Voto di fiducia, il regime non riesce a mettersi la maschera bella e Silvio resta in sella
Vogliamo andare controcorrente e vedere la fiducia ottenuta dal governo Berlusconi come una buona notizia. Sì, il pericolo che stavamo intravedendo era il subdolo tentativo perpetrato dalle consorterie di malaffare di questo stato colabrodo di dare una patina di vernice fresca al più marcescente tra gli stati occidentali.
I segnali erano tanti e forti, a voler ben guardare. I soliti salotti buoni di stampo savoiardo, con in primis l’opera di Luca Cordero di Montezemolo, coadiuvato da un mediocre Fini, hanno infatti pianificato di ridare un pò di ossigeno all’Italia rottamando il premier. Senonché Berlukaiser, da bravo tycoon mediorientale, ha saputo fare quello che gli riesce meglio. Ovvero ha saputo comprarsi la fiducia parlamentare con un sapiente uso delle proprie “influenze” politiche e, soprattutto, economiche.
Noi veneti abbiamo scampato un pericolo, perché il possibile (anche se improbabile) ringiovanimento della classe dirigente italica avrebbe potuto distrarci dal nostro unico possibile obiettivo, ovvero l’ottenimento della nostra capacità decisionale e gestionale.
Purtroppo noi veneti siamo la parte produttiva di questo stato, ma relegati al rango di colonia economica, da depredare, insultare e umiliare. Siamo anche persone per bene e di grandi principi, come dimostrano ad esempio le statistiche sul volontariato che ci vedono primeggiare senza uguali per numero di persone che si dedicano al bene del prossimo, oppure per numero di donatori del sangue.
Insomma, per nostra indole noi siamo sempre inclini a vedere il bene e il meglio nell’azione di chi magari in realtà ci sta solo derubando, o truffando, come fa lo stato italiano fin dal primo giorno in cui il Veneto ne è stato obbligato suo malgrado ad esserne parte.
Sempre in questi giorni, la realtà oscurantista dell’Italia è dimostrata ancora una volta in realtà dalle notizie passate sotto silenzio svelate da WikiLeaks in questi giorni. Le informazioni “riservate” della diplomazia americana avevano infatti definito addirittura un modello di ispirazione per la Cina i disegni di legge allo studio nel parlamento italico in merito alla censura della rete internet.
E sempre in questi giorni in cui i media ci hanno descritto i voltafaccia di un gran numero di parlamentari italiani e anche se in ITA nessuno se ne interessa, le promesse da marinaio di ITA di aiuto economico ai veneti alluvionati – per chi non se ne fosse accorto e per i leghisti che tanto se ne erano vantati – si sono rivelate le classiche bufale. Almeno noi possiamo dire che non avevamo mai avuto dubbi in merito. Chi si fida di ITA è perduto!
ITA è un regime ed è bene che ad incarnarne la faccia del potere sia una faccia che ogni che passa diventa sempre più insopportabile, anche per chi l’ha appoggiata e sostenuta. Una faccia truccata e svergognata in tutto il mondo, una faccia impresentabile, ma che per noi veneti ha il grande vantaggio di non dare vantaggi di make-up alla classe dirigente del regime che ci opprime.
Il giorno in cui ITA spazzasse via come un rifiuto i berluscones, potrebbe essere un brutto giorno per noi.
Perché l’inganno storico dei nostri ladri ed affamatori tricolori potrebbe continuare sotto mentite spoglie.
Lunga vita allora al nano di Arcore e ai suoi servi sciocchi in salsa padana.
Auguriamo loro di poter regnare e rubare fino al giorno prossimo in cui ci sarà l’indipendenza del Veneto.
Il giorno dopo allora, anche ITA potrà darsi una faccia e una classe dirigente rispettabile e noi veneti daremo anche loro una mano per farlo.
Prima però ci serve il Veneto Stato Indipendente!
Gianluca Busato
Press News Veneto
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