Preoccupazione su preoccupazione, a Padova. Lo denuncia l’esponente padovano di VENETO STATO, Stefano Venturato, a proposito del rischio percolato nelle campagne di Roncajette e Casalserugo. “L’Arpav, l’APS e la Protezione Civile – dichiara Venturato – non stanno facendo controlli a sufficienza sullo stato dell’acqua”. Nel frattempo, Luca Zaia sembra aver letto le stime fatte dal segretario di VENETO STATO Lodovico Pizzati e ha moltiplicato per 10 il suo iniziale frettoloso calcolo dei danni.
PADOVA A RISCHIO DISASTRO AMBIENTALE
[…] La fuoriuscita del Bacchiglione in zona Roncajette ha invaso i terreni su cui sorgeva l’ormai ex – discarica si Padova, già al centro di processi. Non si trovano più 4 contenitori contenenti 1200 quintali di percolato che si sarebbe così dissolto nell’acqua che ha invaso le campagne di RONCAJETTE e CASALSERUGO.
Il tratto di argine del canale ha ceduto e l’inondazione ha allagato l’intera area occupata dalla discarica. Ieri mattina gli abitanti della zona si sono accorti che non si vedono più i quattro contenitori cilindrici che contengono ognuno trecento quintali di percolato. IL PERCOLATO E’ UNA SOSTANZA NOCIVA PER L’UOMO CHE SI DISSOLVE NELL’ACQUA.
C’è un significativo pericolo che la sostanza tossica abbia inquinato le migliaia decine di migliaia di metri cubi d’acqua fuoriusciti dal Roncajette che adesso allagano due interi comuni, Ponte San Nicolò e Casalserugo appunto.
Ieri mattina i cittadini di Roncajette non hanno visto nella discarica, che si trova alle porte della città, nè i tecnici dell’Arpav nè tantomeno quelli dell’Aps e men che meno quelli della Protezione civile. Nessuno si sarebbe preso il disturbo di analizzare subito l’’acqua che invade i campi.
La pericolosità della discarica di Roncajette è stata al centro per anni della cronaca locale e di un processo. Tre anni fa il venne emessa una sentenza di condanna nei confronti di due ex dirigenti dell’ex Amniup, la municipalizzata padovana. Nella sentenza si afferma che per anni avevano trasformato in “scoassara” decine e decine di ettari di terreno. Ovviamente il tempo ha dato una mano alla prescrizione dei reati. Ma la prescrizione non serve a nessuno e non tutela la nostra salute, che è primaria esigenza di un popolo.
Nella discarica di Roncajette sono stati smaltiti circa 370 mila metri cubi di spazzatura. Dentro è finito di tutto e quando diciamo tutto…se ghemo capìo !
Il “percolamento”, vale a dire l’infiltrazione, potrebbe aver raggiunto sia i corsi d’acqua, sia le falde. Nell’area esistono due falde importanti, la prima delle quali situata solo a cinque metri di profondità.Ora qualcuno potrebbe spiegare il perchè dovremmo aggiungere a una già grande tragedia un’altra tragedia gravissima per la salute dei cittadini veneti e padovani.
Ma ci rendiamo conto che oltre al disinteresse dello stato italiano dobbiamo guardarci anche da chi dovrebbe tutelare l’incolumità e la salute nostra.
Ma a cosa dovremmo arrivare…e mi fermo qua !Stefano Venturato
VENETO STATO PADOVA – Albignasego
Fonte
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