Bossi, Berlusconi e Napolitano in Veneto. Dopo una settimana di silenzio sull’alluvione, è tempo di disgustose passerelle
Arieccoli! Da martedì a giovedì cominciano le passerelle dei politici italiani, da Bossi a Berlusconi a Napolitano, probabilmente perché qualcuno deve aver detto loro che qui in Veneto le cose si stavano mettendo male.
Già, per loro salire in Veneto dai lidi romani non dev’essere stata una scelta facile, perché dovranno controllare per benino i tragitti, dato che qualche veneto incazzato potrebbe fargli rimpiangere la scelta di venire a farsi belli: dopo tutto tra 500.000 veneti alluvionati, con qualcuno che ha perso tutto, il calcolo delle probabilità dice che non è poi così impossibile trovarne qualcuno che non ha paura magari di sputare in faccia ai papaveri italiani.
Ma cosa vengono a fare allora Bossi Berlusconi e Napolitano in questa 3 giorni veneta, dopo l’assordante silenzio sulla nostra tragedia da parte degli organi di informazione italiani?
Semplice, vengono ad assicurarsi che la loro pensione non venga messa in discussione, dato che senza il gettito fiscale dei veneti la politica italiana salta a carte quarantotto e con essa i loro lauti stipendi.
È però tardi cari politici italiani per recuperare: agli occhi dei veneti ormai la vostra reputazione è bruciata! È ancora più tardi tra l’altro per recuperare la situazione che più vi preme salvaguardare: quella economica!
Forse non tutti hanno messo in rilievo infatti che l’alluvione si porta con sé un effetto collaterale terribile dal punto di vista dei conti pubblici italiani. È chiaro infatti che, per lo stato che negli ultimi dieci anni è stato il peggiore al mondo dopo Haiti per crescita economica (classificandosi al 179° posto su 180 Paesi considerati, secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale), perdere una parte importante delle proprie entrate derivanti dal gettito fiscale almeno per il 2011 e per il 2012, significa non riuscire neanche a pagare gli interessi che maturano sul debito pubblico.
Detto in termini più concreti, questa volta l’Italia va proprio a puttane, ma non nel senso che tanto piace al premier. Ecco spiegata la ragione per cui questa settimana dovremo farci crescere il pelo sullo stomaco e sopportare la visita di questi signori, di cui avremo fatto volentieri a meno. Costoro vengono a rassicurarsi che il mulo veneto abbia ancora la forza per tirare il carretto parassita italiano, che rischia di rovesciarsi proprio nel 150° anniversario dalla propria nascita.
L’Italia insomma, grazie all’alluvione del Veneto, rischia di essere già sprofondata in anticipo nel burrone dell’insolvenza.
E questa non ci pare in assoluto una brutta notizia, anzi. Potrebbe essere il viatico proprio per la costituzione del Veneto Stato Indipendente.
Il 2012 non è poi più così un miraggio per la Venetia Libera.
Gianluca Busato
Press News Veneto
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Otto giorni sono trascorsi dell’ inondazione che ha colpito il Veneto.
Dopo tre giorni i TG, i giornali e le tv dello stato ITA già non ne parlavano più o davano pochissimo spazio alla cosa.
Il caro presidente della repubblica delle banane si prodigava a commentare il crollo del tetto della palestra dei gladiatori di Pompei, ma non riusciva a dire nemmeno una parola sul disastro in Veneto.
Le televisioni italiane trasmettevano programmi sulle escort di B. o su altri argomenti di attualità molto più importanti che l’alluvione in Veneto.
Pensavano che il Popolo dei polentoni stesse zitto perchè era impegnato a ripulirsi le strade e le case.
Ma questa volta NO non è andata come pensavano loro, I POLENTONI hanno iniziato ad alzare la voce, hanno iniziato a chiedere ciò che gli spetta di diritto.
La VACCA HA FINITO IL SUO LATTE ….. e quando una vacca non fa più latte se provi a mungerla sente dolore ed allora reagisce……….
In questi otto giorni, molti sono i post ,i blog ed altro apparso su internet che contestavano lo stato ITA e i suoi rappresentanti.
Ed ora è avvenuto il miracolo, Napolitano arriva a Padova per incontrare i sindaci dei paesi alluvionati, e telefona a Zaia perchè dica ai Veneti che il presidente è vicino a loro….. FARLO LUI PERSONALMENTE GLI COSTAVA FATICA…. forse non riesce proprio a parlare con il POPOLO VENETO, probabilmente è come Fonzie in una puntata di Happy days che non riusciva a dire “ho sbagliato”.
Altro miracolo , questa sera dopo un incontro nella villa di Arcore si prende una decisione, domani SAN SILVIO accompagnato dal fido cavaliere di Varese SIR UMBERTO verranno in Veneto a visitare i luoghi allagati……
Forse si sono accorti che iniziamo a capire che possiamo farcela senza di loro o forse si sono accorti che il popolo dei POLENTONI ha iniziato ad alzare la testa e vengono con le solite promesse che come sempre non manterranno, cosi da farci nuovamente abbassare la testa.
DOMANI MI RACCOMANDO POPOLO POLENTONE CORRIAMO INCONTRO AL SANTO ,OSANNIAMOLO, TOCCHIAMOLO CHE FORSE FARA’ IL MIRACOLO, CI RESTITUIRA’ TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO PERSO.
SPERO DI CUORE CHE ESCA QUELLA DIGNITA’ CHE PER ANNI ABBIAMO TENUTO NASCOSTA , MA CHE ABBIAMO NEL DNA DI VENETI, SPERO CHE
TROVIAMO LA FORZA ED IL CORAGGIO DI URLARE A CERTA GENTE CIO’ CHE GLI SPETTA DI DIRITTO PER COME CI HANNO TRATTATO..
L’UNICA PAROLA DA URLARGLI DOMANI ED IN FUTURO E’
VERGOGNATEVI
IL VENETO NON HA BISOGNO DELL’ITALIA
@ massimo:
Nessun miracolo. Il presidente della repubblica delle banane aveva da tempo programmato una visita a Padova in questa settimana. Non poteva di certo venire a pochi chilometri dai paesi alluvionati e non degnarli nemmeno di uno sguardo… Dubito che, in assenza dell’impegno patavino già programmato, si sarebbe mosso dal Quirinale (magari sarebbe andato a Pompei… sia chiaro, non voglio sminuire la gravità di quanto accaduto agli antichi resti)…
Per quanto riguarda la premiata ditta B&B… io leggo la loro visita come inizio della campagna elettorale per le prossime elezioni politiche…
Speriamo davvero che questi personaggi abbino l’accoglienza che si meritano…
se si potesse, metterei in giro la voce che i veneti ignorino completamente questi personaggi al loro arrivo, nella permanenza, e alla loro partenza. sindaci in testa ai veneti.
se questi tre figuri dovessero reclamare qualcosa gli si butta in mano un badile in tutta risposta senza fiatare, e poi gli si gira le spalle nuovamente.
insultarli “dal vivo” è solo dargli corda. concluderanno: i veneti sanno che ci siamo e la loro terra dipende dall’italia e da noi.
Ma no i se vergogna in particolare Berlusconi che el vien quà scondendose da drio del Bossi padre e figlio. E questo parchè el Bossi el crede de essar a casa sua. Ma che i se vergogne tuti quanti! Veneti, el destin el deve star intee nostre man! Gnessun ne regala gnente se no ghe demo qualcossa in cambio de molto pesante: i nostri schei. Quindi basta. Veneto Stato! W.S.M.
Cari amisi Veneti me son desmentegà de dir n’altra roba: la disgrassia dell’alluvion la xe granda e no ghe xe parole par descriverla, però questa pol essar la nostra fortuna e l’ocasion de tirarse via el peso de sta Itaglia che la ne taglieggia e no la ne da gnente in cambio.