Il Partito Nasional Veneto esprime solidarietà all’imprenditore Giorgio Fidenato in merito alle azioni di distruzione di colture da lui subite in Venetia e all’attacco ingiustificato da parte di rappresentanti delle istituzione italiane.
Il Partito non entra nel merito etico circa l’opportunità di coltivare legalmente organismi geneticamente modificati e lascia ai propri soci libertà di pensiero e argomentazione.
Si limita ad osservare che è stata violata una proprietà privata di cui non si conosceva scientificamente il contenuto, non è affatto detto che il quel campo egli avesse installato coltivazioni OGM, e la massima carica regionale LUCA ZAIA con un atto che non temiamo di identificare come apologia di reato ha pubblicamente avvallato come giusto ed auspicabile tale incursione e tale reato, costituendo questo un fatto ed un precedente a nostro avviso gravissimo.
Ora passiamo invece all’aspetto della legalità traendo spunto da quanto pubblicato sulla versione italiana della autorevole rivista Scientific American lo scorso 3 Agosto:
“Sgombriamo subito il campo da un equivoco: per ora non è possibile nella UE, per uno stato o per una regione, dichiararsi completamente OGM-free, vietare cioè qualsiasi tipo di coltivazione transgenica. Non si può. È contro le leggi. Quali? Quelle europee! Nell’Unione Europea vige il principio di coesistenza: l’agricoltura transgenica, quella convenzionale e quella biologica devono poter coesistere, e non è possibile (violerebbe i principi di libertà economica e di scelta degli agricoltori) dichiarare illegale, in modo generalizzato, una tipologia di coltivazione. Come ha ricordato la Consulta con la sentenza n. 116 del 2006, non è più discutibile il principio comunitario, ormai recepito nell’ordinamento nazionale, “costituito dalla facoltà di impiego di OGM in agricoltura, purché autorizzati”.
Nel 2003 il Land dell’Austria Superiore ha notificato alla UE un progetto di legge per dichiararsi completamente OGM-free e la Commissione Europea ha bocciato il progetto in quanto contrastava con la direttiva comunitaria di armonizzazione degli OGM nell’Unione Europea, nella fattispecie la direttiva 2001/18/CE, che prevede una valutazione caso per caso. L’Austria è ricorsa in appello ma ha perso. Insomma, l’OGM-free generalizzato è illegittimo.
A oggi tutte le dichiarazioni di regioni e comuni italiani di essere OGM-free sono totalmente prive di valore giuridico.
Punto secondo: le autorizzazioni alla coltivazione e all’immissione sul mercato di OGM competono esclusivamente alle istituzioni europee, previo parere dell’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. Non agli stati nazionali. Il mais in questione, con un centinaio di varietà diverse iscritte al registro europeo delle sementi, è stato regolarmente autorizzato, e quindi è considerato sicuro sia per l’ambiente che per la salute umana, e la sua autorizzazione è valida in ogni paese dell’Unione.
Ma se uno non vuole coltivarlo? È possibile, per un paese membro, vietare temporaneamente la coltivazione di uno specifico OGM già autorizzato appellandosi alla cosiddetta “clausola di salvaguardia”, prevista dalla legislazione europea. Tuttavia non è sufficiente richiamare genericamente il “principio di precauzione” ma si devono fornire nuove prove scientifiche di rischi, documentate, per la salute umana o per l’ambiente che possano giustificare l’introduzione di un divieto per uno specifico OGM. Prove che il Ministero dell’Agricoltura non ha mai fornito. L’Italia infatti non ha fatto ricorso, a differenza di altri stati europei, alla clausola di salvaguardia. Né per il mais né per la patata Amflora.
Francia e Germania hanno chiesto l’applicazione della clausola di salvaguardia, adducendo motivazioni che, ad un successivo esame, sono risultate scientificamente prive di fondamento”.
MA NON SOLO
L’Italia non ha invece chiesto l’applicazione della clausola, e ora è tardi per piangere sul latte versato.
Come afferma la sentenza del Consiglio di Stato del 18 Gennaio 2010
“il richiamo al principio di precauzione, a sostegno dell’impossibilità per l’Amministrazione di istruire e concludere i procedimenti autorizzativi, si palesa nella specie inconferente, non avendo l’Amministrazione indicato specifici studi scientifici ai quali potrebbe essere eventualmente ricondotto un rischio per la salute umana, o altri beni o diritti fondamentali, derivante dalla conclusione positiva dei medesimi procedimenti.”
La normativa europea, una volta approvato un OGM a livello comunitario, esclude che si possa vietare, su base locale, in base a considerazioni che non siano di tipo scientifico relative alla salute umana e all’ambiente. Ecco perché il Consiglio di Stato ha dato torto al Ministero dell’Agricoltura ( = LUCA ZAIA), che per negare l’autorizzazione alla coltivazione del mais MON810 si è appellato alla mancanza di norme sulla coesistenza, un aspetto cioè di tipo economico:
“Considerati i profili prettamente economici che devono essere regolamentati dai piani di coesistenza, e considerato che a tali piani sono estranei i profili ambientali e sanitari, e il principio comunitario della coltivabilità degli OGM se autorizzati, il rilascio dell’autorizzazione alla coltivazione non può essere condizionato alla previa adozione dei piani di coesistenza.”
Ne consegue che allo stato attuale delle leggi che Fidenato abbia o non abbia utilizzato mais OGM, e ripetiamo noi non entriamo nelle disquisizioni etiche se questo sia o non sia giusto, comunque sia, allo stato attuale, egli è nella legalità e come tale deve essere considerato un cittadino onesto.
Non ci rassegneremo quindi a vedere in questi inizio di XXI secolo la Venetia dominata da novelli dittatori oscurantisti.
Per il PNV
Il Segretario
Gianluca Panto
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“Nel 2003 il Land dell’Austria Superiore ha notificato alla UE un progetto di legge per dichiararsi completamente OGM-free e la Commissione Europea ha bocciato il progetto in quanto contrastava con la direttiva comunitaria di armonizzazione degli OGM nell’Unione Europea, nella fattispecie la direttiva 2001/18/CE, che prevede una valutazione caso per caso. L’Austria è ricorsa in appello ma ha perso. Insomma, l’OGM-free generalizzato è illegittimo.
A oggi tutte le dichiarazioni di regioni e comuni italiani di essere OGM-free sono totalmente prive di valore giuridico. ”
MA CERTO…LA TENIAMO PER I COGLIONI IO E HERR KONTADINER LA UE O MR.PIONEER E MR.MONSANTO?
W LA UE?
ARMONIZZAZIONE DEGLI OGM?
MA SE I SEMI OGM VENGONO PRODOTTI DA AZIENDE MULTINAZIONALI E C´É GENTE CHE SI FÁ IL CULO PER FAR SECCARE I SEMI E RIMANERE COMUNQUE NEL MERCATO,COME SI FA A STARE DALLA PARTE DELLE MULTINAZIONALI?
SI RENDE CONTO CHE I POMODORI OGM PRODOTTI IN SPAGNA VENGONO VENDUTI NEI MERCATI AFRICANI A MENO PREZZO DI QUELLI PRODOTTI A POCHI KM DAI MERCATI STESSI?
E CHE FINE FANNO ´STI CONTADINI AFRICANI?
CHISSÁ DOVE ANDRANNO MAI A LAVORARE POI…
DAI OSTIA!
FIDENATO HA TUTTO IL DIRITTO DI PIANTARE SEMI PERCHÉ LA LEGGE ITALIANA LO DICE…ANZI NON LO NEGA?
AVEVA TUTTO IL DIRITTO DI PAGARE I SUOI DIPENDENTI COME VOLEVA SI, INVECE…ALTRO CHE LEGGI ITALIANE.
SONO LE LEGGI NON LEGGI GLI ESMPI PER UNA FUTURA VENETIA?
O IL CORAGGIO DELL´AUSTRIA?
pur non entrando nelle disquisizioni etiche dell’ogm, resta comunque il principio base nebuloso:
la legge. questa dovrebbe avere l’unico scopo incanalare il buon senso a chi è disorientato. all’atto pratico invece diventa deviatrice infrangendo i diritti, la salute, e l’incolumità di un popolo (non solo di qualche imprenditore -che per giunta potrebbe fare gola a qualche politico-).
allo stato attuale la legge non può essere presa come un principio o norma perfettissima emessa da parte di un infallibile dio.
io mi dissocio dalla cosiddetta legalità statale e giuridica in quanto fallaci (non a caso vogliamo l’indipendenza. spero che non venga intesa un’indipendenza veneta che mantiene le stesse leggi italiane ed europee perchè pur muovendoci in ambito europeo dobbiamo ripristinare il “diritto veneto”:
http://www.europaveneta.org/areaculturale/serenissimarepubblica/dirittoveneto/introduzione.html
non ho pretese di insegnare niente a nessuno in quanto sono in continuo apprendimento, ho segnalato il link solo nel caso in cui qualcuno non sapesse questa parte di storia veneta).
non giudico il signore riportato sopra perchè non ne ho l’autorità, ma non posso nemmeno dire che è legalmente a posto visto che, si sa, “fatta la legge trovato l’inganno” (in europa di sicuro e specie in italia).
Sotoscrivo el titolo de l’articolo ma no tanto el contenuo. Fra i tanti torti de l’invaxion dei canpi furlani, faria de manco de trar fora la cuestion legale dela UE, parche’ anca le legi le pol esar sbalia’. Volendo ghe xe n’argomento libartario da far contro i libartari. No me par mia che sipia posibile na coexistensa fra OGM e organico par via del misioto dovuo a l’inpolinamento (vedi: http://www.venet.net/2010/08/suna-co-geni-modifega-el-vola-via/), donca piantar OGM a xe invaxivo sui visini (conceso che ghe sipia contadini che vol l’organico).
Dito cuesto a xe tuta na ipocrixia parche’ se magnemo ogni di na valanga de OGM rento tuto el pan e altri carboidrati rento tuti i prodoti de supermarca’.
Con l’imminente aggiornamento dello statuto regionale, oltre a cambiare la dicitura “popolo veneto” con “POPOLO PADANO”, farò inserire anche il MANIFESTO GENOFOBO:
I. no alle panoce furlane
II.no alle panoce, i pomidori, e i dindioti perché non autoctoni alla landa padana, ma importati da ebrei veneziani dalle americhe e imposti alla razza lombarda
III. no a ristoranti foresti in centri storici padani. Le pizzerie sono ammesse (solo pizze bianche però – vedi punto II) perché la pizza è stata inventata da normanni (di stirpe germano-celtica) emigrati in periodo medievale nella Padania Meridionale (Sicilia, Campania…).
IV. No ai numeri arabi (notare la numeratura romana del manifesto) e all’algebra, anch’essa di provenienza mediorientale.
V. No animali (inclusi umani) di provenienza extra-europea. Questo, nel caso di umani, potrebbe essere confuso come un manifesto xenofobo, ma si tratta solamente di una varianza dialettale della lingua italiana perché, come è risapunto, dalle nostre bande è facile cattare questa sfumatura di pronuncia da G a X: giallo->xallo, genofobo->xenofobo…
VI. No a batteri foresti, soprattutto se pachistani, perché non rispettano i diritti del nostro sistema immunitario. Lo dice anche il Scientific American e affini: http://translate.google.com/translate?u=http://news.health.com/2010/08/11/travel-for-surgery-may-help-spread-new-superbug/&sl=en&tl=it&hl=&ie=UTF-8
Qualsiasi violazione del Manifesto Genofobo verranno puniti da irruzioni del popolo noglobal padano.
Luca McZaia
Governatore delle province del NordEst Padano
No i doveva solo raderlo al suolo, ma darghe anca fogo a che’l canpo, altro che solidarietà a Fidenato.
Solidarietà a Fidenato ! Basta con le palle sugli ogm del sig. Zaia. Perchè allora tollera che colossi alimentari italiani importino ” merda” dall’estero ? Perchè ? Cereali dall’India e dalla Cina nè arrivano navi e navi tutti i giorni…e diventano pasta e pane sulle nostre tavole! Questo sì va bene a tutti ! Sopratutto ai legaioli che vengono a fare i “guastatori”…
solidarietà par l’invasion de la so proprientà..ma masima condana par la coltivasion de quela merda biotecnologica.
@giacomo
el fato xe che a proprietà imobie ła xe pì visibie e coindi coando a xe invaxa ła da pì so l’ocio, l’incoinamento (de coalsiasi tipołogia, ma anca in sto caxo ogm) el xe senpre na invaxion adiritura drento el to corpo ma no ghe xe legi che tuteła sto “tipo de proprietà”. ansi, xe na invaxion łegae.
me ricorda ła poxision 90, dovèr ciapàr ma no ti gà da far.
prima de dar solidarietà a nane, par na invaxion, mi preferiso asertarme de no essar stà invaxo prima mi da nane.
pò so el fato de sereài emportai da fòra, so in acordo co stefano. ma prima de provedar a seràr el import se dovarìa insentivar ła gricultura veneta (naturae), e ancor prima xe dovaria rendar łe tere agricue e dàrghee a paroni contadini, e prima ancora se dovaria cavar de mexo na inprenditoria de manipołasion e so łarga scała che impedise ła picoła “botega sana”…
refar el veneto ła xe un fià łongheta.
Ło go xa scrito cofà comento inte che altro articoło… fuse sta mi el paron de i canpi gavaria inbałinà sti vandałi…
Ma Fidenato xeło seguro che’l so formenton OGM no’l incuine i canpi de i viçini (viołando el prinçipio de no agresion)?
VERGOGNATI PANTO! TE E CHI LA PENSA COME TE! SCHIERANDOVI A FAVORE DEGLI OGM, SIETE GIA’ AL CAPOLINEA, ALTRO CHE VENETO LIBERO! SE SIETE VOI IL FUTURO DEL VENETO, MEGLIO EMIGRARE! MANCA SOLO CHE APPOGGI IL NUCLEARE E AVVALLI LA CONTINUA OCCUPAZIONE MILITARE AMERICANA E SIAMO ALLA FRUTTA. HAI SVELATO LA TUA VERA NATURA.
ADDIO
@ Diego
Prima di dire addio ti ricordo che Panto on campagna elettorale si e’ già espresso sul nucleare anche partecipando ad un convegno a Legnaro , quindi debbo smentirti .
Sugli Ogm nulla dice , il PNV lascia liberta’ di argomentazione . L’appoggio a Fidenato ha altre motivazioni . TU argomenta pure e sarai ascoltato.
Dimenticavo.
Quando Wikipedia ha censurato la voce ‘ popolo Veneto ‘ Panto ha suggerito la crazione del sito venetianpeople.com dove e’ descritta anche l’occupazione americana . Beh , mi pare che il cuore batta dalla parte giusta.
Testo pubblicato su venetianpeople.org
United States invasion and present occupations In 1943 during world war, Venetia was annexed to RSI (Repubblica Sociale Italiana). With the defeat of 1944, the Usa military invaded Venetia and built military bases in the city of Vicenza, Aviano, Longare, Istrana. The Venetia is the operative centre for the SETAF (southern american air forces) in Europe. The italian governmnet signed secret deals with Washington and still today we do not know the terms and conditions. Venetian in some respects joined more freedom and wealth with the presence of Usa who in some way guarantee the respect of some foundamental rights that were unknown under the sole italian rule. On the other side, this double occupation (Italian and Usa) threatens any possibility of Venetians to decide for their own future and to become an Indipendent Nation in the very near future. it is interesting to notice that the Usa forces and Nato adopted the winged Lion with the sword in their insignia.
@Marcantonio Bragadin
premetto che scrivo per amor di chiarezza e non per provocazione o polemica (vorrei sia tenuto presente).
scusa se mi intrometto ma per me c’è qualcosa di non chiaro con
“L’appoggio a Fidenato ha altre motivazioni”.
perchè allora è stato associato in questo articolo all’ogm?
a me suona come:
c’è questa marachellina ma non entriamo in merito, appoggiamo invece la persona e non l’atto.
al di là di queste “altre motivazioni”, che probabilmente devono restare personali, credo che diego, come d’altra parte un qualsiasi cittadino, dicendo “SCHIERANDOVI A FAVORE DEGLI OGM” e “MANCA SOLO CHE APPOGGI IL NUCLEARE” si sia sentito preso in giro. un conto sono i motivi personali per i quali si appoggia una persona (in questo il popolo non deve essere coinvolto), un altro è il “prodotto” che quella persona distribuisce ad una popolazione che non lo accetta (per ovvi motivi di salute).
io non ci vedo niente di “non argomentato” nel post di diego, forse non è proprio esplicito ma si capisce.
lui si è riferito al “SCHIERANDOVI A FAVORE DEGLI OGM” e non alla motivazione “dell’appoggio”.
mi dispiace esplicitare in questo modo ma per non incorrere in fraintendimenti e le sempre presenti interpretazioni, vedo come unica modalità di dialogo l’essere chiari dicendo quello che si recepisce e si pensa, e per quello che mi riguarda si sta alzando un bel pò di nebbia.
A tutti i celti dell’ultima ora, che ancora insistono nel dire che PANTO e il PNV sono a favore degli o.g.m:
– Avete dei problemi di dislessia?
– Siete sulla busta paga della lega nord?
grazie per la risposta. adesso è chiaro.
ANIMALI TRANSGENICI PER BLOCCARE L’AVIARIA? SOLO UN POLLO PUO’ CREDERE A QUESTA STORIA ! Dichiarazione di Simona Capogna, Vicepresidente VASL’articolo su Science, che riporta i risultati di una ricerca dell’Università di Cambridge e di Edimburgo, ha suscitato grande clamore, perchè presenta la possibilità di poter creare (per il momento solo in laboratorio!) dei polli transgenici capaci di limitare la diffusione dell’influenza aviaria .La notizia ci ha lasciato un pò perplessi, perchè ci sembra l’ennesimo tentativo di far passare l’ingegneria genetica (che accende e spegne interruttori nel Dna) come la soluzione di tutti i mali generati dal modello agroindustriale attuale. La verità, purtroppo, è che le biotecnologie comportano costi e rischi aggiuntivi, di cui si dovrebbe far carico (ancora una volta) la società.Infatti, l’influenza aviaria mette in discussione le produzioni in œbatteria, tipiche del modello zootecnico industriale, perché si sviluppa e si trasmette più facilmente in una situazione in cui gli animali ammassati in spazi ristretti sono geneticamente identici (se si ammala uno si ammalano tutti), sono costretti ad una situazione di stress (con conseguente indebolimento del sistema immunitario), e regolarmente sopposti a cure antibiotiche (con conseguente aumento della resistenza agli stessi antibiotici).Il virus H5N1 potrebbe temere molto di più la reintroduzione delle antiche razze autoctone, la compresenza di una grande varietà di razze nella stessa azienda, il benessere degli animali, la disponibilità di ampi spazi, una corretta alimentazione.Anzi, probabilmente, come è già successo con le piante biotech resistenti agli insetti che hanno fatto registrare un aumento della resistenza degli stessi insetti, la soluzione tecnologica potrebbe rivelarsi un boomerang, perchè ridurrebbe ulteriormente la biodiversità delle razze utilizzate nella zootecnia industriale, creando un rischio di diffusione delle malattie ben più grave di quello attuale.Gli allevamenti sicuri sono possibili senza l’aggiunta di polli transgenici! Basta voler trovare le soluzioni senza lucrare sulla testa e sulla salute delle persone.ANCHE IL Vas Fvg Alto Livenza appartiene alla “Task Force per un’Italia Libera da Ogm”VAS FVG Alto Livenza (Associazione Nazionale di Protezione Ambientale)
sito – http://www.VasFvgAltoLivenza.it email:info@vasfvgaltolivenza.it
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