fatti che mi impegnerò a perseguire per il nuovo Partito costituente, come ho fatto in nome del Partito del compianto Giorgio PANTO.
Solo però, nella misura in cui mi verrà chiesto e da me accettato compatibilmente con le personali attitudini e capacità (ciascuno conosce i propri limiti).
Quello che non farò e non faranno i miei compagni di viaggio, sarà candidarsi a cariche secondo il teorema dell’auto celebrazione.
Al contrario (solo se ci sarà chiesto) qualora fossimo chiamati a rappresentare ruoli chiave nel nuovo Partito costituente, non ci sottrarremo certo all’impegno che questo comporta.
Le azioni del nostro gruppo sono sempre state decise collettivamente e democraticamente, analizzate, programmate e manifestate seguendo percorsi concertati e programmati.
Ci siamo sempre compensati e aiutati a vicenda, ma sentiamo il dovere e il bisogno di continuare a crescere in fretta Politicamente, perché il Veneto non può più permettersi di essere governato a suon di slogan artefatti.
Il Veneto merita rispetto, ma deve imparare che il rispetto non si chiede ma si deve pretendere.
Per farlo c’è un solo modo, UNIONE e INDIPENDENZA !
Dopo le nostre dimissioni mi ero ripromesso di riattivarmi in Politica solo se fossero state rispettate tre condizioni (quelle a cui avevo già iniziato a lavorare accettando l’incarico di Coordinatore organizzativo del PNE a Padova):
1) L’aggregazione dei principali partiti Autonomisti / Indipendentisti
2) La creazione della scuola quadri per la nuova classe politica Veneta
3) Il coordinamento di una azione Politica il più direttamente a contatto coi cittadini del Veneto, per risvegliarne la coscienza e la conoscenza della Politica vera con la P maiuscola.
Dagli incontri preliminari avuti coi due principali Partiti VENETI (PNV e I VENETI INDIPENDENSA) ho ricevuto risposte serie e convincenti in questa direzione, ecco perché confermo di aver ritrovato la casa che cercavo e che mi permetterà di proseguire il mio impegno per rivendicare i sacrosanti Diritti del nostro territorio Veneto.
Grazie ancora,
Umberto COCCO
Ciao a tutti,
ringrazio per la tempestività con cui il Segretario Politico di PNV Gianluca PANTO, ha pubblicato l’attestato di stima nei confronti miei e del gruppo di amici coi quali ho condiviso la mia (fin qui) importante esperienza Politica.
Dallo scorso mese di febbraio, dopo la sofferta ma inevitabile scelta delle dimissioni dal PNE, eravamo rimasti senza “dimora”, scegliendo un periodo di riflessione e di incontri interni al nostro gruppo.
Volevamo trovare la “nuova casa” che rispondesse a caratteristiche ben precise e che ci desse garanzie di continuità della politica cui ci siamo ispirati, quella del compianto fondatore di PNE Giorgio PANTO.
In questo periodo abbiamo ricevuto proposte da rappresentanti di altri partiti, accettando le lusinghe dei quali però, avremmo rinnegato il nostro credo politico.
La Dignità e l’Orgoglio del Veneto, cui Giorgio PANTO faceva spesso riferimento, sono stati la chiave che ha acceso in me lo stimolo per il mio attivo e fattivo impegno Politico, e la missione cui continuerò a dedicarmi resterà quella di contribuire a risvegliare il Veneto dal lungo letargo, che ci ha portati ad un incomprensibile AUTOLESIONISMO.
Tutti coloro che dimostrano rispetto per Giorgio PANTO e per quello che ha rappresentato, sono degni del mio personale contributo.
Non amo le celebrazioni, piuttosto la concretezza dei fatti che mi impegnerò a perseguire per il nuovo Partito costituente, come ho fatto in nome del Partito del compianto Giorgio PANTO.
Solo però, nella misura in cui mi verrà chiesto e da me accettato compatibilmente con le personali attitudini e capacità (ciascuno conosce i propri limiti).
Quello che non farò e non faranno i miei compagni di viaggio, sarà candidarsi a cariche secondo il teorema dell’auto celebrazione.
Al contrario (solo se ci sarà chiesto) qualora fossimo chiamati a rappresentare ruoli chiave nel nuovo Partito costituente, non ci sottrarremo certo all’impegno che questo comporta.
Le azioni del nostro gruppo sono sempre state decise collettivamente e democraticamente, analizzate, programmate e manifestate seguendo percorsi concertati e programmati.
Ci siamo sempre compensati e aiutati a vicenda, ma sentiamo il dovere e il bisogno di continuare a crescere in fretta Politicamente, perché il Veneto non può più permettersi di essere governato a suon di slogan artefatti.
Il Veneto merita rispetto, ma deve imparare che il rispetto non si chiede ma si deve pretendere.
Per farlo c’è un solo modo, UNIONE e INDIPENDENZA !
Dopo le nostre dimissioni mi ero ripromesso di riattivarmi in Politica solo se fossero state rispettate tre condizioni (quelle a cui avevo già iniziato a lavorare accettando l’incarico di Coordinatore organizzativo del PNE a Padova):
1) L’aggregazione dei principali partiti Autonomisti / Indipendentisti
2) La creazione della scuola quadri per la nuova classe politica Veneta
3) Il coordinamento di una azione Politica il più direttamente a contatto coi cittadini del Veneto, per risvegliarne la coscienza e la conoscenza della Politica vera con la P maiuscola.
Dagli incontri preliminari avuti coi due principali Partiti VENETI (PNV e I VENETI INDIPENDENSA) ho ricevuto risposte serie e convincenti in questa direzione, ecco perché confermo di aver ritrovato la casa che cercavo e che mi permetterà di proseguire il mio impegno per rivendicare i sacrosanti Diritti del nostro territorio Veneto.
Grazie ancora,
Umberto COCCO
Caro Umberto, oncora na volta benvenhésto.
Interesante el tó intervento … anca el tuo el xé notevolmente tenpestivo.
Parmetime solo na nòta.
Ti te scrivi:
“Dopo le nostre dimissioni mi ero ripromesso di riattivarmi in Politica solo se fossero state rispettate tre condizioni (quelle a cui avevo già iniziato a lavorare accettando l’incarico di Coordinatore organizzativo del PNE a Padova):
1) L’aggregazione dei principali partiti Autonomisti / Indipendentisti
(…)”
Par cuel ke revarda el PNV ‘l autonomismo no ‘l xé un fine, ma solo l’ Indipendensa… e par cuel ke sò la medexema roba vale par I Veneti (ke se no me sbalio i gheva provà a trovare un acordo anca cofòrse autonomiste, ma sens concludare nhente… parké justamente l’ autonomismo el ga forti inconpatibilità co l’ Indipendensa).
Spero ke anca ti te condividarè un fàto : el futuro Partito Indipendentista Vèneto el sarà “puramente” indipendentista, sensa perdarse su altre strade.
Ciao, Andrea
Ciao Andrea e ti ringrazio per la considerazione.
Ti rispondo come segue: tu sai che per ottenere l’obiettivo che ci prefiggiamo bisognerà essere in “tanti” e per maturare questo convincimento nei cittadini Veneti, bisognerà agire con metodo e strategia.
Per questo motivo ritengo che, a tutti coloro i quali hanno a cuore il rispetto dei diritti del Veneto, sarà necessario spiegare il perchè il termine “Indipendenza” sia molto più realistico di quanto non si pensi.
Tra questi ci sono anche gli Autonomisti, la cui conversione ritengo sarà la conseguenza più logica, naturale e spontanea per prendere le distanze dal fallimento dell’attuale classe di politicanti dai quali anche noi dipendiamo tutt’ora.
Non solo, ma anche per coloro i quali sono stati convinti fin’ora che sostenere un partito politico equivalga a fare il tifo per la squadra del cuore, convinceranno che la via d’uscita per il Veneto sia l’Indipendenza.
Un percorso legittimo e non eversivo come potrebbe essere inteso nell’immaginario dei cittadini coi quali ci si dovrà confrontare.
Di certo sarai consapevole che l’impegno che dovrà sostenere il nuovo Partito Costituente, non sarà quello di esercitare la politichetta degli slogan, ma dovrà essere quello dei fatti concreti.
Per questo si dovrà essere preparati e competenti, per sostenere un serio confronto, con coloro che faranno di tutto per sminuire e far apparire utopica l’Indipendenza.
Se agli occhi della gente si apparirà come dei dilettanti allo sbaraglio, non ci saranno possibilità.
Al contrario, se l’azione politica sarà condotta da persone credibili, inattaccabili e libere, allora ci saranno più certezze di riuscita.
Questo non vuol dire “perdarse so altre strade”, ma vuol dire fare Politica per il Veneto.
Umberto COCCO
Benvenuto!
Vanti senpre e WSM!
Cortesemente , un pò di sintesi sui commenti in questa sezione e non entrare in botta e risposta specifici ma restate gli aspetti generali.
Per gli approfondimenti ( graditi ) per favore se possibile utilizzate il forum.
Ciao, Grazie.
Davvero una bella notizia. Quel sogno di una notte di mezza estate che si chiama indipendenza della Venetia, proprio nel mezzo dell’estate, diviene sempre più vero
son contento , ma l’unita’ deve continuare pure con gli altri movimenti perche’ vi sia uno spirito unico per avere piu’ mezzi, piu’ fondi , piu’ forza, in una terra che conta.!!!
Bona fortuna e continuè così.W SA’MARCO!
@LEOLAM
te dago raxon, mi xe on toco che ło digo ma łe resposte łe xe stae che no tuti i movimenti i xe rievanti numericamente.
el ponto xe che soło co se riva ae fregoe se capise che xe mejio catarse tuti.
so in te na batajia se tira su anca i ingobai che ła so parte i pol farla isteso, i xe senpre veneti che i vol lotar par ła causa veneta (no i xe come i zaia łeghisti, vendui).
soło in on caxo no i pol essarghe drento: se i xe lori che i vol starghene fora.
ałora se fuse cusì che i ło meta par iscrito che so ste robe ła parola svoła masa.
mese cusì me par che se move robe de soto che a mi no łe xe ciare, no so a vialtri.
benvegnudo a ti Umberto e al to grupo,
questa la xe la strada giusta, me piaxe quel che te ghè scrito, mi non vedo l’ora che ariva el 12e settembre……….
W San Marco………..
Desidero solo fa notare che Salzano non è una “frazione di Noale”, ma un Comune di 12.000 abitanti che confina tanto con Noale quanto con Martellago, Mirano e Scorzè (http://it.wikipedia.org/wiki/Salzano)
Ciao, Vittorio
ops… nel commento sopra è uscito in automatico il nome Massimo Busato al posto del mio Vittorio Baroni
Grasie pa la segnalasion Vittorio ,jiero restà indrio ala division aministrativa dela Serenissima . Salzano dela podesteria de Noale 🙂
tranquio glp,
no ghe xé dubi, co a Serenissima ger tuta ‘naltra roba
tuto somà, sto Veneto no va cussì mal
certo, podaria ‘ndar mejo
w San Marco
ciao 😉