Dai vari giornali leggo oggi i commenti di Napolitano che parla dell’alluvione in Veneto. Che ci sia stata incuria è probabilmente vero, ma questo lo accerteremo a breve con un approfondito documentario che sarà presentato nel canale di VeNETvision ed anzi approfitto dell’occasione per invitare chi volesse dire la sua in proposito a contattarci inviando una e-mail a: venetvision(chiocciola)gmail.com .
Tuttavia il signor Napolitano è andato oltre e, forse convinto che tutto il mondo sia Napoli, è arrivato a dire che «Purtroppo agli uomini a volte piace concentrarsi su quello di cui hanno bisogno nell’immediato. E così non rispettano le regole: c’è chi costruisce casa senza pensare se reggerà in caso di alluvione. Dunque ci vogliono le leggi che dicano cosa fare e cosa no. E una volta che sono state fatte bisogna che vengano rispettate».
Che cooosaaa??? Ma cosa crede costui che ci insulta alludendo che qui si fa dell’abusivismo edilizio una pratica comune, che il Veneto sia come la Campania? O la stessa Roma e il Lazio?!
E poi, per favore, di regole ce ne sono fin troppe, anzi è proprio perché le regole sono troppe che è poi difficile farle rispettare.
Eh si, vorrei tanto che il titolo di questo articolo fosse vero, ma poi leggo di Zaia, che ritiene già una prima vittoria che «la periferia dell’impero sia attenzione del governo».
Io a Zaia metterei il becco di paperoga.
Questo intanto crede probabilmente che esista ancora l’impero romano, e poi resta immancabilmente immanentemente instancabilmente ineluttabilmente …paperoga.
Claudio H.
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